I Caduti in A.O.I. nel mese di novembre

I Caduti in A.O.I. nel mese di novembre Im'AImBO DXSImImA GImORIA I Caduti in A.O.I. nel mese di novembre Roma, 8 notte. I Ufficiali, sottufficiali, soldati ejdCamicie nere caduti nell'Africa j GOrientale Italiana. Bollettino n. 29. : IdNelle Forze Armate in operazioni di polizia. Dal primo al 30 novembre 1937XVI, sono caduti durante lo svolgimento di ricognizioni e di operazioni di polizia sei ufficiali, un sottufficiale,, dieci Camicie nere e un soldato. Ufficiali: maggiore di cavalleria Mahusardi Luigi fu Vittorio (Rapallo); primo centurione M.V.S.N. Savane Enzo fu Antonio (Bre In|d^rgCsGntgscia); capitano di fanteria Solda- !tfredo di Francesco (Bari); sottotenente Ballati Dario fu Teofilo (Pistoia). Sottufficiale: sergente maggiore De Maria Danilio di Virgilio (Vicenza). Camicie nere: vice capo squadra Coari Mario di Giovanni (Roma); Lemme Domenico di Pasquale (Guglionesi) ; Camicie nere: Saraceni Domenico fu Giuseppe iRoma); Nalotta Mario di NaJotta Maria (Mossano); Fanti Quintino di Ludovico (Lettopalena); Lovat Luigi di Pietro (Sospirolo); Santacroce Nicola fu Michele; Tiberio Riccardo di Antonio (Tollo) ; D'Alessandro Enrico fu Giose (Palmoii); Desiderio Roberto fu Giuseppe, di Borgo Collefcgato (Rieti). Soldato radiotelegrafista Giordano Mario di Vincenzo (Napoli). Morti per cause di servizio e malattie. Nello stesso periodo sono morti per cause di servizio e malattie cinque ufficiali, un sottufficiale, quindici militari di truppa e sette Camicie nere, di cui al seguente elenco: Ufficiali: tenente colonnello fanteria Settanni Giuseppe di Michele (Ripigliano) ; capitano automobilista Fiorentini Emilio fu Luigi (Roma): capitano amministrazione Borghese Emilio di Vincenzo (Roma); centurione M.V.S.N. Favero Giovanni fu Giacomo (Zoffale); tenente di fanteria Dania Claudio fu Casimiro (Roma). Sottufficiali. Capo squadra M. V. S. N. Andreotti Fausto fu Alfonso (Rippapersico Portomaggiore). Militari di truppa. Oaporal maggiore Autieri Tolfo Giovanni di Luigi (Sacile): capora] maggiore Fanteria Di Giacomo Michele di Antonio . (Curimi ; caporal maggiore Genio Carpi Otello di Enne (Parma); caporale Genio De Giovanni Alfredo fu Giuseppe (Fiorenzuola d'Ardal ; caporale Genio Arena Edoardo di Francesco (Laureana di Borrello) ; carabiniere Solitro Pasquale di Gabriele (Vieste); fante Diluzio Domenico di Vincenzo (Torricella Pelignaì; alpino Cucchi Antonio di Francesco (Barche); artigliere Del Rosso Anionio fu Luigi (Carovilli); genieri Cusenza Francesco fu Michele (S. Giovanni Rotondo ), Porco Giovanni fu Rocco (Figline Vegliaturo), Grasso Giovanni di Salvatore (Catania) ; soldati sanità Vizzini Corrado di Giovanni (Pachino), Londino Salvatore di Carmine (Mesoraca); soldato Mancuso Arturo di Giuseppe (Caltanissetta).