I risultati di un'inchiesta in Svizzera ed in Austria

I risultati di un'inchiesta in Svizzera ed in Austria IIm eecimVtamento eosso I risultati di un'inchiesta in Svizzera ed in Austria e a o o i i l a o o lo Ginevra, 1 notte. Secondo informazioni fornite dall'* Agenzia telegrafica svizzera », l'inchiesta svolta dalle autorità austriache circa l'esistenza nel Voralberg di un centro comunista avente lo scopo di favorire il transito attraverso la frontiera austroelvetica del volontari diretti alla volta della Spagna rossa, ha portato in questi ultimi giorni ad una serie di altre scoperte assai interessanti relative alle ramificazioni in Svizzera della suddetta organizzazione. Si precisa che la principale organizzatripe del suddetto servizio era una comunista viennese, tale Melania Ernst, la quale é stata arrestata a Davos dalla polizia svizzera su mandato delle autorità austriache. La Ernst si trovava in contatto strettissimo con un comunista svizzero, tale Alberto Scheurer residente a San Gallo, nonché con un austriaco, Rhomberg, residente a Davos e con il capo del Soccorso rosso di Davos, Carlo Gimthert. In totale, nel corso di questa inchiesta sono state interrogate in Svizzera una quarantina di persone la maggior parte delle quali sono state poste in stato d'arresto. La scoperta di questa organizzazione e l'arresto di diversi agenti di collegamento, ha servito a bloccare il trasferimento attraverso la Svizzera alla volta della Spagna di diverse centinaia di volontari. Si precisa che si tratta di elementi provenienti quasi tutti da Vienna, frammisti a molti individui di nazionalità cecoslovacca, polacca, jugoslava ecc. Tutti sono stati naturalmente puniti ed espulsi dal territorio della Confederazione. Si. è aperta oggi a Ginevra una conferenza internazionale per la conclusione di un accordo relativo alla repressione del terrorismo e eventualmente alla creazione di une Corte penale internazionale. Venuti alla luce all'indomani dell'attentato di Marsiglia in cui perdeva la vita Re Alessandro e concepiti fin dalle origini unicamente come mezzi per dare una 'Diatonica seddisfazione al Governo jugoslavo, questi progetti sono apparsi oggi, al momento in cui si è trattato di passare alla loro realizzazione, come assolutamente invisi alla maggior parte delle delegazioni partecipanti alla conferenza. Se si pensa che si è lavorato per quasi tre anni in seno a comitati e sottocomitatl per l'elaborazione di questo testo, il risultato non è certo molto lusinghiero per Ginevra. La massima opposizione è stata fatta dal rappresentante inglese il quale ha dichiarato che le disposizione del progetto relativo alla repressione del terrorismo non possono essere, accettate dal Governo di Londra in quanto l'opinione pubblica inglese le considererebbe come restrittive nella sua tradizionale libertà di repressione. Una netta opposizione il rappresentante inglese ha pure fatto al progetto riguardante la Corte penale internazionale da crearsi sotto gli auspici della Lega. Molte riserve sono state fatte valere dai rappresentanti di Norvegia, Olanda, Ungheria, India, ecc. Le discussioni proseguiranno domani. Si nota la partecipazione a questa conferenza, del rappresentante del cosidetot Governo di Valencia, il quale evidentemente slede in questa conferenza come emerito esperto in materia di terrorismo e di criminalità internazionale. chStsaprmadtetodsamcoostmtetiensinndznfipvpMsrrmgcodmpndIsdcdrmc5tfi

Persone citate: Alberto Scheurer, Carlo Gimthert, Melania Ernst, Re Alessandro, Valencia