Il titolo di Marchese di Neghelli al Maresciallo Graziani

Il titolo di Marchese di Neghelli al Maresciallo Graziani Il titolo di Marchese di Neghelli al Maresciallo Graziani Il nuovo vice-Governatore dell' F\. O. I. e i nuovi Governatori della Somalia e dell'Eritrea iCi Roma, 7 notte. S. M. il Re Imperatore ha con-1ferito al Maresciallo Graziani il ' fifoZo trasmissibile di Neghelli. di Marchese L'Italia fascista ha accolto con entusiasmo la notizia del conferimento al Maresciallo Rodolfo Graziani del titolo trasmissibile I sciallo Graziani è una delle più nobili e simpatiche figure del tem-- po di Mussolini. Egli fu infatti1 uno di coloro che credettero nella Irmascita. dei valori nazionali du-:di Marchese di Neghelli. Il Mare- rantc le amare e difficili giornate della vigilia. E' stato detto e giustamente che Rodolfo Graziani è la rivelazione militare del Regime. La riconquista e la pacificazione della Libia sono infatti legate al suo nome; le grandi vittorie del Ganale Daria e dell'alto Ogaden eguagliano per ardimento e per concezione strategica le più importanti battaglie coloniali che la storia registri. Ai meriti del Maresciallo Graziani bisogna pur aggiungere l'opera svolta come secondo Viceré d'Etiopia. Egli ha saputo essere come già in Libia, l'ordinatore e il pacificatore provvido e sapiente del nuovo Impero di Roma. E' per questo che l'alta distinzione conferita dal Re Im- geratore al Maresciallo Graziani a trovato una cosi generale simpatica risonanza nel cuore del popolo italiano che con animo grato e affettuoso attende di salutare il ritorno in Patria del valoroso condottiero. Nei Governatorati Roma, 7 notte. Con Decreti Reali in corso di emanazione, su proposta di S. E. il Capo del Governo, Ministro per VA. I.: Il Segretario Generale di Go verno gran croce dott. Enrico Ce-i... -, , j.'rulli e promosso Governatore ai'Colonia e nominata vice-Governa- | Une generale dell'Africa Orientalete'<<"""<"• pIl Segretario Generale di Go- \ verno gran croce doti. Francesco* Saverio Caroselli è promosso Go- nvernatore di Colonia e nominato ; EGovervatore della Somalia. lrIl Segretario Generale di Go_ ; vverno gran croce dottor Giuseppe Daodiace i promosso Governatore di Colonia e nominato Governatore dell'Eritrea. I camerati che sotto l'alta guida di S.A.R. il Duca di Aosta sono stati chiamati a cariche di grande responsabilità nell'Impero hanno tutti una singolare capacità in materia coloniale ed una perfetta conoscenza dei problemi dell'A. O.I. Il nuovo vire-sovernatore generale dell'Impero Enrico Cerulli conosce perfettamente l'Etiopia dove è stato più volte in viaggio di studio e di esplorazione. Egli è anche autore di opere pregevoli sull'A.O.I. che non è esagerato definire fondamentali. Anche Francesco Saverio Caro-| selli ha vissuto lungamente in Somalia. Funzionario e studioso di singolare valore ha pregevoli pub-' blicazioni. fra le quali una documentazione dell'azione italiana e della collaborazione italo-ingleseI ger la repressione delle gesta del1 [ullah. Anche il nuovo governatore dell'Eritrea. Giuseppe Daodiace. conosce assai bene i problemi coloniali essendo stato fino a ieri Picfetto di Bcngasi. Spirito pacato, serio, colto, retto. Il governo di Giuseppe Daodiace sarà benefico per l'Eritrea che ha bisogno, dopo questi due ultimi anni di febbrile vita, dopo tanti anni di sonnolenza, di tranquillità, di assestarsi nella sua nuova funzione. amdnpasI Dott. ENRICO CERULLI, nato a Napoli il 15 febbraio 1898, en- trato nella carriera coloniale il 25 maggio 1920. Fu in Somalia dal- l'aprile 1919 in qualità di uffi- ciale e quindi dal 1920 funzioni- rio coloniale fino al 1925 (regìe-Iresidente di Balad, di Baidoa, ca- po ufficio politico Governo Sema- J Iia). Chiamato presso il R. Mini- stero degli Esteri, fu destinato alla R. Legazione di Addis Abe-'ba dal 1926 al 1931. Nominato|capo ufficio politico Africa Onen-i tale presso il Ministero delle Co-[1 Ionie, venne quindi nominalo di- rettore generale degli affari