L'arma del fuoco

L'arma del fuoco Il terrore a Gerusalemme L'arma del fuoco i e a i i i o a ò e à esf- iogni a a riore ie, he to ne g di ei di n la do sieue ohe odi no mo re re u si abo no e di,' nra ora in pial¬ Gerusalemme, 1 notte. Tra le forme di rappresaglia, con citi l'esasperazione degli in sorti cerca di vendicarsi dei prov vedimenti repressivi adottati dalla nuova polilica di forza del Gover no, acquista un rilievo sempre più marcato la controffensiva a base di incendi. E' nota ormai anche all'estero Tostinazione con cui la cronaca di Terrasanta è costretta da alcune settimane a segnalare con osa sperante monotonia il ripetersi di attentati all'oleodotto dell'Irak lungo il suo tragitto fra il Giordano e il Porto di Caifa. Lo scoppio di un ordigno dinamitardo basta a squarciare in qualche punto la corazza di ferro della sua tubatura E allora il petrolio si innalza verso il cielo con getti di straordinaria violenza, data l'eccezionale pressione che lo sospinge verso la sua mèta sulle coste del Mediterraneo. Con la facile complicità di un fiammifero e di una torcia a vento fatta col ramo secco di un albero resinoso, la vorticosa eruzione si trasforma, sullo sfondo cupo della notte, in una fontana di fuoco. E prima, che si arrivi a spegnere l'incendio, occorrono sempre parecchie ore, di modo che i danni prodotti dalla distruzione del prezioso liquido mesopotamico attingono sempre cifre tutfaltro che trascurabili. Parallèli a questi attentati di sabotaggio contro il funzionamento della <c pipe-line », benché di meno facile esecuzione, si svolgono pure audaci tentativi contro i depositi di petrolio e di benzina. Si cerca di forarne a colpi di bomba la muratura metallica per poi appiccarvi la voracissima scintilla dell'incendio, Al terrorismo degli incendiari si accompagna quello dei sanguinari. I giornali di stamane sono unanimi nel commentare con particola re indignazione l'attentato compiutosi ieri verso mezzogiorno in pieno centro moderno di Gerusalemme e che ebbe per vittime un egiziano morto alcune ore dopo et un ebreo leggermente ferito. In modo speciale lamentano la solita inefficienza della polizia non sollo net prevenire tali delitti ma anche nel rintracciarne gii autori. Come misura precauzionale è stata ardi nata la chiusura della strada Jra Bersaba e Au/u. A Gerusalemme e a Caifa si. sono svoUi contemporaneamente due processi riguardo lettere minatorie firmate dagli affiliati della « Banda nera ». Nel primo caso Vimputato è ebreo e nel secondo due arabi. Ribadendo la tesi dei continui progressi dell'idea del petnarabismo, l'Addifaa ne ravvisa una nuova conferma nella spontanea e affettuosa solidarietà degli abitanti della Palestina verso i correligionari della Siria, tragicarmente provati dal cataclisma alluvionale. Allo scopo di provare il proprio assunto il giornale ricorda pure il telegramma di protesta per la politica filosionista della Potenza mandatario di Terrasanta inviato dai musulmani di Beirut alla So cietà delle Nazioni e al Ministero degli Esteri di Francia e cita inoltre con particolare compiacimento l'apertura di trattative tendenti all'abolizione dei 'passaporti e dei dazi doganali fra l'Irak, la Trans giordania e la S'tria. La stampa ebraica continua la sua violenta campagna di critiche all'Inghilterra a causa del progetto di legge inteiso a ridurre l'immiorazione in Palestina e si affanna a dimostrare che la proposta in novazione costituisce una violazio ne dello spiriio e della lettera del mandato. Essa inveisce inoltre contro la lentezza di Londra nel mettere in mota il funzionamento della nuova Commissione incaricata di determinare le frontiere definitive dei fvituri Stati della nuova carta politica di Terrasanta osservando che tali lavori si possono compiere anche in Inghilterra senza dover attendere il ristabilimento della normalità in Palestina per inviare sul posto la Commissione siessa. Insiste infine nel denunciare la corresponsabilità indiretta della Potenza mandatario nel prolungarsi del terrorismo a causaappunto del suo inesplicabile ritardo nel risolvere in maniera definitiva il problema dell'avvenire politico del Paese. Il Governo ha comunicato ai due superstiti membri del Supremo Ccmsiglio islamico di Palestina che Ittzat Daruaza, attualmente residente in Siria e colpito dal bando dell'ostracismo in forza 'del quale .gli si vieta il ritorno in Terrasanta, è stato destituito dalle sue funzioni di direttore dei fondi delle Opere pie della comunità musulmana. Come è risaputo, egli era anche membro del Supremo Comitato arabo dichiarato illegale il mese scorso con decreto dell'Alto Commissariato britannico. P. A. Sdallra »ritàVoravesitoelvevolttatoseriressin nizzcipaservnesé spoliauttrovconAlbGalRhoconDavIinchSvisonsonstonizzagea bverSpalondi eda divca, sonespderSconconallaeveuneVdelperconme'Dianoapsi reainvlegreracobotarofail splapoveniretrpapsotedOdstledrrnupsbaustdsnddmepsOtcpsscdlssrnfcdsalg