Documentari "industriali" -- Nuovi film italiani -- Il Colosseo ripreso in "picchiata" -- Anche Victor Hugo -- La storica origine degli spaghetti.

Documentari "industriali" -- Nuovi film italiani -- Il Colosseo ripreso in "picchiata" -- Anche Victor Hugo -- La storica origine degli spaghetti. Documentari "industriali" -- Nuovi film italiani -- Il Colosseo ripreso in "picchiata" -- Anche Victor Hugo -- La storica origine degli spaghetti. La Mostra della Meccanica, testé chiusasi a Torino, ha. tra l'altro organizzato un concorso per i cosidcttl film industriali: nei quali puoi trovare tanto il documentario per il documentario quanto il film di vera e propria pubblicità. L'iniziativa è ottima, perfettamente si inquadra nel carattere della periodica Mostra torinese; possa perciò avere adeguati sviluppi. Questi film « industria li » rischiano di essere sovente i tenori, nei complessi dei corti metraggi. Accade in piccolo, puntualmente, ciò che è accaduto su scala più vasta. Come si è compreso che la propaganda per la propaganda, se vuol essere efficace, deve tutta celarsi in vitali immagini d'arte, e da queste sprigionarsi tanto più potente quanto meno avvertita; così unche il film pubblicitario ormai considera tra- i ferrivecchi le poche decine di metri che, affidate a discutibili battute di spirito, o a esibizioni più o meno pietose, vogliono in quattro e quattr'otto convincervi, ?io« appena usciti dal cinema, a correre a comprarvi questo o quel prodotto. Tutto ciò può forse ancora valere per la piccola industria, alla quale converrebbe però molto di più far apparire sullo schermo una semplice, breve inserzione, e nient'altro; ma la grande industria ha ormai capito quale arma formidabile possa per lei essere il cinema; a patto di fare della propaganda intelligente, cioè indiretta. Un grande « gruppo » si derurgico, o tessile, o quel che volete voi, può dare di sè e dei suoi prodotti un'immagine tanto più snInécègddscp compiuta e potente, e perciò convincente, portando lo spettatore, in dieci minuti, a visitare i suoi impianti, facendogli chiaramente e rapidamente seguire complessi sistemi di lavorazione, che non infliggendogli dieci minuti di ditirambi verbali, a commento di visioni sommarie e mediocri. Dinanzi a certi esempi tedeschi di pellicole del genere (t tedeschi vi sono maestri) non era infrequente, alla Mostra, di cogliere da industriali presenti esclamazioni di questo genere: « Bellissimo. Ne vorrei uno anch'io, per i miei stabilimenti. Ma chi è capace di farmelo? ». Un desiderio e una domanda che meritano ogni risposta. Inteso il film pubblicitario industriale come un t'ero e proprio documentario (tanto più efficace, pubblicitariamente, quanto più il documento sarà rigoroso) è tutta un'attività che non dovrebbe essere trascurata dai nostri operatori e dal nostri registi, e soprattutto dai nostri registi agli inizi. Una palestra utilissima, nella quale poter compiere qualcosa di più di qualche allenamento soltanto. I problemi del soggetto e della sceneggiatura, della ripresa e del montaggio, possono essere (e frequentemente lo sono) in molti di questi film pari a quelli offerti da opere di maggior respiro e di più ampie ed evidenti pretese. Chi ha saputo raccontare con molta efficacia, in una stringata siìitesi di dieci-dodici minuti, come esattamente si proceda per costruire un'automobile o una macchina da scrivere, si troverà non poco avvantaggiato quando dovrà narrare, e speriamo con la stessa stringatezza, con la stes¬ enlzzpgndSgrs e ò o e e i e è i ù » n e iniizi e eoeena sa efficacia, ben altre vicende; e non gli sarà difficile, lavorando con Intelligenza e tenacia, a farsi un nome in un dominio dove i valori ésuluno rapidamente al di là dei confini. La firma d'un Ruttmann è nota in tutto il mondo cinematografico; e la sua giusta fortuna è dovuta ad alcuni corti metraggi, dei