FERVIDE ACCOGLIENZE ai delegati nazional socialisti

FERVIDE ACCOGLIENZE ai delegati nazional socialisti FERVIDE ACCOGLIENZE ai delegati nazional socialisti La Missione germanica si reca a piedi tra due ali di popolo plaudente da Palazzo Littorio a Piazza Venezia per rendere omaggio al Milite Ignoto La delegazione del nazional socialismo è giunta oggi a Roma accompagnata dai rappresentanti del Partito che si erano recati a riceverla a Bologna per porgere ai gerarchi il primo saluto. Il Fascismo italiano tutto e particolarmente le Camicie Nere di Roma, hanno salutato e salutano i rap-1 presentanti del Fuhrer con tutta la loro ammirazione, con tutta la loro simpatia. Il popolo italiano che ha seguito passo passo e con intima soddisfazione la rinascita del popolo tedesco sotto la guida di Hitler, si sente oggi nell'anniversario glorioso della nostra prima grande vittoria unito a coloro che per primi dettero alla Germania una nuova vita. Dal Campo di Maggio a Berlino, quando le parole del Fuhrer e del Duce venivano raccolte da milioni di cuori, da popolazioni intere, all'adunata di domani nella Roma di Cesare e di Mussolini è tutta una apoteosi di due popoli, di due Regimi, di due Condottieri. Alla stazione Termini La presenza del Ministro Hess domani alla grande adunata del Fascismo nel XVI annuale della Marcia su,Roma è ancora una volta la piena conferma dinanzi al mondo dell'intimità profonda dei rapporti fra l'Italia fascista e la nuova Germania. Da Norimberga a Roma i due regimi nelle due poderose rassegne dei gerarchi fusi in un solo ideale, si presentano uniti e tenacemente tesi in una vasta opera di rinascita che va al di là dei nostri fini particolari per irradiarsi come fresca energia salutare su tutta l'Europa. L'Italia imperiale con il vecchio squadrismo, i legionari dell'Impero, i volontari e reduci dalle battaglie del fronte di Madrid, delle Asturie, di Bilbao che in una ascesa sempre più luminosa avanzano per la giustizia dei popoli e la civiltà del mondo, ha salutato oggi con schietta amicizia i camerati germanici che domani assisteranno al grande rapporto che il Duce terrà all'Italia fascista. Per l'arrivo dei gerarchi nazionalsocialisti, che già lungo tutto il viaggio c specialmente a Verona e a Bologna sono stati salutati da manifestazioni calorosissime, la stazione Termini ha un aspetto festoso e imponente insieme. All'esterno, sulla facciata di piazza dei Cinquecento, sottili bandiere italiane e hitleriane si alternano creando un severo e pittoresco motivo. Nell'interno il motivo dei colori italiani e del Reich si innesta in una verde cornice di piante ornamentali. Una vasta piattaforma coperta di velluto cremisi si stende sui binari fino al 19.o dove si ferma il treno proveniente dal Brennero. Nell'interno prestano servizio di onore una compagnia del 2.o granatieri con musica e bandiera, una centuria di M.V.S.N. appartenente ai battaglioni Camicie Nere cb:i labaro e musica. Del servizio d'onore fanno parte una centuria di Fascisti e Giovani fascisti in armi. All'esterno sotto la pensilina, ai lati dell'Ingresso della saletta Reale, carabinieri e agenti ài polizia in grande uniforme; sul piazzale a destra della pensilina è schierato un reggimento di formazione. Lungo tutto il percorso fino al Grand Hotel al lati del viale Principe di Piemonte appaiono schierate compatte formazioni di Camicie Nere e di Giovani Italiani del Littorio. In piazza dell'Esedra sul due palazzi un sontuoso pittoresco addobbo formato da drappi tricolore e del Reich ai quali si intonano in festosa armonia 1 colori di Roma. La cittadinanza è accorsa numerosissima a porgere 11 suo saluto al rappresentante del Fuhrer e alla delegazione da lui guidata, cosicché dietro lo schieramento delle uniformi dei reparti nereggia lungo tutto il percorso una densa folla in attesa. Attendono gli illustri e graditi ospiti nella saletta reale il conte Ciano Ministro degli Affari Esteri, 11 Ministro Segretario del Partito Starace, il Ministro della Cultura popolare Alfieri, il Ministro guardasigilli Solmi. Si notano fra le più alte autorità civili e militari i vice-Segretari e i membri del Direttorio del Partito, il capo di S.M. della Milizia generale Russo, l'on. Del Croix, 11 comandante del Corpo d'Armata, 11 Governatore, il Prefetto, il Federale. E' pure presente l'ambasclatoré di Germania von Hassel col personale dell'ambasciata al completo. Il saluto di S. E. Ciano Alle 15,5 arriva la staffetta e cinque minuti dopo