Il patto franco-sovietico ossia "lo Stato prono al capitale"

Il patto franco-sovietico ossia "lo Stato prono al capitale" I BANCHIERI DELIA RIVOLUZIONE Il patto franco-sovietico ossia "lo Stato prono al capitale" -j L^oni M ,sg (Dal nostro inviato spkcialk) ■ .sPARIGI, ottobre. \zNel 19$4, come ho detto, la lotta fra i due grandi trusts pa-\ddroni della Francia — il ComitéiRdes Forges e l'Alta Banca — si fai epiù serrala. Nel lancio clamoroso' te nello sfruttamento rabbioso del-'hlo scandalo Btàwinsky, l'Alta'sBanca vede — « non a torto — iluna manovra degli avversari per] Rriprendere l'egemonia economica e '■ dpolitica fuggita loro con la crisi.'ficongelamento dei crediti e le{c'p A m^ estremi, dice il piover- [mf,i0, s'impongono estremi rimedi, tDavanti al vii.lento ritorno offen- gsivo del Comité, perciò, l'Alta'RBanca non esita a giuocarc la car ta comunista. In che modo? Apr profittando abilmente di alcuni ministri simpatizzanti delle destre, ritornate al potere con Doumergue e della loro mania. Mi spiego. Dal '19, la Francia destrista è colpita, da un'insonne mania: la aura dell'isolamento. Per dormie sonni tranquilli, essa ha invenato la « sicurezza collettiva » e si fatta paladina della Società delle azioni. Ma con l'avvento di Hiler in Germania, l'incubò dell'isolamento riprende. La Germania si riarma, l'Inghilterra si disinteressa del continente, l'Italia guarda con simpatia al nazionalsocialismo, la Piccola Intesa tentenna e la Polonia tentenna ancor di più. Solo la Russia le tende la mano. Fin dal 1932, questa ha mandato Litvinov a Parigi per tastare il terreno circa un eventuale patto anti-tedesco. Ma, nel governo cartellista di Herriot, il messo sovietico incontra orecchie diffidenti, Nel 'Sii, ministro degli (steri Bar-] thau, tendenzialmente amico deli Comité, la manovra sovietica par-i rebbe condannata a priori. Tnt-Ì l'altro! Alla seduta ginevrina del-'. MidldpsncpqcditdpltdpMccacvla, primavera 31,, Barthou, mte-[„ressato, si /firma ad ascoltare la sirena sovietica. Gli è che la paura della Germania hitleriana dominai tutto presso i ministri di destra:' idee, preconcetti e teorie. Lei «}e-\ lice » concomitanza d'una Germa- ] nia nemica atavica della. Francia] e d'una Germania avversaria del, bolscevismo, potrà, quindi, e ssere sfruttata dai banchieri della rivoluzione sia presso gli uomini di ! destra come presso quelli di sinistra. E colta senza esitare la palla al hulzo, essi incoraggiano le trattative, ne accelerano i tempi e le portano alla conclusione. Il viaggio di René Mayer Tre fatti avvalorano simile asserzione: un veto del Grande Oriente, il rapporto degli amministratori all'assemblea- yenerale della Standard OH franco-americana e un primo viaggio a Mosca Idi Kfiiic Mayer. Dice il voto del Grande Oriente, o meglio, della Lotigia Fede e F0rza: «Auspichiamo un accordo 00H la Bulmia pm. „»„ comune lot]tn contro il continuo affermarsi ideUe ;rfrB fasciste in Francia e al\vestero. e preghiamo vivamente itdvdDshi futti ì nostri fratelli, particejlar-\\men'te quelli che per la loro posi \gione economica o finanziaria pos\sono aqevolare tale accordo, di wnccie ot/«i timore preconcetto c ]di dedicarsi alla vittoria comune ]rhe È po.j la v\ttoria- ilei singoli», rof0 porta la data del 20 aprile ]e „jlr,, riunione assistono -Blum, David David Weill, direttore della Banque Lazard Frères ed Orazio Finaly, direttore della Banque de Paris et ile Pays-Bas. All'assemblea, degli azionisti della Standard Oil franco-americana del 2* aprile 193!,, il presidente promette «uno sviluppo di affari ancora più imponenti, se le-relazioni fra la Russia e la Fran-ieia- entreranno in una fase di più]fattiva cordialità, come è nella speranza ili tutti i francesi». La\standoti! Oil franco-americana è\[ un'azienda nelle mani dei Rolli-'schild f. Finaly, col figlio, fa parte del consiglio d'amministrazione, Rene Mayer compie il primo viaggio a,Mosca il SO aprile. Que--]sto René Mayer, noi lo troviamo \^presidente e amministratore d'una]'quindicina di società, proprietà o[[sotto il controllo dei Bothsc'iild.j\Ma René Mayer non è un semplice'kojiio