quali una buona parte « indiistriali ». S'obietterà ancora, da- parte del committente: e il costo? Questo potrebbe essere enormemente alleviato sè si cominciasse, dal nostro esercizio, ad accogliere, come gratuiti complementi di spettacolo, quei corti metraggi che ne fossero degni in tutto e per tutto. La diffusione così assicurata, con un'efficacia semplicemente enorme, convincerebbe l'eventuale committente a non stupirsi delle cifre, in ogni modo-necessarie. Più dì un industriale, più di un « gruppo > crede di dover disporre, per un documentario intelligente e rigoroso, di quindici, ventimila 7ire. Assurdo. E tanto più assurdo quando lo stesso industriale, lo stesso « gruppo » non esita poi a spenderne decine e decine per apparire a una mostra della- durata di pochi giorni, per disseminare in campagne deserte cartelloni su cartelloni, sbirciati appena con uno sbadiglio dal viaggiatore distratto. Il tedesco gruppo Mannesman non ha esitato a spendere mezzo milione di lire per il suo omonimo Mannesman, girato appunto dal Ruttmann; ventitré minuti di proiezione, migliaia e migliaia di metri di pellicola girati, per trarne i bellissimi degli ottocento metri definitivi; un successo anche a una Mostra d'arte, al Lido. Quella può essere una cifra-limite; ma cinquanta-ottantamila lire possono essere sufficienti a dare a una « ditta » un catalogo che nessun ti. pografo mai riuscirà a darle. E' un campo vastissimo, per gli uomini d'ingegno e di buona volontà; e perchè, soprattutto, non far conoscere agli italiani il mondo de! lavoro della nuova Italia? Negli studi di Cinecittà si è iniziata in questi giorni la lavorazione di Le dame e i cavalieri, prodotto della « Fono-Roma», soggetto di Falconi e Biàncoli, sce neggiatura di Debenedetti, regia di Biàncoli. Fra gli interpreti, De Sica, Elsa De Giorgi, Melnatl, Baghetti, Rossana Masi. Architetture di Foresti, arredamento di Brosio, musiche del maestro Paoletti OazptitoCpmèMtevtdnrmvntgZiksgdmiprUfigendcsts«mhteppmg«vlgbpgsaJ i u o . n o l e i a ò o a . ' ; ! , a e i Operatore Gallea. — Si è iniziato alacrem.ente il lavoro organizzativo dei film Rigaietto, che sarà prodotto in partecipazione con noti esponenti dell'industria cinematografica americana dalla nuova Casa editrice <t Era-Film » (in un primo tempo annunciata con il nome di « R.A.M. >) e della quale è Presidente Vittorio Mussolini. Molti provini di cantanti e d'attori sono stati girati a Cinecittà; ed appare prossimo l'inizio di lavorazione del film che per i criteri produttivi e per la ricchezza dei mezzi di cui disporrà fin d'ora nettamente s'annuncia di carattere internazionale. E' lodevolissimo proposito della «Era-Film » di valersi di elementi giovanili, di nuove e fresche energie, soprattutto per quel ohe riguarda soggetti e interpreti. — Riccardo Zandonai ha accettato di scrivere il commento musicale per Tarakanova; e ne dirigerà anche, a suo tempo, le esecuzioni per la registrazione sonora. — La fossa degli angeli è stato venduto per il mercato inglese; è il primo film italiano che su quel mercato apparirà doppiato in inglese. — Le riprese de L'ultima nemica, di Umberto Barbaro, sono finite; il film è ormai passato al montaggio. — Anche // conte di Breehard, dovuto al binomio Forzano-Bonnard, è finito. Gli esterni del film sono stati girati nella campagna toscana e in Val d'Aosta. L'Istituto della Cooperazione Intellettuale pubblica il terzo dei suoi quaderni, e lo dedica alla « Funzióne intellettuale del cinema ». Vi hanno collaborato Arnheim e Arnoux, Consiglio e Fante, Barbaro e Cavalcanti, Disney e Pabst, Rotha e Aboucaya, Allport e Jahier. E' un mazzetto d'opinioni e di dissertazioni che, come quasi tutte le pubblicazioni del goiere, un po' arieggia alla « strenna »: se taluni hanno osservazioni acute e gustose, come l'Arnheim e il Barbaro, il Consiglio e VArnoux, altri se ne