il convoglio che reca la delegazione tedesca. I ministri Ciano e Starace si avviano verso il secondo vagone dove appare il ministro Hess. Il Ministro Ciano saluta affettuosamente il Ministro Hess c i suoi compagni con calorose strette di mano. La missione è quindi salutata dagli altri Ministri e autorità. Il Ministro Hess, avendo a lato il Ministro Ciano, 11 Ministro Segretario del Partito, seguito dalle altre autorità, passa in rivista la compagnia d'onore e gli altri reparti di militi, quindi insieme escono sul grande piazzale. Mentre le truppe presentano le armi e le musiche suonano, d'Ha folla si eleva un grido poderoso di « Viva il FUhrer! » e quello di « Duce! Duce! ». Gli applausi sono incessanti e alle ovazioni della folla che infittisce la piazza, si uniscono quelle delle persone che gremiscono le finestre ei balconi dei palazzi prospicienti. A questa entusiastica manifestazione del popolo di Roma il Ministro Hess e i componenti la missione sorridono soddisfatti, e salutano con il braccio teso. Accompagnato dai Ministri italiani, il luogotenente di Hitler si avvicina alla formazione hitleriana e saluta cordialmente. Una bambina gli offre un mazzo di fiori. Preso quindi commiato dai Ministri Ciano. Solmi, Alfieri e dalle altre autorità, i componenti la missione salgono in automobile. Nella, prima vettura prendono posto il Ministro Hess e S. E. Starace; nelle altro sei automobili i componenti la missione del Reich, von Hassel, il generale Russo, il vice-Segretario del P.N.F. dottor Gardini, il Governatore di Roma e altre gerarchie italiane. Il corteo accolto dal suono delle musiche, ricevuto gli onori dalle salde legioni dei militi e salutato dalle entusiastiche acclamazioni del popolo, raggiunge l'albergo. Ma la dimostrazione altissima continua e la missione col Ministro Segretario del Partito Starace è Costretta a mostrarsi più volte al bai cone, accolta con grida di « Viva la Germania! Viva il Fuhrer! Poco dopo il Ministro Starace lascia l'albergo fatto segno a una calorosa manifestazione. La folla grida col più vivo entusiasmo « Duce! Duce! ». Alle 17 gli ospiti si recano al Quirinale a porre la firma d'omaggio sui registri di Casa Reale. Il picchetto di guardia rende gli onori. Alle 17,15 vengono ricevuti a Palazzo Chigi, dove il Ministro degli affari esteri conte Ciano ha ayuto un colloquio con il Ministro Hess. Al Sacrario dei Caduti Alle 17,45 il Ministro Hess con i componenti la Delegazione tedesca si è recato a Palazzo del Littorio per rendere omaggio al sacrario dei Caduti fascisti. Ai lati del palazzo erano schierate due compagnie di Giovani fascisti in armi con di fronte le organizza zioni del Partito e presso l'ingresso attendevano le alte gerarchie del Partito e militari. Appena i! corteo delle automobili è giunto in corso Vittorio Emanuele per arrestarsi dinanzi al palazzo, incontro alla missione si è mosso per un cordiale saluto il Ministro Segretario del Partito. Il Ministro Hess e il Ministro Starace seguiti dalla missione, dall'ambasciatore Von Hassel e da una rappresentanza di hitleriani arrivati a Roma hanno passato quindi in rivista lo schieramento e sono entrati poi nel palazzo del Littorio. La musica dei metropolitani ha intonato l'Inno tedesco e « Giovinezza », mentre una compagnia di Giovani fascisti rendeva gli onori. La missione si è soffermata in raccoglimento nel Sacrario dove è stata deposta una grande corona di alloro; quindi, saliti al piano superiore, gli ospiti hanno attraversato i vari saloni. Nel suo studio il Ministro Segretario del Partito ha consegnato al Ministro Hess un pugnale della Milizia del nuovo tipo di lavorazione particolare, con Fascio littorio in oro. Lasciato Palazzo Littorio, la delegazione accompagnata dal Ministro Segretario del Partito, dai componenti il Direttorio nazionale, si è recata a piedi al Vittoriano. Precedevano una legione di Giovani fascisti e la banda dei metropolitani. La folla lungo Corso Vittorio e via del Plebiscito ha continuamente applaudito la rappresentanza germanica con grida di evviva al. Fuhrer, al Duce, alla Germania nazionalsocialista e al Fascismo. La vasta piazza del Foro dell'Impero fascista affollatissima già da molto tempo prima dell'arrivo dei gerarchi della Nazione amica è inondata di luci diffuse e presenta uno spettacolo magnifico di bellezza e di forza. Tutti i palazzi sono pavesati a festa con tricolori e dnippi purpurei. Tutti gli sbocchi sono gremiti di folla che sosta e A stende lungo