PROCESSI

PROCESSI PROCESSI Notevole sentenza in materia d'annullamento di matrimonio Roma, 19 notte. Una notevole sentenza in materia di annullamento di matrimonio preconcordatario. è stata pronunciata dalla nostra Corte d'Appello. Il 12 febbraio 1922 si celebrava in Roma dinanzi all'autorità religiosa e all'ufficiale di Stato Civile, il matrimonio tra il dottor V. G. e la signorina C. S., seguito poi dalla nascita di un figliolo. I coniugi si trasferirono per qualche anno in Africa ma, sorti dissapori fra loro, fu seguito a richiesta, proclamata dalle autorità ecclesiastiche la nullità del ma-trimonio religioso per l'impedì- mento della consanguineità di secondo grado. Successivamente venne pronunciata dal tribunale di Roma separazione legale per colpa del marito. Con randar del tempo la signora trasferì il proprio domicilio in Svizzera. Il dott. V. G. iniziò dinanzi alla magistratura elvetica causa civile intesa ad ottenere la dichiarazione di nullità civile del matrimonio già annullato dalle autorità religiose. In tal senso si pronunciava il pretore giudice unico di Mondrisio. La sentenza dell'autorità giudiziaria svizzera è stata portata per il giudizio di deliberazione che ne autorizzasse la esecutorietà, anche in Italia dinanzi la nostra Corte di Appello che con recente decisione, ha concesso la richiesta esecutorietà affermando che il giudice svizzero è competente qualora coniugi italiani, domiciliati in Svizzera, presentino questioni matrimoniali che non urtino l'ordine pubblico italiano, in quanto in tale maniera si applica legge italiana a sudditi italiani. II veneficio di Asiago Il supplemento di istruttoria e le sue conclusioni Vicenza, 19 notte. Il 20 marzo scorso, come si ricorda, dopo una settimana di movimentatissime udienze, veniva sospeso il processo a carico di Antonia Rigoni, imputata di omicidio aggravato, mediante veneficio con arsenico, in persona del marito, il facoltoso possidente Giuseppe Rigoni, di Asiago, contro la di lei figlia Cristina, imputata di autocalunnia, e contro i fratelli della principale imputata, Maria Rigonf sposata al maresciallo dei carabinieri Angelo Carli, Antonio e Margherita con il marito Telesforo Ferraro, per concorso in autocalunnia. Come è noto, in questa romanzesca vicenda Antonia e Cristina Rigoni si accusano reciprocamente del rispettivo marito e padre; ma la Cristina è esclusa dall'imputazione di omicidio in quanto essa si sarebbe confessata autrice del delitto dietro le pressioni della madre e degli zii. Il procuratore generale chiedeva, col rinvio del dibattimento, un supplemento di istruttoria in seguito a nuovi elementi emersi, per la eventuale estensione della Imputazione di veneficio alla Maria Rigoni, di concorso in autocalunnia al maresciallo Carli e di falso in testimonianza a Domenico Rossi e a Ines Grandis. Su istanza della difesa si procedette poi per falsa testimonianza contro alcuni altri testimoni. Il supplemento di istruttoria si è ora concluso con la richiesta di non doversi procedere contro la Maria Rigom e il maresciallo Carli, per non aver commesso il fatto, e contro alcuni incriminati per falsa testimonianza per insufficienza di prove o perchè il fatto non sussiste: mentre è richiesto il rinvio a giudizio del Rossi e della Grandis per falsa testimonianza e. quest'ultima, anche per calunnia. Ferme restando le imputazioni di omicidio aggravato per l'Antonia Rigoni e di autocalunnia e di concorso nella medesima per i principali imputati, per il Rossi e la Grandis, essendo le loro imputazioni connesse al procedimento a carico dei protagonisti, è richiesto il rinvio alla Corte di assise di Vicenza. Chiede dopo 15 anni l'annullamento del matrimonioVicenza, 19 notte. Un'interessante causa di annullamento di matrimonio si è conclusa presso il nostro Tribunale civile. Il 14 ottobre 1921 convolavano a nozze a Modica, Carmelo Galfo e Rosalia Ciacieri. Dopo olire tre lustri di vita coniugale, la Ciacieri si rivolgeva, ai primi di quest'anno, alla magistratura di Vicenza per ottenere l'annullamento del vincolo matrimoniale asserendo che il matrimonio non era stato mai consumato per incapacità fisica del marinaio risalente al periodo prematrimoniale. Il Tribunale ammise le parti a produrre le prove, lì perito accertò nel Galfo le condizioni lamentate dalla Ciacieri. Il Tribunale ritenne però incerta la prova dell'anteriorità al periodo matrimoniale della [ incapacità del Galfo, essendovi vari elementi atti a confermare il 'dubbio e mancando viceversa le prove positive. La richiesta di annullamento di matrimonio è stata 'ijuindi respinta. 1 ! l a i i a i Condannato all'ergastolo per triplice omicidio Palermo, 19 notte. Dopo 15 giorni si è chiuso il processo contro il triplice omicida Giuseppe Ferrigno, che il 5 ottobre scorso ha ucciso a pugnalate la moglie Concetta Conigliaro, il rag. Antonio Speciale, impiegato di questo Sindacato forense e il comm. Giuseppe Bruno, presidente dell' Unione provinciale professionisti ed artisti. Il P. M. proponendo la premeditazione e la diversità degli omicidi, aveva richiesto la pena di morte, per i diversi delitti ciascuno dei quali comporta l'ergastolo. La Corte ha ritenuto il Ferrigno colpevole di triplice omicidio continuato, derivato da una unica determinazione, con tutte le aggravanti, escluso il peculato, e lo ha perciò condannato all'ergastolo. Quattro condanne ad Alessandria per pratiche criminose Alessandria, 19 notte. E' terminato stasera in Corte d'Assise, dopo quattro giorni di serrate e vivaci discussioni, un processo per procurato aborto seguito da morte in persona di Rosina Rosa, di 25 anni, domestica presso il possidente Camillo Goglino, di 26 anni, residente a Frugarolo. Costui, prima ancora che si verificasse il luttuoso evento, avvenuto il 20 marzo scorso, fuggiva, pare, all'estero, mentre venivano arrestati il commesso di farmacia Enrico Testerà, di 48 anni, l'assicuratore Francesco Goggi e la casalinga Maria Caretti in Capra, designata quale esecutrice materiale del reato. Il procuratore generale aveva chiesto sette anni di reclusione per il Goglino, sei anni per la Caretti, quattro anni per il Testerà, tre anni e quattro mesi per il Goggi. |La Corte, dopo oltre quattro ore 'di permanenza in camera di consiglio, è rientrata nell'aula gremitissima alle ore 20,30 ed il presidente ha dato lettura della sentenza con cui il Camillo Goglino è stato condannato. a sei anni di reclusione ed alla interdizione perpetua dai pubblici uffici con le attenuanti per il danno risarcito. ! Francesco Goggi a due anni, due mesi e venti giorni, Maria Caret: ti a quattro anni e sei mesi, Enirico Testerà a due anni, due mesi le venti giorni. Alla Caretti è stalla inflitta la interdizione dai pubblici uffici per la durata di cinque anni