Il MANCIUKUO' riconosciuto dall'Italia

Il MANCIUKUO' riconosciuto dall'Italia Il MANCIUKUO' riconosciuto dall'Italia I messaggi di S. E. Ciano al ministro mancese degli affari esteri e a Koki Hirota » V Isti= tuzione di una nostra Legazione a Mukden ROMA, 29 notte. In data odierna il Governo fascista ha proceduto al riconoscimento formale del Manciukuò e alla istituzione di una Legazione in quello Stato. Il Ministro degli Affari Esteri, Conte Ciano, iva inviato i seguenti telegrammi: e S. E', il Ministro dogli Affari Esteri del Mànchikuò : Nel momento in cui si iniziano fra i nostri due Paesi regolari rapporti, desidero far pervenire a Vostra Eccellenza i cordiali saluti del Governo Fascista e del Popolo italiano, insieme con gli auguri più sinceri per l'avvenire del Manciukuò. — CIANO, Ministro degli Affari Esteri d'Italia». « S. E. Koki Hirota. Ministro Affari Esteri del Giappone, Tokio. D'ordine del Duce, sono lieto d'informare Vostra Eccellenza che il Governo Fascista ha deciso di procedere al riconoscimento formale del Manciukuò, é alla istituzione di una Regia Legazione in quello Stato. Il R. Console Generale in Mukden è stato incaricato di notificare ufficialmente quanto precede al Governo del Manciukuò. Cordiali saluti. — CIANO, Ministro degli Affari Esteri d'Italia». Il telegramma del Ministro Ciano al Ministro Hirota, costituisce ancora una prova del realistico indirizzo della politica italiana che il Duce da anni ha inaugurata. Lungi da quelle restrizioni d'animo e da quei misconoscimenti cla,morcsi sui quali ancora oggi poggia la condotta di diversi Pae si, il provvedimento del Governo Fascista rompe questi dubbi queste esitazioni aride e inconcludenti e con la creazione di una Legazione nella Capitale del gio vane Stato inizia un ciclo più vasto e profondo di rapporti che an drà a tutta beneficio dei due Paesi e del rafforzamento delle relazioni internazionali. Nel riconoscimento del nuovo Stato, l'Italia dà così il suo gradìviento ai risultati conseguiti in Estremo Oriente dalla politica del Giappone. Contro tutte le lungaggini di commissioni e di comitati, contro tutte le tortuosità di procedure stravecchie e inette che non rispondono più assolutamente alle reali situazioni politiche esistenti, il Governo Fascista compie ancora una volta un gesto che dritto giunge alle vere condizioni esistenti, di equità e di giustizia. Basta riportarsi alla fallita conferenza di Bruxelles per avere una più netta riconferma del chiaro atteggiamento italiano nei confronti dei fatti che si succedono in Estremo Oriente. Il Giappone ha opposto una formidabile barriera al bolscevismo che in quelle lontane regioni aveva trovato terreno facile per la sua propaganda sovvertitrice,'-ha iniziato felicemente il riordinamento civile, politico e economico di quegli interminabili Paesi, e nella creazione dello Stato del Manciukuò ha realizzato il primo felice risultato di questa azione risanatrice. ■Questa è la verità che da tutti dovrebbe essere accettata, verità che l'Italia non ha esitato a consacrare in Un atto significativo. LackplllrdrmrlasSaigvrdnmmsmsRp La gratitudine del Manciukuò Tokio, 29 notte. L'ambasciatore del • Manciukuò appena appresa la notizia del riconoscimento italiano del Manciukuò ha dichiarato alla stampa nipponica che il suo Paese ha ed avrà a più profonda gratitudine per l'Italia che è stata la prima fra le Potenze occidentali a riconoscere il nuovo Stato. L'ambasciatore dopo aver pregato la stampa di rendersi interprete dei suoi sentimenti personali ha espresso augu. ri di sempre maggiori fortune all'Italia e di sempre più stretti ed amichevoli rapporti fra il suo Pae se e la Nazione italiana. Il riconoscimento italiano dello Stato del Manciukuò è stato poi accolto con vivissimo entusiasmo in tutti questi circoli politici. I giornali pubblicano la notizia in vistosi caratteri al posto d'onore, riproducendo l'annuncio ufficiale del Ministero degli Esteri nipponico del riconoscimento e dell'immediato inizio di relazioni diplomatiche ufficiali tra l'Italia fascista e il Manciukuò. Nei loro commenti -i giornali esaltano il realismo della politica del Governo di Roma e ne traggono ottimi auspici per le future relazioni tra la grande Potenza mediterranea e l'Estremo Oriente. L'ambasciatore del Manciukuò a Tokio ha diramato un comunicato in cui esprime il suo vivissimo compiacimento per l'iniziativa italiana e fa ì migliori voti per relazioni sempre più intense fra il suo Paese e l'Italia. Conclude affermando la certezza che il riconoscimento italiano indurrà altre Potenze occidentali ad ammettere presto la « solida esistenza del Manciukuò ». L'Agenzia Domei commenta il riconoscimento italiano del Manciukuò dicendo che i rapporti fra i due Paesi diverranno sempre più cordiali e stretti e, conseguentemente, il Manciukuò importerà materiale industriale dall'Italia. Aggiunge che, intanto, progredì scono le trattative commerciali italo.nipponiche, mentre la Spagna di Franco, per il cui riconosci mento, da parte nipponica, mancano solo poche formalità, sarà