il Corso Umberto, via Plebiscito e via Cesare Battisti da un lato, lungo la via dell'Impero dall'altro a perdita d'occhio. Sull'altare della patria ai cui lati prestano servizio d'onore carabinieri e metropolitani in grande uniforme .sono ai lati della scalea le formazioni nere della Federazione fascista dell'Urbe, gli avanguardisti dell'Accademia Littoria, reparti di hitleriani in uniforme. Sul ripiano ove è la tomba del Milite Ignoto reparti di granatieri e di fanti con bandiere sono schierati in attesa. La musica presidiarla eseguisce frattanto marce militari e inni fascisti. Sul quadrato centrale della piazza sono i Fascisti dei Gruppi rionali e gli iscritti alle organizzazioni dipendenti dal Partito con una selva di labari bandiere e gagliardetti tutti raccolti in unica fila lungo i lati del quadrato prospiciente su Palazzo Venezia. Tutto attorno, salvo un esiguo canale a stento mantenuto sgombro, una massa enorme di popolo è in attesa ansiosa di ricambiare ai rappresentanti del Partito e della Nazione germanica "e indimenticabili calorose e vibranti accoglienze con cui la Germania di Hitler accolse durante il suo viaggio trionfale il capo del Fascismo italiano. Nell'attesa le invocazioni al Duce e le acclamazioni al FUhrer si levano altissime dolla massa imponente che documenta la compattezza e lo slancio del Fascismo e del popolo romano. Verso le 18 giungono all'Aitate della Patita il Governatore di Roma e il Prefetto i quali ricevono S. E. Von Hassel, Ambasciatore del Reich ^presso il Quirinale. A pochi minuti di distanza l'eco possente delle acclamazioni altissime della folla che fa ala al passaggio della colonna dei gerarchi tedeschi e italiani, ne annunzia l'arrivo. Le acclamazioni si propagano e si allargano come un'onda immensa risuonando possente quando ad essa si associa tutta la folla che si ammassa nel Fero dell'Impero Fascista. A Palazzo Venezia Ecco giungere I Giovani fascisti in armi, i quali si dispongono col fronte rivolto al Vittoriano lungo i margini estremi del quadrato centrale della piazza. Ecco la musica dei metropolitani che si colloca a sinistra del monumento. Un comando secco: i reparti scattano presentando le armi, la selva dei vessilli si innalza, prorompe una acclamazione altissima. La colonna dei gerarchi ben compatta nei ranghi avanza rapidamente, le musiche intonano gli inni germanici e poi quelli italiani. I gerarchi ricevono i saluti dell' Ambasciatore del Reich, del Governatore e del Prefetto, con i quali poi lentamente e solennemente ascendono la scalea del Vittoriano. Tacciono le musiche. Al clamore delle acclamazioni succede un vasto silenzio che si diffonde sulla moltitudine addensata nella piazza e nei dintorni mentre, giunti sul ripiano, i gerarchi si irrigidisccno e sostano in profondo raccoglimento, risuonano in sordina le calde note dell'Inno al Piave. Compiuto il rito, gli ospiti e i gerarchi italiani che li accompagnano ridisccndono la scalea. Una nuova manifestazione calorosissima li accoglie e li segue mentre si avviano a Palazzo Venezia per recarsi dal Duce. Appena passata la colonna, la folla fa una rapida conversione e si ammassa verso lo storico balcone invocando a gran voce il Duce. Mentre il Duce riceve il Ministro Hess accompagnato dal conte Ciano e la delegazione accompagnata dal Ministro Segretario del Partito onorevole Starace, di fronte a Palazzo Venezia si raccolgono dinanzi alla linea dei vessilli le formazioni nere e quelle degli hitleriani e dell'Urbe, degli Avanguardisti e Giovani fascisti, dbzslt,ì{ della Gioventù hitleriana, 1 membri del Direttorio e della Federazione fascista dell'Urbe e del Fascio romano di combattimento. La musica della Milizia intona gli inni squadristi, mentre dalla folla si levano altissime acclamazioni invocanti ni Duce e inneggianti al Fiinrer e alla Germania. Dal gruppo delle Camicie Brune che formano una macchia di colore nella massa delle Camicie Nere, prorompe ora l'invocazione che il Duce udi nelle sue giornate trionfali trascorse in Germania: Wir wollen don Duce sehen ripetuta in cadenza e accolta dalla folla con altissime grida inneggianti alla Germania nazionalsocialista. La vetrata del balcone si apre ,e vi si inquadra possente la maschia figura del Duce che ha vicino i gerarchi nazionalsocialisti e il Ministro Segretario del Partito. Mentre gli ospiti osservano ammirati lo spettacolo superbo offerto dalla vasta piazza gremita dalle Camice Nere e dal popolo acclamante, il Duce con un rapido