L attualità sciistica

L attualità sciistica L attualità sciistica 500 gare in calendario--Una specialità trascurata - La F. I. S. I. senza allenatori Siamo alle porte della stagione scìuto) ut. Per domenica ventura è, infatti, tlià annunciata una yara in Valle d'Aosta, prima di una, serie imponente che terrà impennati società e concorrenti fino a luglio inoltrato. La Federazione italiana degli sport, internali, valendosi delle richieste pervenute dalle varie zone, ha già predisposto in 11' hea di massima il calendario nazionale, cercando di distribuire nel miglior modo possibile il numero considerevole delle gare in programma. Le manifestazioni iscritte risultano essere, infatti, quasi 500 e non è facile contenerle in quattro mesi — che, praticamente, a tanto si riduce la grande- stagione sciatoria — senso creare delle concorrenze dannose. La cifra accennata dice più di qualsiasi commento lo sviluppo imponente raggiunto dallo sport ' dello sci in Italia, fatto che è con. fermato dall'aumento delle società e dei soci tesserati alla. F.I.S.I., ■ rispettivamente saliti nell'anno XV a \l0 c 35,053, e dal continuo incremento delle scuole di sci. In merito al numero delle gare ci sia permesso però dì. dire che preferiremmo fossero assai meno. Il calendario nazionale ne risulterebbe più sveltito ed equilibralo e non si creerebbero quelle concorrenze a cui abbiamo accennato, concorrenze pregiudizievoli non solo nei riguardi delle manifestazioni colpite, ma- dell'andamento stesso di tutta l'attività sciistica. Tutto come prima Il calendario s'impernia su una : serie di manifestazioni nazionali ed intemazionali di grande rilie'«o, molte delle quali avranno svolgimento in Piemonte. Tra queste, alcune sono totalmente nuove come la Coppa Tre Funivie al Sestriere, la Coppa Funivie del Cervulo al Brcuìl, la Coppa Daniele Maquignaz pure al Breuil e il «Chilòmetro lanciato» a Salice d'Ulzio. La Coppa Tre Funivie sostituisce la « Sei giorni» sciistica; la classica e originale manifestazione, che in tre anni di vita valse a far conoscere il Sestriere a tutto il mondo, è stata ritentila infatti troppo faticosa e pericolosa. Le gare sono state dimezzate; non più sei discese, ma tre, che ■ faranno capo ai tre mori li serviti dalle funivie del Sestriere: Sises, Banchetta e Fraitève. La Coppa Funivie del Cervino verrà disputata invece in una. gara, di slalom gigante, quella originale prova cioè che, inaugurata in Italia qualche anno fa, ha incontrato immediatamente il favore generale e viene già imitata all'estero. In effetti, salvo per quelle poche competizioni oramai affermatesi per .tradizione ed anzianità, tutti i percorsi delle gare di discesa dovrebbero essere segnati da qualche passaggio Obbligato, com'è precisamente nelle caratteristiche deljo. slalom gigante, per ridurre almeno in parte le probabilità di rischio per i concorrenti e dare ad èsse un tono tecnicamente più in- ~:teressante. ^Dall'esame dello sole prove nazionali' iscritte in calendario, bal- aa evidente una constatazioile: le ■gare di discesa sono in nettissima prevalenza su quelle di fondò. La constatazione non è nuova, ma perlomeno sorprende dopo le direttive emanate dalla F.I.S.I.,'direttive tendenti a dare il massimo impulso alla specialità del fondo. Il fondo continua ad essere trascurato in Italia, a tutto danno di una specialità che è basilare nello sci. Le Olimpiadi non sono troppo lontane e si deve pensare che i Gerardi, i Demetz. gli Scalet non dureranno in eterno. La medesima situazione si riscontra nel salto, ma qui il problema è più vasto e complesso perchè non bastano gare per creare saltatori, ma occorrono scuole e istruttori Nello slalom, invece, la situazione.tende a migliorare perchè aumentano le gare. A proposito del fondo rinnoviamo alla. Fcdcrazio ne una proposta già fatta, se non erriamo, su queste colonne: per- . elle non istituire, come s'è fatto a suo tempo per diffondere la disce sa, una Coppa F.I.S.I. per i fon disti? , Un problema da risolvere Si sono iniziati in questi giorni gli allenamenti degli « azzurri » dello sci. Fondisti e discesisti, concentrati rispettivamente a Livigno e al Breuil, hanno cominciato quel la preparazione che dovrà portar li nelle migliori condizioni di for ma per le prossime grandi cempetizioni internazionali. Il program ma di attività che attende gli az eurri nell'anno XVI è particola.r mente laborioso. In linea di massima gli sciatori italiani sara-mio presenti alle seguenti manifestazioni: Gran Premio dello Sci Club Parigi d Mcgèvc (T-S gennaio); Settimana internazionale a Garmisch Partcnkirchen (gl-30 gennaio); Campionati mondiali di fondo, salto e Staffetta a Lutili (2Jf-28 febbraio); Campionati mondiali di discesa e slalom a En- „gnAmflepspNtucblafiPsncnl'sstdètlalie l'scqcejlerlodqMsvinbàtapdnccatFcHtB1mFCBdCFzclttgMtFvCzitGdfabglSsmztrpmsFrAglteisFnU v„.(,„. , - , ngelbe>g (5-J marzo); gara mter- .pnazionale di discesa del Kandahar- pArlbcrg a St. Anton (W-20 imarzo). i a//<< ruolino» di marcia degli az- ufirn, come si vede, è interessali- ple. Ma, proprio mentre si inizia ?" Dpreparaziene collegiale, la F.I.S.I.,Ssi. trova a risolvere un importante,iproblema: quello degli allenatori.] Non si- allude al fondo, che Tal- stuale, allenatore Vaino Sares espli- dca ottimamente il suo compito, ma cbensì alla discesa e (ti suite-. Perì gla discesa, è noto, ha funzionato cfino alla, stagione scorsa. Leo Gas- ■ cPerl, ma- quest'anno l'« asso » au- Pstriaco, ora direttore della Scuola \ tnazionale di sci del Breuil, ha de- ■■ fcimato l'incarico. Per il salto, il incrvegese Sigurd Haanes, assunto dl'anno scorso, pare non abbia dato vsoddisfacenti risultati. oLa morale è che, all'inizio di una cstagione importantissima, ci si dtrova ad essere senza allenatori Tdi discesa e di salto. La questione sè più difficile da risolvere di quan- tto si creda. Per quanto riguarda nla discesa, sono intcrcers-e tratta- Clive con noti specialisti stranieri, ge si sono fatti anche i nomi del- Cl'austriaco Willy Walch, e dello Csumero Antonio Seews, grandi campioni di slalom, ma finora, a Iquanto risulta, senza soluzioni] concrete. La Federazione no-rve- dejes-e-, interpellata per avere un al- Ulenatore di salto, a sua volta ha risposto che è disposta a concederlo solo in cambio di un allenatore di altro sport! La situazione è a questo punto e non c'è da esserne TfdMeri se si considera clw slalom e vsalto sono proprio le specialità do- dve più noi difettiamo agli effetti internazionali. Auguriamoci, per il bene del nostro sport, che si ginn- àa presto a una soddisfacente- so- tazione, ii iAldo Marsengo

Persone citate: Antonio Seews, Daniele Maquignaz, Demetz, Gerardi, Leo Gas, Marsengo, Scalet, Vaino, Willy Walch