La russa del Casinò

La russa del Casinò Jk&Ma. frontiera, del JPIs*gmigm La russa del Casinò Al confine di Hendaye — I pesci di Saint Jean de Luz La elegante calma di Biarritz... — Finti nazionali e russe bianche — Le grandi reti e la fine di un « affare » \ I remiro d'nn'inchiesta 'com"e quarta,] arriva in una regione, deve anzi-! (Dai, nostro inviato speciale) BIARRITZ, ottobre. Quando un inviato, che ha l'in- tuffo — come fa il medico con un ammalato — ricercarne il polso.I A'eHa zona dei Pirenei Orientali la rosa, era piuttosto facile. Si' trattava di un polso sovreccitato, un vero «polso rosso» che batteva violentemente. L'organismo di cui questo polso denunciava la qualità era. di carattere sanguigno. Quindi tendenza alle collere, alle sfuriate, con perdita talvolta del lume della ragione. In sostanza, un'inquietante predisposizione all'apoplessia. In quest'altra estremità dei Pirenei, verso l'Atlantico, la ricerca del pe>lso è assai meno facile. Sembra di trovarsi in presenza di un organismo a caratteri contrari: cioè — come dice/no i medici — vagotònico. Quindi polso lento, rarefatto, talvolta intermittente. Tendenza generale all'indifferenza, all'astenia, talvolta alla depressione. Polso aristocratico, senza dubbio; ma. difficile da definire. Peipignano e Biarritz Voglio dire, in termini atonia listici, che quando mi sono trasfe rito in quella regione dei Pirenei che va, a un di presso, da Hendaye a Biarritz, ho sentito un totale mutamento d'atmosfera. A Peipignano imperavano « rossi catalanizzanti »; qui si sen tiva invece l'influenza dei nazionali. Peipignano appariva il centro dello sbracatismo rosso, la città delle gargotte sovietizzanti ove si beve alcool grosso e dove s'incontrano le prostitute di busso rango. Biarritz aveva invece conservato il suo carattere mon demo, direi quasi aristocratico. Invece delle gargotte c'era i Casinò e i tabarini; al posto del Perno si beveva sciampagna; invece delle prostitute di basso conio n'e rano le donnine eleganti, dal fare sdegnoso, c(uel fare che costa qualcosa di più. Naturalmente, in questa zona, l'atmosfera era più calma, quasi sonnolenta. Un meriggio ad Hendaye, po sto di frontiera tra la Francia e la Spagna nazionale, poteva deludere. Una sola Guardia Mobile, sulla lìnea francese, controttava l'entrata e l'uscita di rare automobili e di qualche passante. Il cortese milite si lasciava fotografare volentieri. Ove non fosse stata lei bandiera oro-porpora sventolante poco più in là, sulla linea spagnola, non si sarebbe creduto di trovarsi alle soglie della Spagna in guerra. Sulla Bidassoa, il fiume confinario che fece scorrere tanti fiumi d'inchiostro, nel settembre scorso durante le battaglie d'Iran e di San Sebastiano, tutto era calmo, quasi stagnante, con qualche vaga barca di pescatori e di doganieri, immota nel sole autunnale. I paesaggi di Irun e di Fontarabie non toglievano nulla a questo quadro idillico. I guasti delle innumerevoli granate radule su queste città non erano più visibili. Mi sembrava di tornare indietro, molto indietro, a quel 1980 che per la prima volta mi aveva rivelalo il georgico panorama della Biscaglia. La stazione di Hendaye presentava, ora lo stesso aspetto stagnante. Pochi viaggiatori in attesa di prendere il treno; un convoglio l'urico (stupore.'! di carbone [in-glese proveniente da Hurwichr qualche giornalista anglo-sassoneìdall'aria di finto tonto e una eoi- lega americana — graziosissi-\ma — che si mostrava molto stu-\pitti che la bruna e succulenta \oameriera del «buffet» ignorasse ^m^ZrlpZ^la fece iinu certa impressione. Mi'aspettavo resistenze da parte del-\ 'c autorità francesi, richieste di l ! documenti: interrogatori. E iute-I re- nulla, assolutamente nulla. \| Vnlli provare a trasferì: mi [Saint Jr n de Lui. I il pittoresca] cittadina che e diventata, dapo luI guerra civile, una specie di viceMadrid, dove ambasciatori e corrispondenti di giornali vh-ono in teatootio. Anche qui, calma mer!',^l!