sguardo individua subito le Camice Brune che scandiscono con voce possente: «Duce, Duce. Duce! * e le indica sorridendo al Ministro Hess. Il Segretario del Partito ordina quindi un « alala » per Hitler e IV. alala » echeggia vibrante lanciato da diecine di migliaia di voci. « Saluto al Duce! » ordina anche il Segretario del Partito. Al saluto risponde l'altissimo <: A noi » della folla e la dimostrazione si rinnova protraendosi per parecchi minuti. Gli ■•< heil », gli « alala » e le acclamazioni al Duce, al FUhrer. alla Germania e all'Italia si fondono in un urlo possente sovrastando le musiche che suonano gii inni delle due Nazioni amiche. La manifestazione continua anche quando il Duce e i gerarchi si ritirano, tanto spontanea, calorosa e intensa, che il Duce e i gerarchi tedeschi tornano più volte al balcone a salutare. Poi la vetrata di Palazzo Venezia si chiude e la piazza comincia a sfollarsi lentamente al canto di Giovinezza. Gli ospiti si sono recati poi a rendere onore all'Ara dei Caduti fascisti in Campidoglio dove è stata deposta un'altra corona di alloro. Questa sera alle 21, la delegazione tedesca ha partecipato a un pranzo offerto dal circolo delle Forze armate. Alle 22,30 ha assistito al cinema Barberini alla proiezione del film Scipione l'Africano. Al pranzo e allo spettacolo hanno partecipato anche i Ministri Ciano, Starace, Alfieri e altre personalità. L'annuale della Rivoluzione delle Camicie Nere sarà domani ce- lTrnOamdPddrFnI| ; lebrato con solennità imperiale. Tutta l'Italia sarà presente in spirito alla grandiosa manifestazione dell'Urbe che rievocherà il 28 Ottobre 1922 con una formidabile adunata di centomila gerarchi nel Foro. Mussolini. L'organizzazione dei servizi predisposta per accogliere i centomila ospiti è ormai pronta in ogni suo dettaglio. Le manifestazioni celebrative, precedute dalla cerimonia di stamani a Palazzo Venezia dall'arrivo della delegazione tedesca culmineranno dunque alla grande adunata al Foro Mussolini. La grande adunata E' qui che i gerarchi, con 15 mila gagliardetti e 2000 Giovani Fascisti trombettieri si aduneranno per rendere gli onori al Duce. Il Capo giungerà al Foro intitolato al suo nome alle ore 11, accolto con gli onori militari resi dagli allievi dell'Accademia e dalle dimostrazioni trionfali della moltitudine. Primo gesto, alto e simbolico, del Duce, sarà quello di tracciare il solco perimetrale sull'area dove sorgerà la Casa Littoria del Direttorio nazionale del Partito. Terminato il rito auspicale, il Duce passerà nell'attiguo Stadio olimpico ove sarà adunato il formidabile complesso di uomini e di vessilli. Tribune, recinti, gradinate, saranno occupate dalle alte cariche dello Stato, del Governo e del Partito, mentre la massa dei ge| rarchi gremirà il vastissimo prato. Un podio altissimo accoglierà il Duce, che avrà di fronte Io schieramento policromo e superbo dei gagliardetti e del labari. Le insegne del Partito e il Gagliardetto del Fascio di Milano saranno issate sul podio riservato al Duce. Batterie di potenti altoparlanti sono già state scaglionate ; in giro allo stadio e sulle torri metalliche per portare alla massa la voce maschia del Duce. Il Segretario del Partito, alle ore 10,30, assumerà il comando delle forze presenti al Gran Rapporto. Il Gran Rapporto sarà radiodiffuso. In tutti i Comuni per le ore 11,15 saranno ordinate adunate di fascisti e di popolo, in località dove dovranno essere disposti apparecchi radio ed altoparlanti. Prima di iniziare il gran rapporto il Segretario del Partito comunicherà al Duce le forze del P.N.F. e delle organizzazioni dipendenti al 28 ottobre XV. Lo stadio olimpionico del Foro Mussolini è stato accresciuto in questi giorni di scalinate di legno e tribune, di quattro torri per altoparlanti e di un podio per U Duce. E' in questo scenario, fra il verde dei colli all'ombra dei pini di Monte Mario in mezzo alle statue simboliche, che si terrà domani il Gran Rapporto ai gerarchi del P.N.F. Il lavoro al Foro Mussolini, che sino dal suo inizio aveva assunto un ritmo speditissimo, era diventato stamane febbrile. Fra poche ore esso sarà compiuto. La tessera al Duce Il movimento dei gerarchi della provincia si è iniziato oggi per concludersi nelle primissime ore del mattino di domani al Foro Mussolini. Essi marceranno tutta la notte sulle strade già percorse dalle colonne della Marcia su Roma. Nel pomeriggio, il Segretario Idei Partito Nazionale Fascista, [accompagnato dal Direttorio Na-