GIORNATE D'ANGOSCIA nella capitale della Palestina

GIORNATE D'ANGOSCIA nella capitale della Palestina GIORNATE D'ANGOSCIA nella capitale della Palestina I giovani estremisti israeliti giurano di uccidere tre arabi per ogni ebreo ucciso Gerusalemme, 15 notte. L'ondata di terrorismo abbattutasi ieri su Gerusalemme facendovi sei morti e una ventina di feriti ha gettato la città in uno stato di panico generale da cui non è ancora riuscita a liberarsi. Poiché ieri l'iniziativa dei sanguinari attacchi è stata presa dagli ebrei, si teme che gli arabi stiano preparando un largo piano di rappresaglia con un nuovo bilancio di vittime. Gli ambienti moderati del sionismo deprecano che malgrado i ripetuti appelli alla calma lanciati la settimana scorsa dal Gran Rabbino, un gruppo di israeliti abbia perso l'autocontrollo abbandonandosi ad atti barbari col pretesto di vendicare le ingiurie patite negli ultimi giorni da. individui della loro razza. Corre insistente la voce che giovani estremisti israeliti si siano data la parola d'ordine di uccidere tre arabi per ogni morto ebreo. Capi e ebrei arrestati Come misura precauzionale, la polizia raccomanda agli indigeni e agli stranieri di non petietrare nella città vecchia di Gerusalemme a capo scoperto ma di portare il fez oppure mi cappello europeo secondo i quartieri arabi o ebrei attraversati, altrimenti si corre il rischio di essere scambiati per membri della rispettiva razza avversaria e quindi esposti al pericolo di attentati politici. In seguito ai sanguinari inridenti di ieri il Governo palestinese ha ordinato l'arresto di Eri Jabotinsky, presidente dell'organizzazione sionista revisionista «Boi tor», dell'ex-presidente della stessa, dott. Jona Freulich, e di altre SO persone dello stesso partito. Essi sarebbero stati gli istigatori delle azioni di rappresaglia contro gli arabi e perciò, secondo quanto viene affermato negli ambienti governativi saranno tenuti in prigione a S. Giovanni d'Acri, oppure confinati nelle isole Seychelles, nell'Oceano Indiano, dove già si trovano cinque dirigenti del movimento nazionalista arabo. Con questa misura, le autorità britanniche vogliono dimostrare, sia pure in ritardo, di essere imparziali tra le due parti in con-, flitto. I dirigenti del partito di Difesa] nazionale ha chiesto udienza ali Capo del Governo della Potenza] mandataria per reclamare misure' di protezione delle vite degli arabi contro la recrudescenza del terrorismo ebraico e per attirare l'attenzione sul continuo peggioramento della situazione generale del paese in rapporto alla pubblica sicurezza e alla crisi economica . Nella mattinata- furono lanciate bombe a Gerusalemme e a Giaffa ma senza vittime. In località Tel Yousef è stata incendiata una casupola appartenente all'ami tninistrazione delle strade ferrate. A Gerusalemme sono state chiuse, d'ordine del governo, le scuole secondarie degli arabi. La minaccia di anticipare l'inizio del coprifuoco alle ore l'i non c stata ancora effettuata. Il supremo consiglio islamico ha protestato contro il coprifuoco impedente ai musulmani di recarsi alla moschea di Omar per la preghiera serale del Ramadan. Tre compagnie appoggiate da aeroplani hanno sferrato oggi una azione contro dei ribelli rifugiatisi sulle colline di Safed. Si ritiene che gli arabi siano comandati da un ufficiale appartenente al cosidetto Stato Maggiore di Fausi Kaucagi, il capo dell'insurrezione dell'anno scorso. A Gerusalemme si sono udite per tutta la. sera, le fucilate scambiate durante lo scontro. Probabilmente l'azione militare continuerà durante tutta la notte. Un altro atto terroristico è stato compiuto nella giornata odierna: la stazione ferroviaria della colonia ebraica di Baiti Hurod, è stata distrutta da un incendio appiccato da ignoti. Oliver, notorio quacchero americano residente in Siria, ha indirizzato agli israeliti un commovente messaggio scongiurandoli a rinunciare alla tragica utopia del sionismo e ad addivenire ad un accordo con gli arabi rassegnandosi- a. vivere in Palestina nelle condizioni di minoranza con sufficienti garanzie rispetto ai loro dìritti religiosi ed etnici. La vasta azione araba La stampa- araba attacca i giornali nnzionalisti francesi e in maniera speciale 2'Action Frangàise che hanno scatenato una campagna d'allarme contro le mire egemoniche di Ibn Saud rappresentandole come uiaa minaccia per gli interessi imperiali della Francia in Oriente. n progetto di costruzione della ferrovia Aleppo-Mossul è considerata in certi ambienti politici arabi come un pericolo per i futuri sviluppi del loro movimento nazionale trattandosi di una linea strategica a servizio dei pumi coloniali franco-britannici. Pei- ragioni di contrasto si consolida nei medesimi circoli l'ammirazione per l'energia di Ibn Saud nel difendere rimpctto a Londra le rivendicazioni del mondo arabo-islamico riguardo ai destini della Terrasanta. Si conferma la decisione di convocare alla Mecca durante la prossima stagione dei pellegrinaggi musulmani il congresso panislamico, per riesaminarvi il problema dell'avvenire della Palestina. Vi prenderà parte anche il Gran Muffi di Gerusalemme che e ancora presidente del comitato permanente del congresso panislamico e che si prepara a lasciare quanto prima la sua- attuale residenza provvisoria di Beirut. Si segnala l'arrivo in Egitto della delegazione dei musulmani dell'India incaricati di svolgere nel vicino oriente la propaganda a favore della causa nazionale degli arabi in Palestina. Oggi si distribuivano di contrabbando per Gerusalemme foglietti} volanti col testo di- un proclama'] del Supremo Gomitalo arabo e fir-i maio dal Gran Muftì di Gerusalemme fatto recapitare da Beirut] e incitante i patrioti palestinesi a continuare, nella lotta, per la causa nazionale del Paese. Uno degli arabi feriti ieri è deceduto. Nel pomeriggio una pattuglia di soldati inglesi è slata presa a fucilate lungo la valle dell'Hinnon fra Monte Sion e il villaggio di Siluan. La polizia e la truppa hanno iniziato una vasta battuta di caccia contro gli sparatori. Sono stati arrestati tre arabi sospetti di complicità. P. A.

Persone citate: Aleppo, Fausi, Ibn Saud, Jabotinsky, Jona Freulich