poli- ' tici, carica che ha coperto dal 1932 1ad oggi. E' stato uno dei fondatori del Fascio di Addis Abeba du rante il regime negussita. Ha com piuto numerosi viaggi in missione con il Duca degli Abruzzi ed un viaggio di esplorazione particolar- mente importante nell'ovest etio- pico (1927-28). Altro viaggio cf-lpico fettuò con il Duca alle sorgenti dell'Uebi Scebeli (1928-29). Capo della delegazione italiana per la delimitazione del confine italo-britannico in Somalia (1929-30) eb-jbe delicati incarichi per l'impresa etiopica quale collaboratore degli ambasciatori Aloisi e Aldovrandi le poi dei Ministri Giannini e Muti. 'Ha numerosi» pubblicazioni di studi e di viaggi, fra cui notevole per la serietà scientifica, per l'interesse dei dati raccolti è il libro •j Etiopia occidentale ». FRANCESCO SAVERIO CAROSELLI, nato a Roma, fece i suoi studi a Roma. Entrò nella Magistratura e fu chiamato al Ministero delle Colonie all'atto della sua costituzione nel 1912. Segretario di Ferdinando Martini, Ministro delle Colonie, capo di Gabinetto dell'on. FoScari, Sottosegretario di Stato e Capo di Gabinetto del Ministro della Giustizia. Dopo !duc anni di permanenza in Libia, |nel 1920 fu destinato in Somalia ove rimase con brevi interruzioni idi permanenza nel Regno e con [periodi di servizio in Eritrea, fino I alla fine del 1934. Nelle due vecchie colonie dell'A. O. infatti egli ha compiuto quasi tutta la sua - carriera. Da residente a commis1 sariri e direttore di Governo, por Itando il contributo della sua espe:ricnza in tutto il settore dell'atti- vita politico - amministrativa. Nel dptv i*faffa poli^ di difesa e 'di penetrazione verso 1 Abissima '- ailcdCtnriam e i tentativi di attacco che qprecedettero di pochi giorn- gli | mincidenti di Ua] Ual. Rientralo in i rItalia fu chiamato al Ministero | come direttore generale. Incarica- [Cto di impiantare e organizzare la | cR. Azienda monopolio banane e j' 's1931 fu promosso segretario generale, grado che ricopri fino al '34. In questo periodo partecipò atti' | fronteggiando di persona la nota spedizione del degiac Gabre Ma. quindi, dopo la conquista dell'Im pero, richiamato al Ministero come direttore generale per l'A.O. E' autore di due volumi: e L'Africa nella guerra e nella pace d'Europa » e « Ferro e fuoco in Somalia ». Ha pure pubblicato numerosi studi e monografie di carattere politico, economico .finanziario e monetario, sempre di argomento coloniale, tra i quali, particolarmente degno di rilievo, la monografia: « Il necessario Impero d'oltremare » che vide la luce a puntate sulla i Rivista politica i nei primi mesi del 1920. L'altro suo studio: < Regime monetario nelle colonie italiane >■• è fondamentale in materia. Il giorno successivo alla proclamazione dell'Impero, tenne all'Accademia dei seorgofili di Firenze una confeonza : <: Libia corporativa e Africa orientale imperiale 3- nella qua: le venivano precisati i problemi di ete^ffl^to^ parte, sono state adottate. \ o* Dott. GIUSEPPE DAODIACE. - nato il 31 maggio 1881 a Feltre. o ; Entrato nella carriera al Ministe lro dell'Interno nel giugno 1910 _ ; venne destinato nell agosto del 12 e a Bengasi ove rimase presso l'amministrazione municipale fino al dicembre 1913. Passato quindi nell'amministrazione delle colonie, prestò servizio al Ministero fino al giugno 1915. Nel 1915, allo scoppio della guerra, parti come B ufficiale degli alpini e rimase al fronte fino al 1917. Destinato successivamente a delicati incarichi I politici, venne nella primavera del l!i:»u chiamato di nuovo presso il Ministero delle Colonie e de.stina to. nell'agosto del 1920, in Ciré naica quale segretario particola re dell'allora Governatore De Mar tino. Commissario regionale a Bar- Ice lino al 19'J7, commissario re-' gionale di D"-na dal 1827 al '30.; J commissario regionale di Gebel dal 1930 a! J932. Durante tutto il periodo della ribellione che divam-t 'pò dal 1922 al 1932 egli fu sul |Gebel portando un contributo no- i tc-volc nella repressione e nellaj i