CONTRIBUTO ALLA PACE

CONTRIBUTO ALLA PACE CONTRIBUTO ALLA PACE Questa sera a Palazzo Venezia il Duce ha offerto un pranzo in onore del Presidente del Consiglio e Ministro per gli Affari Esteri di Jugoslavia e della signora Stojadinovic. Vi sono intervenuti il Presidente del Senato, 1 Ministri per gli Affari Esteri, per la Grazia e Giustizia, per le Finanze, per i Lavori Pubblici e per la Cultura Popolare; i Sottosegretari di Stato agli Esteri, alla Presidenza, Interni, Africa Italiana, Guerra, Marina, Aeronautica; un rappresentante del P.N.F.; il Ministro di Jugoslavia a Roma con il personale della Legazione, il Ministro d'Italia a Belgrado, il Capo dell'Ufficio stampa alla Presidenza del Consiglio di Jugoslavia, diplomatici, generali, ammiragli e altre alte cariche dello Stato. Al levar delle mense sono stati pronunziati brindisi. I brindisi Ecco il brindisi pronunziato dal Duce: • « Eccellenza, « Sono particolarmente lieto di poterLe dare a Roma il più cordiale benvenuto mio e del Popolo Italiano. « Or sono circa otto mesi Ella salutava nella Sua' bella Capitale la conclusione del Patto italo-jugoslavo. In tale occasione Ella ha manifestato la certezza che all'esistenza di tutte le condizioni necessarie per una collaborazione sinceramente amichevole avrebbe corrisposto lo sviluppo avvenire dei nostri rapporti. « Da allora, da ambo le parti, è stato possibile di 'constatare, in ripetute occasioni, la ferma volontà di procedere lealmente su questa via. « L'amicizia fra i nostri due Paesi, che trae origine dalla loro situazione territoriale e dall'esistenza di molteplici comuni interessi, è chiara e aperta. Essa non può, nè deve presentare ombre per alcuno, poiché si ispira a un alto obbiettivo di pace. « Nel quadro di tale amicizia, qualunque problema generale o particolare può essere esaminato con lo spirito della più cordiale collaborazione da due Stati vicini, animati dal maggior rispetto dei diritti reciproci e altrui. « Noi possiamo altamente af¬ fermare, Signor Presidente, che il Patto italo-jugoslavo costituisce uno dei più solidi contributi diretti, in epoca recente in Europa, a un consolidamento effettivo della pace. « E' con questi sentimenti che saluto ned' Eccellenza Vostra l'esecutore fedele e animoso della volontà del Grande Re Cavaliere, unificatore della patria jugoslava, il perfezionatore dell'opera di Nicola Pasic, l'artefice degli alti destini del Popolo amico. « Levo il bicchiere in onore di S. M. il Re Pietro II, alla salute di S. A. R. il Principe Reggente e dell'Onorevole Reggenza, alla prosperità 'del Popolo jugoelavo e alla felicità personale di Vostra. Eccellenza e della Sua graziosa Consorte ». S. E. Mtlan Stojadinovic ha cosi risposto: « Eccellenza, « Ho l'onore dì ringraziarLa per le espressioni molto cordiali che Vostra Eccellenza ha voluto rivolgere, a mio mezzo, al mio Paese e al mio Popolo. « Considero mio gradito dovere rivolgere a Vostra Eccellenza i miei più calorosi ringraziamenti per la splendida accoglienza di cui sono stato onorato e che è per me una nuova testimonianza dei rapporti amichevoli fra i nostri due Popoli vicini. « Non è la prima volta che gl uomini di Stato dei nostri due Paesi cercano di creare e di assicurare col loro contatto diretto le condizioni necessarie per una reciproca, feconda collaborazione. E io constato con gioia profonda e con viva soddisfazione, che l'incontro attuale corrisponde interamente alla politica, le cui basi sono state poste, in questa stessa grande ed eterna città di Roma, da Vostra Eccellenza e dal compianto Nicola Pasic. « La mia attuale visita alla Capitale d'Italia mi ha dato occasione di ammirare i progressi immensi del Suo Paese; progressi realizzati in tutti i campi grazie all'opera sagace e geniale dell'Eccellenza Vostra, « Contemporaneamente, questa visita mi dà occasione di rievo¬ care il grato ricordo dei giorni! solenni nei quali ho avuto l'onore di firmare con S. E. il Mini-! stro degli Affari Esteri e mio caro amico, il Conte Ciano, l'accorcio fra i nostri due Paesi. « Al momento della firma del nostro Patto, nel mese di marzo di quest'anno, il Conte Ciano ed io abbiamo potuto constatare che esistono tutte le condizioni necessarie per una collaborazione amichevole, sincera e durevole fra I' Italia e la Jugoslavia. <t Questa collaborazione, come Vostra Eccellenza si è compiaciuta rilevare, rappresenta un contributo reale al consolidamento della pace dell'Europa. « Quello che la. posizione naturale dei nostri due Paesi, la buona volontà dei nostri due Popoli e i ben compresi interessi reciproci dei nostri Stati hanno richiesto, tutto ciò è stato realizzato il 25 marzo di quest'anno per il bene dei nostri due Paesi e con soddisfazione di tutti i sinceri amici della pace nel mondo. » Nel restituire oggi la visita con la quale S. E, il Ministro degli Affari Esteri d'Italia ha voluto onorare la Capitale della Jugoslavia, io provo tutta la gioia e la soddisfazione di essere potuto venire in contatto personale con l'Eccellenza Vostra e di confermare in questa solenne circostanza una volta di più tutto il valore e tutta l'utilità della politica fondata sul nostro Patto del marzo scorso. « Questa politica, posta su basi solide, è conforto all'idea pacificatrice che è stata l'idea fondamentale e dominante del nostro beneamato Re Unificatore. « Con questi sentimenti, alzo il calice per il Regno Glorioso di Sua Maestà Vittorio Emanuele III Re d'Italia e Imperatore d'Etiopia, alla prosperità del Popolo italiano e alla salute e alla felicità personale di Vostra Eccellenza ». Al pranzo è seguito un ricevimento al quale erano invitate personalità civili e militari del mondo politico e culturale e della società romana. Domani e dopodomani Stojadinovic visiterà Guidonia, Sabaudia, la Città Universitaria e l'Accademia della Farnesina, dove si I svolgerà un saggio ginnico nuli ! tare degli accademisti. Nella not I te di giovedì egli partirà poi per Milano per visitare 1 principali ; impianti industriali della Lombardia.

Persone citate: Conte Ciano, Duce, Mtlan Stojadinovic, Nicola Pasic, Vittorio Emanuele Iii