- Camicie vere. Vice capo squadra Fiore Elmiro di Michele (Montefalcone del Sannio) ; camicie nere De Carli Vittorio di Antonio (Pedavenal, Faraocchia Giuseppe di Farnocchia Amelia (La Spezia), Grilli Biagio di Ascenzo (Villa SantAngeloi, Corvo Rsffaele fu Luigi (Carpineto di Roma), Laitner Biagio di Baldassarre (Bolzano), De Amici Giuseppe di Vincenzo (Fossa). Dal l.o al 30 novembre 1937XVT i Caduti durante lo svolgimento di ricognizioni e di operazioni di polizia sono diciotto, i morti per cause varie di servizio e ma' lattia ventotto. Totale quarantasei. Dal 3 ottobre 1935-XIII al 30 novembre 1937-XVI i Caduti in combattimento sono 1162, i morti in seguito a ferite 180 e trentatrè i dispersi. Totale 1678. Dal l.o gen. naio 1935-XIII al 30 novembre 1937-XVI. i morti per causo di servizio e malattie sono 2426. Totale generale delle perdite dal l.o gennaio 1935-XIII al 30 novembre 1937-XVI 4104. Le salme gloriose sono state religiosamente sepolte nei cimiteri militari dell'Africa O rientale Italiana. La notizia della morte è stata comunicata dal Ministero della Guerra e dal Comando generale della Milizia alle famiglie dei Caduti con parole di cordoglio e simpatia. Tra gli operai Operai Caduti in A. O I. Bollettino n. 29. Dalla data del 28" bollettino alla stampa, e cioè dal 31 ottobre 1937-XVI, al 30 novembre 1937-XVI, sono deceduti in Africa Orientale cinquantuno lavoratori per incidenti, infortuni sul lavoro 0 malattie varie. Ecco il 29° elenco di questi valorosi pionieri, che l'Italia fascista considera caduti nell'adempimento del loro dovere: Buonanno Giuseppe fu Francesco, da Acireale (Catania); Buquicchio Nicola fu Gaetano, da Bitonto (Bari); Conti Guglielmo di Carmelo, da Scicli (Ragusa); De Giorgi Angelo fu Giovanni, da San Cesario (Lpcce); Isgro Sante fu Filippo, da Castroreale (Messina); Magliano Carlo di Biagio, da Alba (Cuneo); Miraflores Pancrazio di Ruggero, da Caemo (Rovigo); Faddis Francesco fu Luigi, da Cagliari; Bugada Vincenzo di Giovanni, da Strozza (Bergamo); Barillaro Vincenzo di Giuseppe, da Mammola (Reggio Calabria) ; Cremo Ottavio di Alessandro, da Sa. lette (Padova); Dell'Oro Eliseo fu Cesare, da Valmadrera (Como); De Bitetto Michele di Cesare, da Giovinazzo (Bari); Guarnaccia Giuseppe fu Antonio, da Pietraperzia (Enna) ; Baldin Luigi di Antonio, da Mestrino (Padova) ; Sargon Giuseppe di Matteo, da Montedicapo d'Istria (Pola) ; Zaina Roberto fu Chiarissimo, da Calitri (Avellino): Fiora Cesare di Carlo, da Asti; Baistrocchi Cesare di Eugenio, da Fidenza (Parma); Pu lieri Vincenzo fu Pasquale, da Manduria (Taranto); "Colombo Placido fu Giuseppe, da Capodi monte (Viterbo); Pandiani Fau stino fu Bortolo, da Tremenico (Como); Bert Giuseppe di Alessandro, da Palmanova (Udine); Dei Ben Umberto fu Olivo, da Vallenoncello (Udine); Marsi Ulderico fu Tommaso, da Urbino; Puntil Primo di Luigi, da Prato Carnico (Udine); Pillonetto Antonio fu Amleto, da Semaglia della Battaglia (Treviso); Pedrollo Antonio fu Giacinto, da Albaredo d'Adige vscTCSrG(crfsgrX1lvdslsndcistsdslLdccsvaditripntssattampvrddssmlgssSgaralli-lMario fu Giacomo, da Militello'fVerona); Sprandri Angelo di Ge. irolamo, da Dalfo (Brescia i; Fras-1sinetti Luigj fu Giuseppe, da Al piade Comasco (Como) I (Catania); Viola Lino di Faustino. jda Cavedano (Trento 1; Osti-uzzi j Giuseppe fu Vittorio, da Arta : (Udine) ; Donzelli Giuseppe fu An- Idrea, da Sesto S. Giovanni (Mila-IIno); Gervasini Luigi di Carmelo, Is|da Barasso (Varese); Lorenzetti-^ari Anto^ioSMario: da lagnali®ra di Romagna (Ravenna); Gi- \igliotti Giuseppe fu Domenico, da! LCicala (Catanzaro); Parisi Ana- \sstasio fu Giovanni, da S.ta Mar- ! tGino di Luigi, da Ancona; Baldi- Pni Italo di Lino, dR Pondenzano ; ( Piacenza! ; Susani Emilio di Mat- !. teo. da Suonecchia (Fiume); Ga- ghcrita (Padova); Amaniera An* !ton.io di Giuseppe, da Pompei (Na e e u i 0 n i è . e vasio di Rocco, da Balzola (Alessandria); Finizio Amedeo fu Nicola, da Ortona a Mare (Chieti): Tanini Orfeo di Vito, da Baigno di Camugnano (Bologna); Russo Salvatore di Guido, da Castellanare del Golfo (Trapani); Bernardi Giacinto di Luigi, da Marostica (Vicenza); Burco Raffaele di Giacomo, da Pradamano (Udine) ; Fa. ris Salvatore di Giuseppe, da Zafferana Etnea (Catania). E' stato, inoltre, dato come disperso il lavoratore Gapparini Luigi di Giov. Battista da Dolce (Verona). La situazione al 31 ottobre 1937XVI dava come deceduti numero 1546 lavoratori e sei dispersi. Dal l.o gennaio 1935-XIII al 30 novembre 1937-XVT risultano deceduti n. 1596 lavoratori e sette dispersi. IplAnche questi nomi di Caduti nel le terre dell'Impero saranno incisi nel Libro d'oro della gratitudine nazionale. Come coloro che cad dmfldqpdero in aperto combattimento, an-Itche questi soldati che sono morti Zin operazioni di polizia, in luoghi 1spesso impervi, o lasciarono la'vi-ì?'ltei comunque per cause di servizio, sono degni del virile rimpianto e del perenne ricordo di tutti gli italiani. Anche agli operai caduti., soldati dell'Esercito del lavoro pala- maggiore civiltà di Roma, vr.da il reverente saluto della Patria. La croce di guerra sul campo ari una infermiera in Spagna Mantova, 8 notte. Alla nobile signorina Sigismonda Ferrerò De Gubernatis è stata consegnata in terra di Spagna la croce di guerra al valore militare sul campo, con la seguente motivazione: <- Dopo aver partecipato alle operazioni sui fronti di Guadalajara e Bilbao, durante le quali il nucleo è stato molte volte sottoposto ad intensi tiri di artiglieria e bombardamenti aerei, prese parte all'azione di Santander. Sia nel periodo di permanenza a Santelice, ove il reparto attendato fu soggetto a bombardamenti aerei, sia nei successivi .spostamenti in avanti, sempre in località avanzate, conservava impossibile la sua tranquillità e serenità, rimanendo al suo posto in sala di operazione, mentre il chirurgo eseguiva importanti ed indilazionabili interventi, permettendogli, non interrompendo il normale andamento del delicato intervento chirurgico, di condurli a termine. Serviva cosi di esempio al personale maschile di servizio. Essendosi manifestata la necessità di spostare il reparto in località ove maggiore sarebbe stato il pericolo, ma più efficace l'aiuto ai feriti, accoglieva l'ordine con entusiasmo, pur di RrdpclscpfnMamagcupmciltzvgpportare ai gloriosi feriti legionari Iil conforto della propria presenza e della propria impareggiabile at- tività. Esempio ammirabile delle - virtù romane della donna fascista,e di alta comprensione del doverci Battaglia, di Santander, 14-26 ago-;sto 1937-XV ». iLa valorosa infermiera volontà-1 ria. che si trova da varii mesi in j Spagna, si era già prodigata iverso i nostri gloriosi feriti in Etiopia. I