so[riorganizzazione civile del territo rio. Nel 1933 nominato direttore ijn degli Affari civili a Tripoli, nel L 11934 nominato Capo di Gabinetto | . .ddi SE. il Governatore de la Li- ea Maresciallo Balbo, nell estate \b1934 inviato quale segretario ge nerale nella Cirenaica. Allo scioglimento del Governo della Cirenaica, venne destinato commissa rio provinciale a Derna dove tilmase fino a qualche mese fa. Dai jdi "guerra, qualch primi di luglio è Prefetto di Ben gasi. Durante la sua permanenza in Africa è stato decorato di medaglia di bronzo e di una Croce Milano ai Marescialli Badoglio De Bono e Graziani La cittadinanza onoraria e la laurea ad honorem - La cerimonia a Palazzo Marino e all'Ateneo Milano, 7 notte. Si è svolta stamane, nella sala dell'Alessi, a Palazzo Marino, la solenne cerimonia per la consegna degli attestati di cittadinanza onoraria milanese ai Marescialli d'Italia Badoglio, De Bono e Graziani, e delle medaglie d'oro di benemerenza ai Ministri Benni, Solml e Thaon di Revel per la preziosa collaborazione da essi data all'amministrazione comunale nello studio e nella soluzione di importanti problemi, mentre al Ministro Bottai la medaglia è stata consegnata sabato a! Municipio. Sono state pure consegnate le decorazioni al valor civile, le medaglie e gli attestati di benemerenza ai cittadini coraggiosi e benemeriti. La facciata di palazzo Marino era decorata di arazzi e di stemmi e nel cortile, ove erano schierati i corpi armati e la Milizia comunale, le musiche suonavano gli inni patriottici.- Nella sala prestavano servizio i valletti municipali in livrea. Al tavolo della presidenza prendevano posto. il Podestà e l vice-Podestà e nelle poltrone di prima fila il Conte di Torino e il Duca di Bergamo, il cui ingresso cosi come quello degli altri personaggi, è stato salutato dagli applausi della folla addensata in piazza San Fedele. Festeggiatissimi sono stati i Marescialli Badoglio e De Bono, e i Ministri Benni e Solmi. Dopo un applaudito discorso del Podestà, il Conte di Torino e il Duca di Bergamo hanno consegna, to gli attestati di cittadinanza onoraria milanese rispettivamente ai Marescialli d'Italia Badoglio e De Bono. Dopo la cerimonia seno seguiti un ricevimento nell'appartamento d'onore podestarile e quindi una colazione offerta dalla Podesteria ai Marescialli e ai Ministri. Nel pomeriggio i Marescialli Badoglio e De Bono hanno assistito al cinematografo Odeon alla proiezione di un film Luce sulla scuola fascista di Milano; poi hanno compiuto una minuziosa rassegna delle opere pubbliche compiute dal Comune nell'anno XV: la scuolatipo di via Veglia, gli impianti municipali per la distribuzione dell'ac qUa potabile, gli scavi per mettere | m iuce ie vestigia dell'anfiteatro i romano, ecc. | Dopo avere reso omaggio nella [Casa del Fascio alla cripta dei | caduti fascisti e, al Popolo d'Ita jfe. 8iia memoria di Arnaldo Mus- 'solini, le LL. EE. Badoglio e De rscrvFlanptetosttucmmstaneisgdatocIdcsi obrpnspI vsddnnaI rcnasaomdprpnnnlla i e e o o a i o o i i ^ e Bono hanno raggiunto l'Università, dove si è svolta la cerimonia della consegna delle lauree honoris causa. Il rettore magnifico prof. Pepere ha porto ad essi un saluto vibrante. II preside della facoltà di scienze fisiche e matematiche ha letto la motivazione della laurea concessa al Maresciallo Badoglio, e il preside della facoltà di lettere di quella concessa a S. E. De Bono. Il rettore ha consegnato i diplomi ed ha proclamato dottori i due illustri uomini, ai quali il segretario del Guf ha offerto il berietto goliardico, loro consegnato da uno studente reduce dall'A.O.I. Nel tardo pomeriggio il Maresciallo Badcglio ha partecipato a una riunione intima fra i reduci dalle guerre d'Africa, alla qua'.e era presente S. A. R. il Duca d: Borgamo, socio onorario del gruppo, e al Maresciallo, fra scroscianti applausi, è stata consegnata la tessera di socio onorario. lrnglcpsunuzcppdScircescdfmvtsp RODOLFO GRAZIANI ENRICO CERULL1 FRANC. SAV. CAROSELLI GIUSEPPE DAODIACE