escono bellamente dal seminato, per di più dicendo talvolta cose un po' troppo note. Vogliamo tuttavia segnalare, nell'ampia introduzione storica, il breve capitolo dedicato al cinema italiano. Ne è autore Jahier. Dimostra di conoscere il nostro passato e il nostro presente cinematografici con esatte prospettive; bastino gli accenni al nostro cinema 1912-1915 (culminato nel binomio Pastrone-Ca.biria) e apnpdci a y l a e o i ' e o e l o e 1 al recentissimo cinema nostro, dopo la creazione della Direzione Ge. nerale per la Cinematografia. Se poi li volete, ecco due pensierini di Pabst: «.Malgrado il «parlato », resto più che mai convinto che il testo, per un film, è di per sè ben poca cosa. Ciò che conta è' l'immagine. Continuo perno a ostinarmi a credere che l'autore del film sìa il regista. E' una cosa che molti produttori, e soprattutto gli americani, continuano a ignorare ». « Quando si ha qualcosa da dire si trova pur sempre la maniera, bene o male, di dirlo. Ma quando non si ha nulla da dire, è assolutamente indispensabile che questo nulla sia. prima di tutto, molto, molto ben detto ». •*» Si è data a suo tempo notizia che sarebbero stati girati documentari a colori su temi e ambienti italiani. Il primo, Roma, è quasi ultimato; lo si deve a Giacomo Gentilomc, per conto della « Leonardo-Film »; e sarà distribuito in tutto il mondo dall'« Artisti Associati ». Le riprese sono state assai laboriose, sia per una scelta organica degli elementi essenziali a dare un'immagine di un tema cosi alto e amplissimo, sia per la nuovissima tecnica delle riprese cromatiche, di per sè assai difficile e complessa. Fra le inquadrature più interessanti, anche dal punto di vista della lavorazione, sono da segnalare quelle dell'interno di San Pietro che hanno preteso l'impiego di ben settanta riflettori; quelle di alcuni monumenti romani, illuminati da fuochi d'artificio; e quella, audacissima, del Colosseo, ripresa da un bordo di un aeroplano, in velocissima « picchiata » : davvero un carrello « avanzante e in discesa » da mozzare il respiro. Il commento musicale sarà del maestro Enzo Masetti. # MINIME. — Il Comitato ordinatore della Mostra della Montagna (via Arcivescovado 7), che si terrà a Torino nel dicembre-gennaio, indice un concorso per film di montagna a passo ridotto. — Ultimato il film che sta girando, Feyder, il regista de La kermesse, tornerebbe in America, non avendo trovato, a quel che si dire, in Francia i mezzi sufficienti ad attuare i suoi nuovi progetti. — Tyrone Power sarà Disraeli. — Gustav Ucicky torna al lavoro: il suo prossimo film sarà La ballata dell'amcre, gruppo di produzione Duday. —- Per la prima voltu il teatro Astor di New York ha chiuso i suoi battenti per riaprirli, dopo una breve pausa, a spettacoli cinematografici. — II nuovo film di Merle Oberon sarà a colori, diritto da William Howard. — Molte sequenze di Sottomarino D. I. sono state girate nel canale di Panama, con la collaborazione del Ministero della marina americana. — Dopo quelle del dottor Pasteur e di Emilio Zola, la Warner progetta- ora di pollare sugli schermi la vitu di Victor Hugo. Soggetto e sceneggiatura sarebbero dovuti a Henz Brain, autore di ciuelli de La vita di Emilio Zola. e a Wolfgang Reinliardt, figlio del etlebre regista. — Du luglio all'ottobre a Hollywood o dintorni sono stati girati film. — Se non lo 'sapete, Le avventure di Marce Polo, con Oary Cooper, ci rivetcrun\no una notizia tremendamente imIportante- e storicamente ineccepibile: gli spaghetti sarebbero stati : una scoperta del viaggiatore veneziano, e in... Cina: di dove, dopo ■ il tredicesimo secolo, avrebbero cominciato ad acclimatarsi anche in Italia. m. g. langrlezpddndsspmndFgzivcgespfsusthlpmzsoaih Annle Vernay ovvero < La principessa Tarakanowa » DA «PIETRO MICCA» 131 ALDO VERGANO. Emma Gramatlca e De Sica in « Napoli d* altri tempi »,