Delbos pellegrino di una causa perduta di Concetto Pettinato

Delbos pellegrino di una causa perduta Dopo il Patto romano Delbos pellegrino di una causa perduta liXonostante il ViTcrno di* Eden el odi Delbos^ SnStovfìSul'PParigi, 9 notte. Ministri avranno domattina la lo-|P- " Into prima conversazione, rorizzon- pte europeo continua ad essere do- Rminato dalla conclusione del Pat- dto itàlo-gérmano-giapponese che a ; LParie/i molti intitolano , la nuovi dtoXo rtteìSSE ■ Neinootes* ! Pmolto oVobabil?che m rispósta d "molto piobabile che la risposta «| scPvpTokio alia lettera di Spaak non giunga prima di due o tre giorni, si provede qui che solo argomento di discorso fra Eden, Delbos, Norman Davis e Litvinoff sarà p'or ora la situazione creata dall'avvenimento del 6 novembre. Paura e sospetto Le reazioni di Parigi al riguardo differiscono però notevolmente da quelle di Londra. A Londra il Patto ha prodotto molta sensazione, ma in seda ufficiosa si rifiuta di considerarlo un pericolo per la pace e non si accoglie volentieri la tesi che esso precluda la via ad una graduale liquidazione pacifica dei problemi internazionali pendenti. A Parigi il Patto viene volentieri presentato cerne una minaccia diretta non tanto contro il comunismo quanto contro le grandi democrazie ». Secondo le interpretazioni francesi quello del 6 novembre ncn è uno strumento difensivo ma un'arma di aggressione. Li'Eeho de Paris dichiara che esso fornisce alla diplomazia tedesca e italiana un pretesto di intervento negli affari interni degli Urdaltri Stati. Beck e StovadinovicIrfiniranno prima- o poi. a giudizio!1 iiInt| ))elnddi Ptìi'tina?:. per cedere all'attrazione dell'asse Roma-Berlino-Tokio; e questo nuovo gruppo di Stati con le sue amicizie sud-americane potrebbe in processo di tempo diventare un contraltare della Lega d'olle Nazioni. Secondo il Temps l'accordo avrà effetti non soltanto nel campo ideologico, ma anche in quello pratico giacché ciascuno dei firmatari trarrà cospicui vantaggi df.l-. l'appoggio degli altri due: la Ger- ifmmo per la restituzione delle Co-l'ionie, il Gianpone per la per.etra- zione in Cina, e l'Italia finalmen- ^te per il problema del Mcditerra- ■ 1 _ A .... I VsJtneo e delì'Impero. potendo d'ora\Sinnanzi valersi di fronte all'Inghil- »terra di nuove carte e di amici ! rfpotenti. Pierre Dominique nella Rcpublique prevede che i tre alleati faranno anche di più : procederanno cioè ad una specie di sfruttamento in cemune delle rispettive risorse bpvgGermania e Italia hanno già costi- totuito in Etiopia delle società a ca-'"pitale misto. Il Giappone vi otter-0rà a sua volta delle agevolazioni I "commerciali. Società miste nippo- j »tedesco-italiane si formerebbero in| "pari tempo in Estremo Oriente per Hcollaborare allo sviluppo economi- • àco sia della Cina del nord, sia, in\Bcaso di vittoria totale del Giappo- one, della Cina intera: penetrazio ne' destinata, secondo lo scrittore."... . . .alla eliminazione totale o parziale; rdell'Inghilterra, degli Stati Uniti mc della Francia da quei mercati, i Tutte queste voci e molte altre'dello stesso tenore rispondono, se-("condo ogni evidenza, al proposito]eai alimentare l'ostilità delle sfere-'"anglo-americane, e specialmente^Pinglesi, contro Berlino. Roma e To- ! «Rio nella speranza che ria tale osti-I'nti, qualcosa di utile ecfcto^^w|.!per la Francia così nel campo de gli avvenimenti ispano-me.IiteTra nei, cerne nel campo delle vicende dell'Europa centrale. Un bis del viaggio di Batthou Ieri era corsa voce che a seguito delle recenti conversazioni anglo-francesi di Brusselle. anche la Francia stesse per nominare un agente commerciale a Salamanca. Oggi la voce è stata smentita: m" usPnon è certo chc'essa. debba esserlo ancora pcr molto"tempo L'irtipos- j ^hiiiiT ViiP i ™«si » la uminMiin <comro Fianco, la paurL K ri"l gore del blocco nazionalista deMe\ceste orientali della penisola con-! duca prima o poi allo sfasciamento | di ogni loro resistenza mi'it«ire l'esempio de! realismo britannico, pioducono il loro effetto anche qui. Ma se diminuisce la smania interventista in favore di Valencia non diminuiscono, le preoccupazioni mediterranee -a più o meno lun ga scadenza, come non diminu \ I scono i timori per l'avvenire dell'impero nord-africano in caso di complicazioni internazionali. Ed è sotto questo riguardo che il desiderio di stringere i nodi con Londra. Washington e Mosca si fa di giorno in giorno più forte. Non appena di ritorno da Brusselle. Delbos che stamane ha esposto la situazione internazionale al consiglio dei ministri partirà per un giro di propaganda nell'Europa centro orientale: Polonia, Cecoslovacchia. Paimenia e Jugoslavia. Da un breve accenno del Temps risulta che probabilmente il ministro degli esteri francese si recherà anche altrove, cioè a Mosca. Sarà il bis del famoso viaggio di Barthou; ma il viaggio di Barthou non portò fortuna alla politica estera della Francia come non ne portò al viaggiatore. Dal viaggio di Barthou venne fuori il Patto franco-sovietico che saccheggiò l'edificio delle alleanze francesi nell'Europa orientale e a poco a poco minò l'amicizia franco-italiana. Che cosa verrà fuori da' viaggio di Delbos? Quello che si può dire è che in ogni caso non ne verrà fuori una nuova politica estera francese. Delbos parte per lottare contro l'attrazione del fronte Roma-Berlino-Tokio su tre governi che già da tempo ritiene poco sicuri. La sua e una partita dura. Se il Patito romàno del 6 novembre va in¬ erpretato come lo si interpreta a| Parigi, è certo che esso significa; per lo meno l'immobilizzazione della Russia. Ora l'immobilizza- j zione della Russia è più di quanto j occorra per consigliare a Varsa-i via, Bucarest e Belgrado una pru-j dente astensione. Se una Russia' ibera da preoccupazioni estremo orientali poteva sino ad un certo!P™*? Influenzare quelle tre ea-ìPita,i non ostante la loro netta ; nuonanza ner il sovietismo una ,puo' « p sovieusmo, una Russia obbligata a restare situazdifensiva non dice loro più nulla, L'eloquenza del capo de] Quaid'Orsay sarà dunque posta a dura ; P"»"- Ma la politica francese è "''mai troppo profondamente im- ™ ^ Iciamo perchè sia lecito muderei che le risposte evasive raccolte in Polonia, in Romania e in Jugosla- via bastino a farla tornare sui'propri passi. "Concetto Pettinato