Il barone Okura al Sestriere in mezzo a un'elegante folla di sciatori

Il barone Okura al Sestriere in mezzo a un'elegante folla di sciatori Il barone Okura al Sestriere in mezzo a un'elegante folla di sciatori g La sua ammirazione per il grande centro turistico == La partenza per Milano tra vive dimostrazioni di simpatia al Giappone Il barone Okura ha dedicato la giornata di ieri al Sestriere, dove si è recato col seguito non sojlo per visitarvi il celebre centro [turistico creato dal sen. ing. Gio- )vanni Agnelli "e dal suo indimen ticablle ffgiiuoi0 avv. Edoardo, ma ] b ? oarteciDare con le nu! n"CrnS„P°c,mPit^ive Tccors^Lsù c<a W%*XS££^£. kuo! sPort preferiti La Mssione ipapponese e partita da Tonno ali^ etto sulle automobili messe an icora cortesemente a sua disposizione dalla Fiat, e lasciato dietro di sè il velo di nebbia steso sulla , ^campagna, sino oltre Pmerolo ilun£° 11 rimanente o i i l o e e i n o i l n o l e o e e , della strada' ha "avuto la gradita sorpresa di assistere a una nuova nevicata, perfettamente in carattere con lo scopo della gita. Il Sestriere era in piena e superba animazione. Tra l'affluire dei torpedoni e delle macchine di ogni dimensione, giungenti a centinaia, la vita ferveva con un tono di alta mondanità in tutti gli alberghi rigurgitanti di stranieri — e fra essi moltissimi i francesi — dilagando negli altri ritrovi caffè e bar, e trovando la sua più caratteristica espressione sui canini di neve invasi da migliaia di sciatori e sciatrici. L'arrivo della Missione, segnalato in precedenza, ha fatto trovare sul vasto piazzale una folla elegante e pittoresca, che ha tributato al barone Okura e ai suoi connazionali accoglienze festosissime. Dopo una breve sosta all'albergo « Principi di Piemonte » e successivamente alla stazione della funivia, movimentata al massimo grado, gli ospiti sono saliti al Sises, dall'alto del quale hanno potuto ammirare la magnifica distesa della catena alpina con le sue guglie e le sue vfOli imbiancate, e sotto di loro il Sestriere con le rosse torri-albergo, con la mirabile chiesetta e con gli altri edifici di numero sempre crescente, talché si sarebbe invogliati di dire del Sestriere, ricordando il Manzoni, che esso Bure si avvia a diventar città. E quale incantatrice città! Mentre il seguito dell'illustre inviato nipponico ridiscendeva, S. E. Okura, che aveva nel frattempo vestito il costume da sciatore, si abbandonava con foga giovanile a scorribande lungo il pendio e non rientrava 'che verso mezzogiorno, dopo una permanenza sulla neve di quasi due ore. Quando egli è comparso all'albergo ■ Duchi d'Aosta », dove era ! atteso per la colazione, fervid' AvosiradggtozQrfitetfrpdittSscpcidSfCrivddlpvtmisismlXs-\e unanimi sono state le felicita- l a a] n , e a di e, r a o a i e , a i e e o o . a o . n i o zioni rivoltegli dai presenti. Attorno a lui sedevano a tavola, insieme con i componenti la Missione, le graziose signore Hiraidè e Arisuè, rispettivamente consorti del comandante di marina Hiraidè e del colonnello Arisuè, e la bella signorina Takako Mikami, che da cinque mesi si trova in Italia, dedita al canto. Ricordiamo di passaggio che il colonnello Arisuè ha studiato alla Scuola di guerra della nostra città e con l'italiano parla alla perfezione anche il dialetto torinese. Tra i commensali venuti da Torino ad accompagnare la Missione, abbiamo notato il conte Camerana, il gen. Savoja, il dottor Torazzi, direttore commerciale della Fiat, il comm. Canali, console del Giappone a Genova, oltre il marchese Carrassi del Villar, fmsppsdcsnbrrmdmndghGRdnPSMndirettore dei servizi del Sestriere | pche ha fatto come sempre in mo-' do squisito gli onori di casa. Non vi sono stati discorsi. La Missione ha ripreso la via del ritorno poco dopo le 15, entusiasmata della