Le basi di un accordo di Concetto Pettinato

Le basi di un accordo Le basi di un accordo Parigi, 12 notte. | Delbos. che era tornato da Brusselle ieri sera, è ripartito a quella i volta oggi al principio del pomeriggio non appena giuntagli la | notizia della risposta negativa di : Tokio. Il documento giapponese j confermante le previsioni da noi espostevi subito dopo l'invio della Iseconda edizione della lettera di ] , \ ] ' ì Spaak, mette la parola fine alla conferenza del Pacifico. I dician-'nove cercano una formula decente l per separarsi, ma è tutto quanto ' potranno fare. Il Giappone ha in mano Sciangai con le relative | concessioni internazionali: è come j dire che tiene la padella per il j manico. In queste condizioni re- stare a Brusselle sarebbe tempo ; perduto. D'altronde le voci relative a [eventuali trattative nippo-cinesi jpel tramite della Germania e del-!l'Italia rivelano una crescente ten denza a prendere corpo. Il colloquio che il colonnello Takaashi, fiduciario dello Stato Maggiore giapponese avrebbe avuto con Hitler a Berchtesgaden, e i contatti avuti con il Maresciallo von Blomberg dal delegato cinese Ciang Pei-Li, latore, a quanto si dice, di una lettera di Ciang Kai Shek per il Governo tedesco, inducono questi ambienti a pensare che non ostante le reiterate smentite, la mediazione sia già in corso. Una lunga nota Havas da Tokio 1precisa che, secondo l'opinione do- minante in quelle sfere, la base dell'accordo potrebbe venire tro-vata nell'adesione della Cina al patto anti-comunista. La partecipazione dell'Italia e della Germania servirebbe da cuscinetto per ammorzare l'urto fra le due Nazioni gialle e permettere loro di riprendere una politica di pacifica collaborazione. Per tradurre in pratica tale programma dei con- siglieri giapponesi, italiani e te- deschi verrebbero ammessi neiservizi militari, diplomatici e eco- nomici del governo di Nanchino. L'esercito cinese verrebbe riorga- nizzato e la polizia di difesa finti- comunista fornita di armamento adeguato. La Cina servirebbe da base strategica alle Potenze anti- comuniste. Una cooperazione eco-nomica verrebbe inoltre avviata fra la Cina, il Giappone, la Ger- mania e l'Italia mentre le influen-ze straniere importune si elimi- nerebbero mercè il ricupero del-l'integrità del territorio cinese, Tokio chiederebbe d'altra partea Nanchino di riconoscere il diritto di libera autodeterminazione alle minoranze mongole e mancesi, ossia l'indipendenza del Manciukuo e della Mongolia interna, di procedere, alla smilitarizzazione -delle province situate a nord dcl> Fiume Giallo e di acconsentire adI un allargamento della zona neu- Itrale di Sciangai. In cambio delle 'concessioni elencate, il Governo giapponese riconoscerebbe la sovranità di Nanchino sull'insieme ■ del territorio cinese e si impegne• rebbe a ritirare in capo a un nu; mero di anni da stabilirsi le proprie truppe dalle province a nord del Fiume Giallo. Queste condizioni di pace, semIpre secondo la nota Havas, sarebbero già state trasmesse a Ciang| Kai-Scek dalla Germania e dall'Italia, i cui rappresentanti avrebbero consigliato al Maresciallo di accettarle, se gli preme evitare il pericolo che il Giappone, proseguendo nella propria avanzata, chieda la smilitarizzazione di più - vaste zone e se gli è caro approIfittare dell'occasione che gli viene I offerta di consolidare la situaziojne interna e internazionale della Cina, mediante la sua adesione al blocco delle Potenze totalitarie. Nonostante il carattere tendenzioso della nota in questione laquale vuol essere uno squillo di al- lamie all'indirizzo dell'Inghilterrae degli Stati Uniti per obbligarli a reagire e nella quale non è quin- di difficile indovinare lo zampino di Mosca, l'impressione degli ambienti parigini è rhe una soluzione sia in corso e ciò assolutamente al di fuori delle Potenze riunite m Brusselle. In quanto ai delegati di quest'ultima, ad eccezione del conte Aldrovandi il quale aveva fino dal primo giorno esortati i colleghi a non perdere d'occhio che la sola cosa utile da fare stava nel favo rire un negoziato diretto fra le parti e noti ha quindi rimorsi di coscienza, l'imbarazzo è generale, Verso la fine del pomeriggio Eden, Norman Davis, Delbos e Wel- Ungton Koo hanno lungamente di scusso insieme. Ma nessun di loro sa a 9ual santo votarsi e la loro situazione e penosa. Concetto Pettinato

Persone citate: Aldrovandi, Ciang, Delbos, Hitler, Kai Shek, Norman Davis, Spaak