°^fntf.. ™n*a,™_!?ar:. dilli pubblici; marinai inglesi in cerchio intorno ai risultati d'una pesca atlantica (certi pescioloni iridati, degni delle sontuose nature morte del nostro Seicento). Nei porto, veramente imponente, un paio di navi da guerra, sembravano fare la siesta nell'oro pomeridiano. Si parla spagnolo... Decisi allora di andare a Biarritz. Senza dubbio nella grande città balneariei e turistica (che, negli unni d'oro del dopoguerra, aveva ospituto Sovrani e principi della finanza, Sultani e Rajà) si sarebbe forse udita qualche eco più sensibile degli avvenimenti di oltre Pirenei. Ma anche qui dominava lei stessa atmosfera letàrgica. Senzu dubbio — come mi spiegava il cameriere' del «Bar Basco» — Biarritz, da qualche anno, era andata decadendo. Niente più cresi e magnati esotici! Finita l'immigrazione balneare dell'aristocrazia spagnola, che costituiva tanta parte della popolazione suntuaria di Biarritz! — Eppure — osservai sente sempre parlare spagnolo, intorno. Ed è tutta gente elegante, quella rhe vedo... Il cameriere mi strizzò l'occhio e replicò — Certo, certo! Si trutta di « nazionali ». Essi sono visti assai di buon occhio a Biarritz; perfino dalle autorità. Tutta gente per bene e provvista di mezzi. Ma si trattiene poco. Va e viene... Trovai che questa, compiacenza delle autorità francesi verso i nazionali, era veramente significativa. Essa contrastava con certe durezze usate contro i foresta: l nei Pirenei orientali dove, per esempio, ad Argelès-sur mei; lei cateilanizzunte padrona d'un albergo balneare, mi aveva, sia pure con parole gentili, significalo lo sfratto pel giorno dopo, appena si era arrorta che ero un giornalista italiano... Veramente, guardandomi intor- no, mi accorsi rhe tutti ospiti spai/nuli vivevano meglio loro qui sii come /orbava. Parlavano ad alta voce; non nascondevano i loro entusiasmi per la causa mi- zionulc; c soprututto erano ascoi rati e approvati eia numerosi, troppo numerosi donnine, chi, dalla favella, limi apparivano inrecc figlie della terra d'Iterili. i: [s| Um> «serata danzante»Quando venne la notte d.o.ian-: del min albergo dui al portici i famosi Casinò di Biarritz quello detto «C'usui» Bcllevue » quello mUnicipal funzionasse- o atW rei. —- Ma retto, signore! h' come non dovrebbero funzionare ? So¬ pratutlo quello Municipale. Andateci e vedrete che vita scintillanti c'è ogni serri... Jv"o» era una suggestione antipatica. D'altronde, dove si sarebbe potuto passare la serata? Ritrovai, in questo ambiente di lusso, la stessa animazione di tant'anni prima, quando ai tavoli verdi posti non lontani dalla sala- delU' danze, si giocavano pacchetti di 100.000 franchi. Forse, nell'anno 10,17, c'erano irissai meno abiti da sera e un maggior numero di costumi sportivi: «n'ariti cioè di faciloneria cosmopolita, che contrastava un po' coi ricordi di dieci anni prima, quando le etichette imperavano ancora. Ma in compenso c'era più. animazione, più allegria. Un turista superficiale avrebbe avuto di che. inebbriarsi. Senonchè, senanehe... La prima donna che mi avvicinò fu una bionda, che si presentò come | russa. — Ohibò! — risposi. Ella sembrò leggere nri miti orchi la sorpresa e si affrettò a dichiararmi: — Sono, ben s'intendi, una «russa Bianca», un'esiliata! I ricordi del rapimento di Kitliepoff, del trafugamento del generale Miller e del mistero Scoblin erano tuttavia già sufficienti a mettermi in guardia. La picco/a russa nondimeno era graziosa ed