Il calendario e la preparazione olimpionica

Il calendario e la preparazione olimpionica Mei mondo del pugilato Il calendario e la preparazione olimpionica II pugilato è, tra gli sport, quelio che richiede, forse, la più lunga, minuziosa e difficile preparazione olimpica- Difficile la cernita dell'atleta, difficile e delicatissimo il compito di avviarlo per la spinosa carriera pugilistica, difficilissimo far fare ai giovani pugilatori quel passo che li porti all'altezza, dei migliori avversari del mondo, di quei campioni, cioè, che contenderanno loro la vittoria alle Olimpiadi. E' per questo che la F.P.I. ha voluto fin dal 1938, a tre anni, cioè, dalle Olimpiadi, iniziare il lavoro di preparazione olimpica. Il primo e forse più importante atto tendente a tale scopo è stato quello di assumere un allenatore federale di provata capacità ed esperienza e la F.P.I. ha scelto un americano che ha già avuto parecchi contatti con pugili italiani, come Locatela e i fratelli Venturi, e che fu prezioso consigliere dei dilettanti italiani in occasione delle loro visite nel Nord America: il Mg. Steve Klaus, giovane ancora, avendo superato di poco la trentina, pieno di passione e con una profonda conoscenza del pugilato e dei segreti pei' preparare i giovani ai più ardui cimenti. Il sig. Klaus ha piena fiducia di riuscire, fra non molto tempo, a creare molti campioni che uniscano alla proverbiale combattività la tecnica e, soprattutto, quella pratica di combattimento che comprende una lunga serie di accorgimenti codificanti, per cosi dire, dall'esperienza di molti anni, di quella pratica che spesso è l'unico distacco esistente tra i grandi campioni del Nord America e quelli della vecchia Europa. «/ pugilatori italiani — ci ha detto il signor Klaus nel suo italiano ancora americanizzato — hanno molto coraggio, i loro attacchi sono travolgenti, ma, se a tali preziose qualità si unisse la tecnica necessaria per sfruttarle al massimo, allora... » e qui un gesto della mano che voleva dire: allora vedrete dove arriveranno. Ma la F.P.I. ha- un programma complesso e questo si può rilevare dal calendario per l'anno XVI, calendario che potrà essere aitai, che sarà ancora arricchito. L'attività internazionale ha avuto un febbrile inizio, poiché durante il corrente mese di novembre, i nostri dilettanti hanno sostenuto incontri a Lipsia, Berlino (dove hanno vinto il torneo al quale partecipavano i pugili della Germania e dell'Olanda) ad Heilbronn, mentre un'altra sqtiadra, composta quasi esclusivamente di atleti romani, si è battuta a Stoccarda e Friedrichshafen. Il programma internazionale proseguirà ai primi di dicembre con l'esodo di una squadra del Comando della G.I.L. di Treviso, che si recherà in Polonia per sostenere tre incontri, a Poznan, Lodz e Bydgoszcz, contro squadre selezionate dei « Sokol » e culminerà in gennaio con l'incontro ufficiale fra le rappresentative d'Italia e di Polonia il 13 a Lodz e contro un' altra selezione il 16 a Poznan. Questa durissima prova degli « azzurri » del pugno precederà di poco x Campionati d'Italia che avranno luogo in febbraio ed in tal modo i tecnici dalla F.P.I. avranno due ottimi banchi di prova per regolarsi nella formazione delle rappresentative che dovranno disputare gli altri incontri internazionali dell'annata, tra i quali quello contro l'Unglieria, che si svolgerà in agosto a Trieste, e, con molta probabilità, la rivincita con lo squadrone germanico al quale abbiamo dovuto cedere, sia pur di poco, lo scorso anno a Trieste. A fianco dell'attività degli atleti di primo rango si svolgerà quella delle nuove leve. Il lavoro in profondità è la base di una preparazione olimpica razionale ed oculata. I campionati dei « Noi<izi » e dei Giovani Fascisti sono quelli che ci devono indicare i candidati alla maglia azzurra nel J9//0. Ogni anno questi campionati di masse ci hanno rivelato dei campioni in erba che, in seguito, risposero pienamente all'attesa Basterà, come esempio citare il torinese Zucca, che, messosi in luce nel Torneo Novizi del 1936 e poi nel Campionato di terza serie svoltosi sul finire dello stesso anno, diventava campione d'Italia nel 1938; indossava la maglia azzurra e batteva nell'agosto il campione olimpionico Kaiser. Il calendario pugilistico comprende, infine, due avvenimenti di grande importanza. Milano sarà, infatti, sede del Congresso della I.B.U. e Roma riunirà tra le vetuste mura i rappresentanti delle più grandi autorità pugilistiche costituite nel mondo, quali l'Inter national Boxing Union, la Natio nal Boxing Associatoti, la più im portante degli Stati Uniti, ed il Boxing Board of Control, l'Ente che regola il pugilato in Inghilterra. I magnati dello sport pugilistico mondiale, dietro invito e per iniziativa della F.P.I., si sono dati convegno nell'Urbe per affrontare l'annoso problema di un accordo che regoli l'assegnazione dei titoli mondiali e le modalità per lo svolgimento delle competizioni nelle quali siano in palio tali titoli. C'è da sperare che si arrivi ad un accordo chiaro e completo poiché la baraonda che attualmente esiste nel campo dei titoli mondiali a causa dei contrasti tra I.B.U. e N.B.A., è uno spettacolo sportivo veramente poco edificante r, osiamo dire, deleterio per hi terietà dello sport. Carlo Volpi qdmz<astdsusrtldqgpsviiccp1nndmrtedodGGsamhpp

Persone citate: Carlo Volpi, Kaiser, Mei, Steve Klaus, Venturi