Un colloquio col generale Matsui comandante dei giapponesi a Sciangai di Sandro Sandri

Un colloquio col generale Matsui comandante dei giapponesi a Sciangai Un colloquio col generale Matsui comandante dei giapponesi a Sciangai La guerra potrebbe esser decisa dalla caduta della città; ma se non finisse i nipponici andranno sino in fondo Sciangai, 30 notte. Per la prima volta dall'iniziodelle ostilità, il generale Malsui,comundante di tutte le forze diterra nipponiche sul fronte di Sciangai, ha concesso un'intervista ai giornalisti stranieri, concedendo il privilegio ai rappresentanti dèlia stampa italiana e tedesca. Siamo stati ricevuti nella sede del quartier generale e ibreve fuoco di fila delle domande e le risposte è risultato oltremodo interessante. Dopo aver espresso la sua ammirazione per il Duce dell'Italia e per il Fiihrer del Reieh, il generale Matsui sorridendo ha atteso le nostre domande: « La guerra sarà decisa a Sciangai ? ». Il generale ha risposto: « Certamente, poiché le migliori truppe cinesi sono concentrate su questo fronte ». Alla domanda: «Andrete ad Hankoìvt », il generale ha risposto: «Se la guerra non sarà finita prima, andremo sino in fondo ». Alla domanda se la guerra cesserebbe con il mutamento dell'attuale governo di Nanchino, il generale ha replicato che il governdi Nanchino è oggi molto mutatospecie in questi ultimi mesi: vsono molti ebrei tedeschi a Nanchino. «I nipponici attaccheranno lcittà cinese di Nantao, situata necuore di Sciangai. al confine dellConcessione francese? ». « Non posso sopportare l'idea dradere al suolo Nantao — ha risposto il generale —■ ed a questproposito sono in corso negoziatper la capitolazione di detto quartiere e per il conseguente sgombero delle truppe cinesi che lo occupano; ina se mi ci costringc| ranno, userò la forza e entrerò Nantao con la forza » Alla domanda se avverrà unsbarco a Pntung, il generale haffermato che esso non è avvenuto sinora per non danneggiari grandi depositi di carburantdella Standard Oil Company; mse fosse necessario, non esisterebbe. Tuttavia egli spera di attraversare il fiume senza dovere impegnare combattimenti, e cioè lenendo conto che tutta la riva destra cadrà per manovra, appenle truppe cinesi si saranno allontanate da Sciangai. Il generale hsoggiunto che è sua persuasionche il soldato cinese non combat ta con la convinzione di vincere,'ma soltanto perchè intimorito dal- • la disciplina ferrea e dal fatto che, indietreggiando, verrebbe fucilato, \Ila espresso quindi la sua profonda pietà per il soldato cinese. Alla domanda sulle difficoltà opposte dal terreno nella battaglia di Sciangai e a quelle che incontrerà nella prossima offensiva, il generale ha detto: « Ab'oiamo trovate inaudite difficoltà di terreno, che ci hanno costretti ad un lavoro immane; abbinino dovuto costruire strade attraverso pantani e una vera serie di ponti, talvolta sotto il fuoco nemico; tuttavia siamo passati e passeremo anche in avvenire. Certo che il ritmo della nostra avanzata è stato rallentato dal maltempo e anche dalle difficoltà del terreno. Rivolgendosi a noi come giornalisti, il generale ha detto: « Il compito di voi, giornalisti, è quello di istruire e illuminare il mondo. Nel momento attuale la guerra contro la Cina la sta facendo il Giappone, e sarebbe bene che l'Europa e l'America si disinteressassero della faccenda, non vendendo armi a nessuno dei due belligeranti. Ciò accorcerebbe la durata della guerra-». . Neil'accomiatarsi, mentre già eravamo sulla porta, il generale Matsui ha ripetuto: « Vi prego ancora di esprimere attraverso i vostri giornali il mio rispetto e la ìnia gratitudine verso il vostro Duce Mussolini e verso il signor Hitler ». Sandro Sandri

Persone citate: Duce, Duce Mussolini, Hitler, Matsui