ufficialmente riconosciuta senz'altro il Lo dicembre prossimo. L'agen zia Domei assicura che tra poco anche la Germania riconoscerà il Manciukuò. Il capo del Direttorio del partito « Seiyukai », signor Matsuno, ha espresso alla stampa giapponese la soddisfazione del suo partito per il riconoscimento italiano del Manciukuò, dicendo che esso costituisce una concreta dimostra- Mqssfmtopdds«vqptrtnrdg(lsmdnGsdscchpsvlpigNdvcmzione del chiaro atteggiamento e della fermezza italiana. Il signor Matsuno, ha concluso dicendo che il fatto che si riconoscono sempre più la verità e la misura di con tributo che l'Oriente può dare alla pace costituisce un singolare auspicio. li capo del Direttorio del partito « Mlnseito », signor Koizumi, ha detto a sua volta che il riconoscimento italiano del Manciukuò mostra la giusta conoscenza che l'Italia possiede intorno a fatti, uomini e circostanze relativi all'Estremo Oriente. Cinque anni di indipendenza Roma, 29 notte. Il Manciukuò ha celebrato recentemente il quinto anniversario della sua costituzione. In questo periodo, il nuovo Stato ha compiuto grandissimi progressi e le tre province che lo formano hanno veduto migliorare e sviluppar si le loro risorse, che sono grandissime e che sotto il nuovo Go-verno sono destinate a rendere il paese assai ricco. Il programma che il Governo mancese, sotto la spinta del Giappone, ha in mente di svolgere in Manciuria è grandioso: venticinuemila chilometri di ferrovie, essantamila di strade rotabili fruttamento intensivo di giaci menti minerari, coltivazione di coone su vasta scala, impulso alla roduzione della soia, del sorgo, el miglio, del frumento, del mais, el tabacco, della canapa, del pitacchio, del sesamo, della seta tussab », fornita da bombici selaggi che si nutrono di foglie di uercia, incremento del grande atrimonio zootecnico, allevameno di dieci milioni di pecore «meinos ». Gli investimenti di capiale giapponese in Manciuria hanno passato i trenta miliardi di lire. In un solo anno l'ammontare dei finanziamenti privati ha raggiunto quasi due miliardi di lire 460 milioni di yen). In una dichiarazione diretta ala Nazione, in occasione di questo anniversario, il primo Ministro maresciallo Ciang Cing Hui, ha detto che il Governo della Nazione del Manciukuò dimostra al Giappone la sua riconoscenza, sostenendolo nella sua attuale spedizione contro la Cina, che mira soltanto a rendere duratura la pace in Estremo Oriente, Il Governo di Nanchino, facendo una politica antigiapponese, ha portato al conflitto, del quale però la causa principale è la pressione comunista sulla Cina. « Si vuole dal Comintern sovietizzare l'Estremo Oriente — ha detto il primo Ministro — cominciando a mpadronirsi con diabolico programma del governo nazionale di Nanchino e cercando in ogni modo di disturbare il tranquillo lavoro dei popoli. Il comune nemico della umanità è il comunismo e le sue ideologie sono assolutamente incompatibili con la mentalità delle razze in Estremo Oriente. Il Giappone, amico del Manciukuò, cerca di allontanare dall'Estremo Oriento questa terribile minaccia ». La Manciuria è un paese a demografia scarsa; la sua popolazione indigena è di trenta milioni di anime. Se si aggiungono due milioni di mongoli, mezzo milione di razza bianca, alcune decine di migliaia di coreani e poco più di trecentomila giapponesi, si va poco più in là di trentaquattro milioni. Il problema centrale del nuovo Stato è la bonifica. Nell'inventario delle sue ricchezze, prima viene l'agricoltura con un valore globale di prodotti calcolato in un miliardo e mezzo di yen, poi il sottosuolo. I depositi di carbone sono stimati in oltre tre miliardi e mezzo di tonnellate, iIiScSGtlsstCddpI all'odierno riconoscimento, è ch'.a |ramente ricojioscibile tutta^una di ' Mediterraneo » L'importanza dell'avvenimento sottolineata in Germania Berlino, 29 notte. La notizia che il Governo italiano ha riconosciuto :1 Manciukuò è grandemente rilevata da questi giornali e ottiene la massima sottolineatura sia come l'espressione di quel senso strenuo delle realtà che è la caratteristica della politica fascista, sia come uno dei segni del più largo respiro oceanico e mondiale che la politica dell'Impero, italiano va prendendo: « L'importanza di questa notizia — scrive il Berliner Tageblatt — non può sfuggire ad alcuno nè può da alcuno essere sottovalutata nella sua significazione politica. Essa mette in rilievo nel modo più chiaro la nuova grande piega che la politica estremo orientale dell'Italia va prendendo. Dall'appoggio dato alle esigenze del Giappone nella conferenza di Brusselle, alla manifestazione dell'amicizia italo-giapponese, in presenza del barone Okura a Roma, fino ritta linea della politica fascista che, dal giorno della firma dell'accordo tripartito, ha trovato nuovi punti di vista al di là del MANIFESTAZIONI DI GIUBILO A TOKIO per l'accordo anticomunista La folla acclama il nostro Ambasciatore. nippo-italo-teclesco. SOLDATI CINESI A NANTAO SUL BOULEVARD DE LA REPUBLIQUE CONTRO I CANCELLI DELLA CONCESS.IONE FRANCESE IFoto SandriJ.