L'ECONOMIA TEDESCA e la successione di Funk a Schacht

L'ECONOMIA TEDESCA e la successione di Funk a SchachtL'ECONOMIA TEDESCA e la successione di Funk a Schacht Maggiore potenziamento economico e più stretto collegamento fra Stato e Partito gl°re .unitone (Zusammenlegurt, col ministero dell economia. E nsistenti e varie dicerie - si èjputto compiuto neilo spirito, nel | AmBerlino, 27 notte. L'importante movimento nel gainetto del Reich,'cui hanno dato uogo le dimissioni di Schacht da ministro interinale per l'economia — dimissioni che, da qualche temo sussistendo, non avevano manato di sollevare all'estero le più pè cFrhA4uadro e sul pernio della realizzaione a fondo del piano dei quatro anni. La lettera del Fiihrer Eloquente e decisiva In proposito — e su di essa non mancano di richiamare l'attenzione i giornali, nell'intento di fermare c se è possibile di convogliare l'immanabile flutto delle congetture e antasticherie a cui il movimento, per quanto già scontato, non mancherà di dar luogo all'estero — è a lettera di ringraziamento rilaciata dal Fiihrer al dott. Schacht accettando le sue dimissioni e comunicandogli la nomina a ministro senza portafoglio, per continuare ad averlo consigliere perso- ttmiscnlrezvepvtstbnaie e a servirsi, per il bene del I Apaese, della sua energia di lavoro | me sapienza tecnica, fin tanto che il ! cdott. Schacht continuerà a tenere èa carica di presidente del diretto-' mno della Reichsbank. In questa ettera il Fiihrer, dopo avere espresso il rammarico delle dimissioni che finora non aveva creduto di poter accettare per non rinunziare appunto ai preziosissimi servizi del dimissionario, gli dice che ora finalmente si è deciso, in seguito al compito del perfezionamento di tutto l'apparato del piano dei quattro anni, che ha dimostrato la necessità di una mag- ) a tal fine che viene risolta la crisi da tempo latente, e la si risolve con la nomina di Funk, che permetterà un più facile svelto e liscio funzionamento tecnico in questa unificazione di azione e sincronizzazione maggiore dì cui si sentiva il bisogno, senza che per altro nulla debba cambiare o sia cambiato nella politica economica del Reich, e tanto meno per esem- cltsahtdnlshsmspddspio in quella valutaria, come sta a dimostrare il fatto . della pernia-]nenza di Schacht alla direzione |della Reichsbank, che i giornali tutti rilevano, sottolineata con la nomina a ministro senza portafoglio. Il piano dei quattro anni Il Berliner Tugeblatt. valutando il movimento e mettendo appunto in primo rilievo il fatto del nessun mutamento "nella politica valutaria del Reich, affronta il tema del grande prestigio che il signor Schacht gode all'estero, che fa dire a taluno — osserva il giornale — che egli ha all'estero « troppi amici », e dell'eco che l'accettazio¬ ne delle sue dimissioni non mancherà di suscitare in quella parte dell'estero meno amica defia Ger-1 mania, dove il fatto sarà certa-| mente sfruttato al fine di avvalo rare la speculazione di un contra- sto fra i criteri economici di Schacht e quelli del governo, e perciò del piano dei quattro anni. « Se l'estero — dice il giornale — dovesse credere che questa spe «nazione abbia finalmente avuto successo commetterebbe un note vole errore. La lettera del Ftlhrer è abbastanza chiara e Schacht del resto continua a tenere la direzione della Reichsbank ». Il giornale ammonisce che il provvedimento si muove su tutt'altra linea: •r II piano dei quattro anni cioè procede sempre più a fondo, e ingrana sempre più nella vita deli paese in cui si pone sempre più: al centro, coi suoi successi che co minciano a trovare credito perfi- no presso quegli scettici d *fi in- giesi All'estero si dirà magari cheisi tratta di uneccnomia di guerraiChe invade e trasforma tutta la:Germania, si dirà del solito isola- , ™eni° economico a cui la Germa-;ma tenderebbe, ma il fatto è che;si tratta invece della piena rea-,lizzazione del vero senso econo- mico del piano dei quattro anni, jil quale senso non è affatto quelloUdi volgere le spalle al mondo, ma! quello di essere uno dei compar-jtecipi della vita economica mon-1 diale, ma di esserlo con libertà, sottraendosi cioè per quanto è possibile alla pressione tirannica compartecipe con la libertà di scelta. Ecco tutto». Tanto Funk che Lammer clic Dietrich che Hanke, nuovi ministri e nuovi Segretari di Stato, sono — come si rileva nelle biograt'ie — uomini che vengono tutti dal partito o dal giornalismo naziounlsocialista. Discorsi di Goering e di H'tler Funu, per esempio, era fino a qualche anno fa il redattore economico della Boersen Zeitung. «. Il movimento nel gabinetto — così compendia il suo giudizio il Voelkischer Beobachter — sigili- del vendere e del comprare essere!ÌHió^pS^ fica in complesso un ulteriore pas- .-o nella permeazione dell'ipparato dello Stato a mezzo di uomini nazional-socialisti e perciò del pensiero nazionalsocialista. 