amabile. Non potei rifiutarle nè un ballo nè una bibita. Ma. ella comprese subito che ero, come si suol dire, troppo riservato, i Queste donne sentono gli uomini sulla pelle...j E forse ella diede l'allarme ai tavoli vicini. Così, a poco a poco finii per trovarmi isolato, rarefatto. Gli stessi spagnoli così detti « nazionali » mi guardarono di straforo, poco lietamente. Evidentemente ero entrato in un « hortus conclusus ». , e Le reti nascoste Cominciai allora a capire come la paralisi di tutta la zont che va da Hendaye a Bordeaux, paralisi operata dalle vittorie* di Franco, avesse provocato una reazione cauta ma abile, sotterraneamonte diretta dalle forze bolscevizzanti. Quando non si riesce a lottare contro un avversario, apertamente, con le armi, si ricorre alle reti. Mi sembrò atwhe di capire come, molto di questo pubblico mascolino fosse composto: in piccola parte di ingenui e di scervellati e in gran parte di furbi. Riflettei come bisogni sempre diffidare degli entusiasmi senza tregua sotto i quali si nascondono, talvolta, psicologie di agenti provocatori. Non baita un'etichetta, evidentemente, a creare la fede! Sentii, sia pure molto vagamente, perchè i dati immediati mi mancavano, che tutto questo «lasciar audace» preludeva a qualche cosa di più concreto. Si tendevano vellutatamente delle l'aste reti e si era irregimentata, tra i pescatori, tutta quella elegante feccia che va dallo sfruttatore di donne all'informai ore di « bitreaux»: dalla prostituta affrescata alla camerista popputa e invitante. Ambiente di mezze occhiate, di sguardi ad acciuga, d'occhi di pesce, di piedi aiuti e di mani più abili ancora, di lingue forcute e di', labbra sottili. Cosi un bel giorno venne fuori infatti, l'arresto del comandante Tròncoso, con le relative appendici di Minga la bella e di Katsvusha la lunga... Le reti avevano1 agitej... La bagnante autunnale ... Quella notte, mentre slavo per andarmene senza aver appreso nulla di nuovo e pur avendo' capito tutto, lei graziosa russa sii slacciò dalle braccia d'un lungoI «gigolò» eliditi tesiti «otto riflessi», per venirmi incontro. — Ve ne andate? Già? — A dormire. — Non volete più rivedermi? — Non ho mai detto una sgar-\ bate:za di questo genere. — Ebbene: ascoltatemi. Ora non posso; ma domani vado a ba- ' guarnii verso mezzogiorno. ■— Con questo fresco/ — Noi russe, ubbiamo la pelle d'anatra. Siamo abituate all'acqua anche quando gela. Non ditemi di no. Mi troverete sulla grande spiaggia, all'altezza del Casinò, Andre ino poi a prendere un ape- I ritiro... — Magnifica idra! Lu maltinti dopo, verso mezzogiorno, la tentazióne così delta de. moniucu, mi spinse verso il luogo designato per l'appuntamento. Siile pallido, oceano freddo. Sulle sabbie non c'era anima riva. O miglio, sì... Là. allungata sulla reina c'era una figura femminile in costume da bagno extrasommario. Ne rabbrividii. Cercando accuratamente di non 'farmi ledere dalla russa, estrusisi tuttavia la macchina foto: grafica e volli serbare questo [eccezionale ricordo balneare d'autunno. Peccato che il volto della piccola ingenua non si vedesse. Un berrettino bianco lo proteggeva centro una ipotetica canicola. Qiiaiili sacrifici deve fare una disgraziata, quando si trova nell'in| grunugyio di certi servizi delicati... La graziosa russa mi ha astici- «I : l'e-nscra di me. Curio Mortavi lili articoli precedenti dell'inrhie-ra di furio Mortari . Alla fron. tiera 'lei Pirenei •■ sonò usciti nn numeri del 12. 19. 25, 2o agosto, 5, 14, 18. 24 settembre e 6 utlobre RII LA FRONTIERA FRANCO - SPAGNOLA DI HENDAYE. >«a* v * L'inutile attesa

Persone citate: Miller, Mortari, Sono

Luoghi citati: Argelès-sur, Biarritz, Bordeaux, Francia, Hendaye, Iran, Spagna