di paglia di costerò. Figlio .]di una Mayer-Dupont-Halphen, ni-]ìpote costei per via materna- del'grande James Rothschild, egli ha [sugli eredi, diretti, calasi tutti figli di Rothschild sposati a delle Rothschild, un vantaggio indi-I scusso, e cine, una forte rabustez-\ za. fisica e intellettuale. E la cosa si spiega coni. Per non lalvdividere la fortuna familiare, i rRothschild hanno praticato quasi fesclusivamente la politica dei ina-, erimoni fra parenti. Ma, se questa]gha servito a mantenere ed accie- Inscere la ricchezza, ha roso invece]1l capitale intellettuale e fisico dei\ Rothschild. Fra costoro, i defl-\ mdenti sono numerosi, e se, per una j ffinzione familiare, il capo della acasa è il più anziano, Edoardo,] cpersonaggio assai rappresentativo, zma mediocre dal punto di vista in-\ ltellettuale, il vero capo, il diri-'tgente, l'animatore, il cervello deiìnRothschild è, appunto, RenéicMayer. Giovane d'aspetto e di chioma, il cervello di casa. Rothschild non deve avere più di 1,2-1,3 anni. Coloro che lo hanno avvicinato, lo dicono cortese di-modi e parco di parole. Lo dimeno pure di idee boi- edmccnsoavizzanti. Alla, moda di Finaly,] tnaturalmente, secondo cui anche il [fcomunismo è un mezzo eccellente [iper concludere affari eccellenti. In : gquesti, René Mayer ha una con-\gcezione alquanto diversa da quella[idei propri avi. Ama il rischio per]gil rischio, la- battaglia per la bat-\ttaglia, che, al rischio di perdere, si]Cdiletta ad opporre, come centro] 1ccaI partita, il rischio dei guadagni colossali. Il comunismo deve averlo tentato appunto per quella larga dose d'imprevisto ch'esso comporta. L'affare cammina René, Mayer, dunque, va a Mosca il 30 aprile 1931/. I primi contatti del super-capitalista francese con- i capi del proletariato universale non sono difficili. Da anni, a causa del petrolio, intercorrono fra- i Rothschild ed i vvieti ottime relazioni d'affari. Con\„., ,• „„,,,,.„,,,-,,, ;.,.„.. „„,.,\il petrolio, i Rothschild sono pnr-\ticolarmente fortunati. Proprietari,dei pozzi della regione di Baku, I nel 1913, quasi divinando l'av vento del bolscevismo, essi li vendono ei Deterdiing, cupo della Royal Deutch. Un affarone! Poiché tutti sanno che i bolscevici come non hanno riconosciuto i prestiti zaristi, non hanno neppure riconosciuto i diritti di proprietà di Schneider sulle officine Putilov e sui cantieri di Nicolaiev, nè quelli di Deterding sui pozzi, di Baku. La campagna anti-sovietica del '19-20 è dovuta esclusivamente alle pressioni dei due grandi capitalisti così scottati sul vivo. Conclusasi con un fiasco simile campagna, il petroliere inglese ed il mercante di cannoni freincese decidono di combattere la Russia sul terreno economico boicottandone i prodotti. Al grido 1«Nessuno comprerà più il pctro-\Ho rubato! », Deterdiny nel 19-27 giunge persino a provocare la rot-ìtura dei rapporti commerciali'fra Londra e Mosca. Ma che av-\viene? Avviene che il grande\concorrente di Deterding, Back-'feller, a mezzo della Standard Oil! ]\f'""ro'"mer'ca""' conclude unj accordo a lunga scadenza con ili sindacalo sovietico della nafta.■ Ora chi si trova a capo della [Standard OH franco-americana?]L'abbiamo già detto. Orazio Fi-'netly della Banque de Paris et desiPays-Bas. Mentre qual'è l'istilli-\to che rappresenta gli interessi della Royal Deutch in Francia ? La Banque de l'Union Parisienne di Schneider. Da quanto si è detto, è facile' capire quale accoglienza eoi fiocchi i comunisti moscoviti riservi- ] no al giovane miliardario bolscevizzante. Gli fanno visitare le; \ case-modello, le officine-modello, ile centrali elettriche-modello, i ]pozzi ■pelroliferi-modello, e, qtta- |.si fosse uh generale o uno stu-\dioso di problemi militari, le ca-]\serme-modello, le fabbriche acro- ' nautiche-modello e i cantieri-mo-\ dello. René Mayer ritorna entu- siasta. La forza militare del- l'U.R.S.S. l'ha colpito in modo.