31 movimento rappresenta al riguaiM.) la soluzione di un problema the ci -\ da tempo diventato acuto. Il Fiiiiìci tra di nuovo incaricato della direzione di importanti posti statali provati nazionalsocialisti, ni h" dimostrato con ciò la sua ferma volontà di realizzare in pieno le rivendicazioni del partito alla direzione assoluta dello Stato a ;che per quanto riguarda i capi dcl personale ». Il tema dcl non isolamento della sfcpcScjpreSo le mosseI dalia posizione "diI^ | Amburgo, porto e porti dèlia Ger-\^mania sul mondo, alla cui crescen-1 rnpolitica del piano dei quattro anni è stato contemporaneamente toccato dall'incaricato stesso del Ftlhrer per il piano, ministro Goering, nel grande discorso che egli ha tenuto nell'aula anseatica di Amburgo davanti a un'adunata di 45 mila persone. Il minisl-o ha te importanza il terzo Reich ci tiene per affermare come la Germania non voglia dunque affatto isolarsi ma voglia invece commerciare col mondo. Cosi come Berlino offre il timbro politico mondiale della Germania, Amburgo ne reca il non meno mondiale timbro economico. E anche per le esigenze coloniali della Germania si trovano espressioni nella costituzione economica stessa di questo grande porto, che pone di per sè la rivendicazione alla parità dei diritti tedeschi in questo campo. (Questo punto del discorso è stato sottolineato da insistenti e interminabili applausi dell'assembleai. i La cittadinanza onoraria di I Amburgo — ha ripreso a dire il | ministro — lo lega a impegni spe ! cialt per questo grande porto che è e deve essere il più grande oel ' mond° »• e l - a i e n e i r a a - La difesa della nazionalità Il ministro ha quindi ancV toccato iella ripresa sovranità militare della Germania che è un latto, ha rieUo sul quale noi si può senz'altro passare sempliuimente all'ordine dei giorno; e inoltre- — ha detto — •■ noi noti siamo isolati: Roma e Berlino collega un asse d'acciaio, e Tokio, Roma e Boriino costituiscono un triangolo politico mondiale: e con ciò ia più sicura garanzia della pace ?. Oggi poi anche il Fuhrer stesso ha pronunciato un breve discorso, ponendo solennemente la prima pietra del futuro edificio che sorgerà nella zona del Grunewald per la facoltà di « tecnica della difesa nazionale » del politecnico di Berlino. La cerimonia della po sa e del segnale della costruzione dato dal direttore della facoltà generale Beck, si sono svolti solen a nemente alla presenza dei membri -]del governo e di numerose autoe |T-ità. L'edificio sorgerà nel 1940 i a o o n l r e i ¬ e -1mattinata la cittac -|ria <" Beuthel ha a- di e i. e e o e r el oil tè neli ù: o e la sua costruzione è collegata a tutto il piano di trasformazione di Berlino in una capitale degna del terzo Reich, annunziato dal Fiihrer nel suo ultimo discorso al Reichstag, come anche al significato politico economico e scientifico delle ricerche sulla tecnica della difesa nazionale della facoltà che ospiterà: il Fiihrer ha nel suo discorso rilevato tanto l'una che l'altra nota. A conclusione del suo giro nelle zone di confine slesiane, il ministro degli interni Frick ha parlato a Gleiwitz davanti a un'adunata di 25 mila persone. Il ministro, al quale era stata conferita nella mattinata la cittadinanza onoratracciato nel suo discorso un profilo storico dello sviluppo della nazionalità tedesca, sboccando cosi in pieno argomento di politica nazionale. « Debbo richiamare alla realtà — ha detto su questo punto — del fatto che il popolo tedesco non è già costituito soltanto dai 65 milioni di uomini che vivono nel Reich, ma dai cento milioni di tedeschi che sono sparsi su tutta la terra. E' un tragico destino della nazionalità tedesca che non le sia finora riuscito di riunire in un solo Reich, come corrisponderebbe al sentimento naturale e alla realtà data, tutti questi tedeschi che si riconoscono nella nazionalità tedesca ». Il ministro ha qui ricordato i primo articolo del programma de i- partito nazionale socialista : viiu-n- nione di tutti i tedeschi sulla base eidel diritto di autodecisione in una aiSola grande Germania » e ha det-a:to Che 0"-<n si t- consanpvoli HpIIp a- aBfdclmtustpsdsapPcllpev , difficoltà che alla sua realizzazioa-; , __nn_,._v,v,.,,„ he;ne sl opporrebbero, a-, * L'ideale rimane un ideale; o- cio a cui non ci adatteremo mai i, j ~ na detto il ministro — è che loU tedeschi che vivono sotto.sovraa!mtà straniere, siano perseguitati r-j0 tormentati soltanto perchè sono n-1 consapevoli della loro nazionalità à, tedesca. Non e questo un Jffare è dl Pula Polltlca interna degli Staca1' chc esercitano la loro sovranità di ic ri o ie al ler a o— il i- re!?"1 nostn connazionali ali estero; Noi prendiamo parte al destino dei nostri connazionali fuori dei confini della patria, e a questo destino non saremo mai indifferenti ». Il ministro si è quindi riferito alle ripetute dichiarazioni di Adolfo Hitler al riguardo e ha ricordato la dichiarazione sulle minoranze recentemente proclamata d'accordo con la Polonia, la quale sostituisce l'accordo delle minoranze ginevrino; e si è infine augurato che i connazionali dell'alta Slesia che vivono ai di là del confine non abbiano nulla da lamentare d'ora in poi riguardo al loro s- i Iibc,'° sviluppo nazionale cosi ecoto I nòmico che culturale. anGiuseppe Piazza