I ribelli di Terrasanta per la lotta all'ultimo sangue

I ribelli di Terrasanta per la lotta all'ultimo sangue I ribelli di Terrasanta per la lotta all'ultimo sangue L'Inghilterra sta liquidando il suo credito di potenza imperiale Gerusalemme, 2 notte.' Le informazioni sui particolari dello strato (lemma per cui una banda di terroristi ha fatto cadere nella rete di un'imboscata tre. poliziotti a cavallo, li ha disarmati e in seguito alla messa in scena di una specie di processo ne ha condannati due alla pena di morte eseguita immediatamente sul posto mentre ha rimesso in libertà il terzo Ingiungendogli di re¬ pCmpscdcndmcarsi a Caifa a darne ai suoi rapi tnti circonstanziato resoconto, han no prodotto in tutto il paese enorme impressione. Questa sfida lanciata con sanfiue freddo dagli insorti alle forze armate del governo conferma la determinazione dei terroristi dì continuare ad ogni costo i loro piani di rappresaglia noncuranti della minaccia dei tribunali militari entrati in funzione a Gerusalemme e a Caifa. Il comando delle truppe britànniche ha risposto alla baldanzosa provocazione inviando numerosi rinforzi di soldati verso il nord della Palestina teatro delle gesta della banda in questione. Colpi d'arma da fuoco sono stati tirati stanotte a Gerusalemme presso una porta della città vecchia e contro la colonia sionista di Sarid in Galilea. Alla periferia di Caifa è stata presa a fucilate una corriera ferendo un passeggero. La stazione radio del governo è stata danneggiata. A Tulkarem sono decedute altre due vittime ustionate dall'incendio che distrusse i depositi di legna mi da costruzione del dipartimeli to dei lavori pubblici. Le perquisizioni e i rastrellamenti da parte delle pattuglie militari continuano ovunque senza tregua. Confisca di depositi dì munizioni e arresti di. persone sospette sono stati segnalati nei villaggi di Barnmui, Zibidirieh, Gianna e Sciuni. A Indur nei dintorni di Nazaret prima che sopraggiungessero > soldati, il paese si è tramutato in un cimitero. La popolazione aveva abbandonato in massa le proprie case riparando nelle campagne e sulle colline circostanti. Un contadino del villaggio di Naaneh, trovato colpevole del possesso di armi, è stato condannato dal tribunale militare di Gerusalemme a sette anni di carcere. Uno dei rifugiati palestinesi, arrrestato dalla polizia libanese di Beirut e di cui il governo di Gerusalemme aveva chiesto l'estradizione, è stato rimesso in libertà dietro cauzione di 2500 lire siriaìie. Un gruppo di detenuti politici del campo di concentramento ai San Giovanni d'Acri è stato rilasciato. Si ritiene che la stessa misura sarà presa anche a favore di molti altri loro compagni di sventura per le imminenti feste della fine del Ramadan. La stampa araba sottolinea la dichiarazione del convegno del sionisti secondo la quale lo smembramento della Palestina non rappresenta un fine ma un mezzo per il raggiungimento completo dclltt aspirazioni nazionali degli ebrei in Terrasanta e .rinfaccia alla Potenza mandatario V ingenuità di prestar fede alle assicurazioni fattele dai capi ufficiali del sionismo. Una delegazione di commercianti israeliti si è recata agli uffici della tesoreria del governo ad invocare forti riduzioni delle tasse di esportazione di agrumi palestinesi se si vuole evitare la catastrofe finanziaria del paese. Si conferma che il nuovo Alto Commissario britannico a Gerusalemme sarà una personalità civile e non un generale 'dell'esercito. Il Giamia Alislamia approfitta della notizia per ritornare, sopra alcuni commenti riguardo la amministrazione inglese in Palestina ed osserva che nel passato I lpzntvrncsmlpdDsdoloso j cnndfSmapsdftfs«tfsasletapdgvccpdèmgcnlmfstaapcizsTlhn—sgtalnto Gran Bretagna ha perduto in Terrasanta la propria fama politica di Potenza esperimentata nel modo di trattare le popolazioni dei paesi d'Oriente ed ora sta liquidando anche il prestigio militare con l'aver fatto ricorso contro ogni criterio di comprensione zmpna psicologica alla minaccia delle Corti marziali, che anziché intimidire i terroristi, li ha invece provocati ad un'attività più intensa di vendette e di rappresaglie. Notizie da Amman assicurano che il capo della potente tribù beduina dei Beni Saher avrebbe deciso di emigrare con le sue genti nell'Itali, dato il suo irreducibile disaccordo con la politica dell'emiro Abdallah. Questi avrebbe tentato di dissuaderlo dal suo pro¬ posito mandandogli una delegazione di personalità influenti, ma non vi sarebbe riuscito. Commentando l'attentato contro Nahas Pascià, il giornale Davar, organo del partito di maggioranza degli ebrei di Terrasanta, non esita a presentarlo come una conseguenza diretta del terrorismo palestinese che sarebbe ormai sconfinato anche negli Stati limitrofi grazie alla pretesa propaganda e al presunto appoggio di Roma e di Berlino. P. A

Persone citate: Abdallah, Nahas, Sarid