posizione, dell'attrezzatura e della vita di grande stagione cosmopolita del Sestriere. Alle 18 gli ospiti giapponesi hanno lasciato Torino, diretti a Milano. Al momento della loro uscita dall'albergo una folla compatta ha improvvisato una calorosa dimostrazione di simpatia al Giappone. Nell'interno della stazione di Porta Nuova, essi sono poi stati ossequiati dalle Autorità. Erano convenuti S. E. il Prefetto Baratono, il Federale Gazzotti, il Podestà Sartirana i magistrati S. E. Fem e S. E. Ricci, S. E. il' generale Vercellino, il generale Gamaleri, il generale Odetti di Marcorengo, il Questore gr. uft'. Murino e il Capo compartimento ferroviario comm. Carmina. A salutare la Missione a nome del sen. e a a' i , o e i i i i ù i a a i » e al o e aa li eo, li eansi e e a, taa il o ne. la ' Agnelli erano il generale Savoja e il dott. Torazzi. Il barone Okura, nel congedarsi, ha rivolto alle Autorità e ai rappresentanti della Fiat parole di viva gratitudine per le accoglienze ricevute, quindi col seguito ha preso posto in una !ittorina speciale, messa n, disposizione dal Capo Compartimento. Quando questa si è mossa, il barone Okura si è affacciato al finestrino salutaado ìomanamente e lanciando il grido: «; Viva l'Italia! ». Dalle Autorità e dalla folla raccolta nella stazione, si è risposto col grido : <; Viva il Giappone! ». L'ultima giornata alla Mostra del Barocco La prossima esposizione del Quattro e Cinquecento Una folla di parecchie migliaia di persone si è avvicendata ieri in Palazzo Carignano, dal mattino fino a tarda sera, per l'ultima giornata dell'Esposizione del Sei e Settecento Piemontese. La superba rassegna non poteva chiudersi in modo più solenne e più degno. Lo spettacoloso concorso di pubblico ha confermato il successo eccezionale ottenuto da questa nobilissima iniziativa. Verso le 17 il Podestà ing.' Ugo Sartirana, promotore della manifestazione, si è recato in Palazzo Carignano. Attorniato dal direttore dottor Viale, dai cooperatori ing. Cavallari Murat e conte Leverà di Castiglione, nonché da diversi collaboratori e funzionari della Mostra, egli ha compiuto l'intero giro delle sale, a quell'ora particolarmente affollate é si è vivamente compiaciuto dalla continuata affluenza dei visitatori, molti gMlariimn| dcovintrtogcttovtgtdimnd(Adei quali gli esprimevano Cil rammarico che tariti e sì fastosi ambienti dovessero seguire la immutabile sorte delle Mostre: scomporsi e sparire. Nei locai i medesimi comincerà tra breve il lavoro di allestimento dell'annunziata Esposizione dei secoli XV e XVI, destinata a inaugurarsi la prossima primavera. a- aa ite riiko si o. il a tre. ooaor le nre r, La « Santa Barbara » festeggiata dai Genieri I genieri si sono radunati ieri mattina ed hanno iniziata la festa di Santa Barbara recandosi, perfettamente inquadrati a deporre una corona d'alloro all'Ossario dei Caduti alla Gran Madre di Dio; poi a deporre una seconda corona al Sacrario dei Caduti Fascisti a Casa Littoria, quindi hanno partecipato alla Messa celebrata dal cappellano capo militare nella Chiesa di Santa Barbara. Dopo la Messa i genieri si sono recati a deporre una corona al monumento di Pietro Micca, quindi a rendere omaggio al monumento del Duca d'Aosta e al monumento della consorella Arma di Artiglieria. Ha poi avuto luogo un rancio al termine del quale hanno parlato l'ing. Merkl, S. E. Giuliani, l'ing. Balzanelli e il col. Russi. Anche la Sezione provinciale di Torino dell'Associazione Marinai d'Italia, nella sua sede di Ponte Isabella, Santa Barbara, Marina, con un cameratesco ran ciò che ha riunito alcune centinaia di soci del fiorente sodalizio, di ogni grado e condizione. Il Ic1. re | presidente colonnello Zampini ha o-' - - on ha festeggiato protettrice della rievocato le glorie della R. Mari na in pace ed in guerra,