L'atto della firma a Palazzo Chigi di Guido Baroni

L'atto della firma a Palazzo Chigi L'atto della firma a Palazzo Chigi I scaunnprila mono maconRepaRaneRoma. 6 notte. l'accordo tripartito italo-nippo- 'songermanico si è concluso felice- ! pamente questa mattina fra il conte Galeazzo Ciano, l'ambasciatore plenipotenziario germanico von Ribbentrop e S. E. Hotta ambasciatore di S. M. il Mikado presso la Real Corte italiana. l'importanza di questo patto non può sfuggire ad alcuno e la sua realizzazione, se pure prevista da qualche giorno da certi informatori e in alcuni circoli politici stranieri, è oggi sottolineata dall'interesse di tutto il mondo per l'intesa nuova che viene a concludersi fra le tre grandi Potenze mondiali. l'Italia fascista, la Germania del nazionalsocialismo e il Giappone sono da oggi saldamente uniti contro la disgregazione _ sociale e politica che il comunismo internazionale, attraverso le vaste e pericolose azioni del Comintern, tenta di svolgere in tutti i paesi. Si viene cosi a concretare una vasta e profonda garanzia non solo per il benessere dei tre Paesi fir matari, che già hanno spazzato via dai loro confini ogni minaccia bolscevica, ma per l'intera civiltà del mondo che ovunque, la Spagna insegni, può essere alla mercè dei prezzolati e diabolici agenti dell'Internazionale rossa. Da oggi con la firma del nuovo accordo pabaadscirapaoscolamtasel'aquullotrpacogeriHgrreaUzzatV'con"' Tara"perizùTdaìI za_^ * I nnconte Galeazzo Ciano, esecutore fedele delle alte direttive del Duce, l'Italia, la Germania e il Giappone nella ferma determinazione, , di stroncare per l'avvenire ogni|stminaccia sovvertitrice, indicano a tutti i paesi la strada maestra per | pola salvezza dei popoli e la tran-itoquillità delle genti. Roma, che da | GCesare a Mussolini, nella sua mil-1 hlenaria storia e nel suo presente : teclima imperiale fu ed è maestralidi governo e di leggi, non poteva j ml essere che il luogo più degno e] ma|aitamente significativo per un at- i U- to che si propone la difesa deL gmondo civile contro la barbarie. ! zNel palazzo dei conti Chigi, della'vcasata di Alessandro VII. e nella: ssala ove il Duce il 22 ottobre 1922 j biniziò il nuovo governo dell'Italia bfascista, si è svolta la cerimonia ; tcofidie . a e l e a a e e à deìla firma. Nella sala della Vittoria Stamane dal grande atrio del imgGpalazzo patrizio romano su lungo i ctutto, lo scalone d'onore fino al ; iprimo piano all'anticamera del j vgabinetto del nostro Ministro de- ifgli Esteri prestavano servizio d'o- fnore su due file i nostri Carabi-'Tnieri reali in alta uniforme. Poco lprima delle 11, nella grande sala odella Vittoria, in attesa degli cOspiti, oltre a S. E. Ciano, sonorpresenti gli alti funzionari del Mi-'tnistero degli esteri, fra i quali no- dtiamo il capo gabinetto, comm. ' POttavio De Peppo, il comm. Filip- spo Anfuso capo della segreteria j del Ministro, i Ministri' plenipo- | tenziari Buti. Vitelli, Rocco, Gra-Izi. Una barriera di macchine fo- j tograiiche e di riflettori, oltre il tavolo dove si dovrà firmare, so-, no pronti a scattare e a Blumi-1 narsi al momento dello storico; evento. Sul tavolo su cui troneg- ' già la statua della Vittoria alata, I sono stesi i testi dell'accordo in tre diversi esemplari, in italiano, in tedesco e in giapponese. i Il posto per l'apposizione della | firma è contrassegnato sui grandi, fogli di carta da tre sigilli in ce- < ralacca rossa che portano gli, stemmi personali di Von Ribbentrop, dell'Ambasciatore Hotta e uno dove spicca il Fascio littorio: lo stesso col quale, dalla Mar- eia su Roma a oggi, il Duce ha I contrassegnato tutti gli atti inter- nazionali. Le tre penne di cuoio suro che serviranno alla sUpu- lazione di questo importantissime;atto politico internazionale sono,già state richieste dal Museo di Berlino in ricordo dell'evento. jGli addetti militari nipponici Qualche minuto prima dell' ora stabilita per l'arrivo dei delegati . stranieri giunge s. e. Dino Alfieri che assisterà alla firma. Frat-tanto dinanzi al palazzo Chigi è andata ammassandosi una folla che attende l'arrivo dei due am- basciatori. Alle 11 precise ginn- gono gli ospiti germanici e giap-I ponesi. Ricevuti da un funziona- rio del cerimoniale ai piedi dello I scalone d'onore di palazzo Cilici. I chunnn clntì ^nnnmnirrnnli unii' « « -» ~ primo piano e introdotti nella sa-'bela della Vittoria dal capo del ceri moniale. Con Von Ribbentrop sono l'Ambasciatore tedesco a Roma S. e. Von Hassel, il primo consigliere dell'Ambasciata del Reich Von Plessen, il capo del dipartimento politico tedesco Von Rausner. L'Ambasciatore giapponese a Roma S. e. .Hotta è accom- ticmostisudi