Nessuna politica di pace se non contro il bolscevismo di Giuseppe Piazza

Nessuna politica di pace se non contro il bolscevismo Il viaggio di Delbos Nessuna politica di pace se non contro il bolscevismo Berlino, 4 notte. La stampa tedesca, rileva come tutte le informazioni di Varsavia concordlno nel porre l'arrivo del signor Delbos nella capitale polac-ca sotto il favorevole segno del saluto che il ministro di Francia ha ricevuto alla stazione slesiana di Berlino da parte del ministro degli Esteri del Reich barone von Netlfath, in grazia della comunica ■ zione ufficiale del suo passaggio fatta alla Wilhelmstrasse dall'ambasciatore Francois Poncet. Valutazioni ottimistiche Al fatto, indubbiamente nuovo negli annali dei viaggi diplomatici franco-polacchi che pure si sono sempre compiuti attraverso Berlino, e al quale pure a Berlino si attribuisce l'indubbio valore di cortesia connesso con la comunicazione fatta alla Wilhelmstrasse. si attribuisce da tutta la stampa polacco un vero e proprio significato politico di primo piano il quale influenza favorevolmente tutto lo stato d'animo in cui la visita francese si svolge. «. Cerne grande avvenimento della vigilia — cosi ha la JBoer.se» Zeitung da Varsavia — viene nella stampa polacca menzionato il fatto del saluto che il barone von Neurath ha potuto porgere alla stazione slesiana di Berlino al ministro degli Esteri di Francia. Il fatto che~il ministro degli Esteri'dei Reich si è personalmente po-iluto trovare alla stazione viene va- Ulutalo come un atto non soli; di cortesia, ma di rilevante valore Ipolitico. Da esso si potrebbe rile- Rvare indubbiamente che. il viaggio del ministro degli Esteri francese può essere avvalorato come un avvenimento a Berlino non indesiderato ». Speciale rilievo riceve poi in queste informazioni da Varsavia ai giornali berlinesi un'intervista che il signor Delbos stesso ha concesso al corrispondente berlinese della Gazeia Polska in cui il ministro degli Esteri francese dice di essere stato particolarmente lieto di-aver potuto stringere la mano al ministro degli Esteri del Reich barone von Neurath. L'inviato poi di un altro giornale polacco dice risultargli che negli ambienti attorno all'ambasciatore Francois Poncet si è disposti a dare al saluto del barone von Neurath un rilevante valore politico, valore che l'Express Poranyi addirittura non esita ad elevare al rango di un segno di distensione vero e proprio, e — come il giornale aggiunge — di un annunzio di nuovi tentativi di avvicinamento. Checché sia di queste valutazioni, che a Berlino vengono obbiettivamente rilevate con naturale i simpatia non disgiunta da prudenza ner il resto la stamna te denza, per u lesto la stampa te- 111 desca continua a commentare nviaggio del signor Delbos sotto la : lucc della rinunzia alla «punta a;Mosca», e della mutata situazio- i ne che il ministro di Francia avrà ì modo di constatare nei settori che farà oggetto del suo viaggio: « Il ministro degli Esteri francese — scrive la Nachtausgabc — constaterà in questo suo viaggio come un totale mutamento di metodo e di pensiero politico stesso sia ormai necessario nell'oriente europeo, per chi voglia veramente la pace. Dal viaggio del signor Barthou dell'estate 1934 a questa parte la politica ha fatto dei gran passi in questo settore; ogni Stato cioè dell'oriente europeo ha finito col seguire una politica propria; e in genere tutte queste politiche sono ispirate alla crescente convin- zione che una politica di pace inlEuropa non è possibile se non ! sRlasDncontro il bolscevismo : L'incontro di Roma Commenti in senso non diverso desta poi l'arrivo a Roma del signor Stojadinovic il quale, dopo i contatti che avrà coi ministri ita-. liani, non mancherà di incontrai- S■ „„,,„ , „ ,. . . . dsi nella sua capitale col signor, D■DelD0S- Is<• La visita di Stojadinovic —-Ivscrive oggi la Koelnische Zeitung t— è l'espressione della volontà dal I mpresidente del Consiglio jugoslavo I cnettamente affermata negli ultimi ìsanni di una politica estera jugo-j qslava sempre più indipendente. | lStojadinovic ha redento la politica estera jugoslava dall'irrigidimento ! adegli anni precedenti al seguito cdella Francia. Egli ha voltato le mspalle, a questa tesi francese e si1 mè rivolto alla tesi di un più sag- ngio "tanto quanto». Il positivo Mvalore dell'accordo italo-jugoslavo 1 b— cosi dice quindi il giornale —fsta in ciò che nell'atmosfera adria-i'tica per lungo tempo così tesa csi-1 sste ora una netta zona di pace; o'cPte sarebbe assai difficile ormai at tribuire a un politico del realismo del signor Delbos l'intenzione di recarsi a Belgrado allo scopo preciso di ■:: raddrizzare >• questo sviluppo storico adriatico, raddrizzamento che non gli riuscirebbe >. Si è riunita in questi giorni a Berlino per la sua seconda sessione e ha or ora felicemente conchiuso i suoi lavori, sotto la presidenza del consigliere relatore von Twaordo-A'ski la commissione mista tedesco-austriaca prevista dagli accordi dell'I 1 luglio per lo sviluppo e l'armonizzazione dei reciproci rapporti culturali fra i due Paesi rei vari campi. epccmt• iS«La commissione - dice il co- municato uscito in proposito —!ha studiato la soluzione di talune|fdifficoltà ancora esistenti nel cam- spo di questi rapporti e scambi fra due Stati tedeschi, e precisamen- pte nel campo delle scienze, delie arti, delie conferenze della radio, idei cinematografo, del o sport e; ibrarie. I risultati dei lavori, ilaquali duravano dal gio— i 2!) no- vcmhre r che sono stati condotti r:llo spirito del riconoscimentoiddella comune cultura tedesca dei lo Idue Ptati — conclude il comuni ì cat(V — saranno sottoposti ai ri ' "Pattivi Governi per 1 approva i lLa delegazione austriaca. eapeg|giata dnivinviato Hoffinger. è stata motto festeggiata a Berlino; ri- cevimenti in suo onore hanno dato il ministro degli Esteri barone Von Neurath. il ministro dell'istruzione Rust. il segretario di Stato agli Esteri Von Mackense; lina rappresentazione di gala del rmiiiItiinsrr è stata in loro onore offerta dal ministro Goering. alto protettore del teatro tedesco. Giuseppe Piazza