-particolare. Se la sua partenza]\ per. Mosca fu circondata da un'] prudente silenzio, il suo ritorno [viene segnalato dai giornali. Neijparla la stessa Humanité per so- 'stenerc, sulle dichiarazioni del] .banchiere, la possibilità di un ac-] cordo franco-russo. E' la prima 'volta- che il giornale comunista\ prospetta direttamente una tesi del genere. In numeri successivi, il mede-I.simo organo moscovita parla dei-I1\'. la Francia- come deità, patria diletta, della necessità di preservarla dalla « peste fascista », di renderla forte perchè si possa di fendere dai nemici interni ed esterni. E' la prima, mila che il giornale internazionalista accenIna alla Francia «come alla po1 ria diletta ». Qualche, tempo appresso, il 22 maggio l93Jf, il partito socialista francese manda una delegazione a Mosca allo scopo di preparare con il Comiutcrn una caria d'a- zione comune. Il G marzo 1933, lo stesso partito ha sdegnosamente rifiutato la proposta dei conitinisti di costituire il «fronte unico contro l'offensiva del capitale e per le principali rivendicazioni dei lavoratori ». Non dimentichiamo, però, clte Blum, capo dei socialisti francesi, è amico intimo, compagno di loggia e correligionario di Orazio Finaly. Ma il patto franco-russo incon tra ostilità violente. I comunisti francesi, d'altra parte, restano intransigenti su alcuni punti pro grammatici. Un successivo viaggio a Mosca di René Mayer si [impone. Gli effetti di questo viag]gio si fanno immediatamente sen\tire nel discorso di Thorcz al ]Congresso di Ivry del 20 giugno ] 1931,, col quale il segretario del comunismo francese annunzia che « il suo Partito è disposto a rinunciare alle mire rivoluzionarie del passato per assicurare alla Russia l'appoggio di una Francia forte ». E Litvinov viene a Parigi. Il 16 luglio successivo, il Grande Oriente «.si compiace degli intensi rapporti fra la democrazia francese e quella russa » e si ritiene sicuro che « tali rapporti saranno ben presto ognetto di un I patto a carattere politico-econo-\mico-mìMare per il rafforzameli\to delle rispettive democrazie».\' ,E- >l 22 lu,Jll0> Litvinov ritorna a I Parigi. o 1 risale soltanto al dopoguerra e -\ qualcuno la spiega col'fatto che 7 ] egli abbia passalo il periodo bcl-ìlico quale delegato governativo a i' vigilare sulle imprese elettriche -\dèi banchieri di me Laffitte. Dee\ve avere svolto così bene il suo -'compito che, finita, la guerra, i l! Rothschild gli hanno fatto dolceConcluso Da questo momento, il patto fremeo-russo è virtualmente concluso come virtualmente è composto il fronte, popolare. Tuttavia la ratifica del patto è lunga e laboriosa. Mei. René Mayer, per il momento, rinuncia etllo scomodo viaggio dì Mosca. Per regolare alcune questioni di dettaglio, manda in sua vece Ernest Mercier. ]E' costui un fortunato ingegnere navale, che appare presidente del consiglio di amministrazione di otto società — banche, aziende elettriche, petrolifere — e amplinistratorc di sedici altre, tutte controllate dai Rothschild. La sua ascesa nel mondo della finanzanj violenza affinchè non li abbati li donante. Come tendenza confes.■ stonale. Ernest Mercier è un proa [testante. Ma in seconde nozze ha ?]xposato un'ebrea. Appartiene alla -'stessa loggia di Finaly e di Blumsi Come tendenze politiche, fino a-\ 1980, egli è considerato un rea¬i ? e zionurio e il «Redresscment. Francois », organismo economico-politico da lui fondato, difende a spaila tratta gli interessi materiali dell'oligarchia finanziaria. Ma, come il padrone, anche Mercier ritorna dalla Mecca moscovita tocco dalla grazia divinaCosi il suo « Redressement », organismo oligarchico, dimostra all'improvviso la più profonda simpatia per la classe proletaria e loe' - ] e; , i -i -]stesso Mercier in una serie d-]coufercnze esalta l'economìa so- victica, la saldezza dello stetto so-\ vietico. la potenza dell'esercito - sovietico. «E' urgente, — egl- afferma — è indispensabile che o.il Parlamento ratifichi il patto a] n' o ei - senatore delle Alte Alpi, naturail] metile, voterà la ratifica dì que-]sto patto. E un rampollo di casa a Rothschild, James-Henri, nella\successive elezioni farà parte deiicandidali del fronte popolare pe I jj collegio di Compiègne. -1 -I Paolo Zappa 1 franco-russo ». Verrà esaudito. E il barone \ Maurizio de Rothschild, che all'.cure dei cavalli alterna quelle d