famciemm 'sono stati accompagnati nelT ap- za ! partamento di rappresentanza del j dipe . o o a à o pagnato dal consigliere dell'Am basciata Matsumiga e da tutti gli I scaddetti militari presso l'Amba-|giniGsupasciata giapponese che presenzieranno alla firma. S. e. Ciano si reca, al loro apparire nella sala, incontro agli ospiti ricevendoli con vivissima cordialità. Al loro giungere è un lampeggiare di riflettori, uno scattare di obiettivi. Avvenute le presentazioni si inizia la firma dell'accordo. Per primo S. e. Hotta, quindi S. e. Von Ribbentrop e per ultimo S. e. Ciano appongono loro nomi accanto ai sigilli sulle triplice copie. Perfezionato cosi il patto, S. e. Ciano si intrattiene cordialmente coi rappresentanti germanici e giapponesi e infine rimette a Von Ribbentrop e a S. e Hotta le insegne di cavaliere di gran croce dei Ss. Maurizio e Laz ìI zar°' Qulndi/ d°P° faver aderito al I nnrroco ininrn noi fot- ritrro fi i r ya e e, , i|strate dal cineraa sonoro, a Per primo s. e. Hotta in giapr | ponese e quindi in inglese ha det-ito che l'Italia e la Germania e il a | Giappone firmando i protocolli -1 hanno voluto dichiarare la loro dee : terminazione a premunirsi contro ali comunismo internazionale che a j minaccia la pace e l'ordine del e] mondo. « I tre Paesi, essendo ant- i Uchissimi per le loro tradizioni e eL giovanissimi per le loro aspirae. ! zioni e i più industriosi nella loro a'vita nazionale — egli ha conclua: so — io non nutro il menomo dub2 j bio che l'accordo sia per avere a buon esito e per apportare fruta ; tuosi risultati *. UspdchstrAmcortese invito dei fotografi, ì tre, l'firmatari hanno fatto le seguenti mdichiarazioni nella propria lingualee in inglese, che sono state regi- S| Rmel Fa seguito Von Ribbentrop che in tedesco e in inglese ha affermato che l'accordo conchiuso oggi fra l'Italia e il Giappone e.la Germania per la difesa contro il go i comunismo è un avvenimento di al ; importanza storica, poiché così el j viene arginata potentemente e dee- ifinitivamente ogni ulteriore mio- faccia al mondo da parte della bi-'Terza Internazionale. Lo sgretoco lamento degli Stati nazionali per la opera della propaganda bolscevigli ca all'interno come preparazione nore,- un intervento armato dall'esMi-'torno è. ora come prima, la méta o- d*el Komintern. Questo accordo m. ' Phe non è diretto contro alcuno' p- stato ed è aperto agli altri Stati, ! ia j e perciò una garanzia per il li-l o- | Bero sviluppo della vita nazionale a-Idi cgni singolo popolo e una gao- j ranzia per la pace mondiale, il o-, Dichiarazioni di S. E. Ciano mi-1 co; Conclude il conte Ciano, che in g- ' italiano prima e poi in inglese con ta, I perfetta pronunzia rileva che. con in ia firma del patto tripartito, tre no, grandi Potenze, l'Italia la Geri mania e il Giappone si schierano lla | contro le insidie del bolscevismo, ndi, Con loro saranno solidali le forze ce- < sane e costruttrici di tutti i Paesi gli, civili. Il patto tripartito, ha detto en e toar- vclemmrAdBFidCPfnczlSanSmrbptdil conte Ciano, non ha finalità oc- cuile. Non è diretto contro alcun paese. E' aperto a tutti gli Stati che desiderano associarsi a noi ha I nell'azione comune. E' uno stru- er- mento posto realisticamente a ser- oio vizio della pace e della civiltà che pu- il Fascismo intende preservare e me;difendere contro ogni minaccia. ono, Da questo momento, sono ic di 11.25, entra in vigore l'accordo. Il j nostro Ministro degli Esteri si congeda dagli ospiti dirigendosi a ci ora \ guono i due delegati giapponese ati | e germanico. Ad attenderli si tro- va il conte Galeazzo Ciano e confieat-|iui vengono ricevuti dal Capo del i è Governo fascista, al quale hanno olla presentato i prctocolli firmati. am- li Duce li ha intrattenuti in cor- nn- diale colloquio, esprimendo il suo ap-talto compiacimento per l'impor-na- tantissimo atto politico concluso ello I cri governi delle due'Xazloni ami- che. Si conclude così alla presen- -» ~ -J _1 1-».. _. , !.. . benefici e positivi effetti La noli tica estera fascista registra in tal modo un nuovo successo e si distingue ancora una volta per la sua schiettezza e per-l'alto- senso di responsabilità di guardare in faccia gli avvenimenti. Contrariamente a tutte le pattomanie societarie e democratiche che rimangono inutili e sterili atti che muoiono sul nascere, l'Italia fa- za del Duce un evento politico e diplomatico che non mancherà di scista, con l'accordo stipulato oggi col Governo del Reich germanico e col Governo imperiale del Giappone, realizza un'altra tappa sulla concreta via per una vera pace nel mondo. Guido Baroni , \ OpntOpdtzttnnegstiffrstur LA FIRMA DI VON RIBBENTROP (Telefoto).