Il «Castello di bronzo» di Alberto Vario all'Alfieri

 Il «Castello di bronzo» di Alberto Vario all'Alfieri Il «Castello di bronzo» di Alberto Vario all'Alfieri ^V;^ „,,„?»„ Nick Weastone, uomo che s'è fatto assai ricco, e che non è sazio di far parlare di sé. organizza la simulazione di un furto nel suo stesso castello, furto sensazionale, che dovrebbe mettere a rumore, per le bizzarre sue circostanze, l'America tutta. Sua moglie possiede una magnifica collana, con una perla che fu di Carlo V: un patrimonio. Egli pensa di far sparire con un abile colpo di mano, mentre famiglia e ospiti sono adunati, il preziosissimo gioiello che la donna porta sempre al collo, e di attribuire quella straordinaria audacia a un celebre iadro: Jack Sullivan. Poi egli fingerebbe di aver recuperata la refurtiva, aggiungendo così alla sua fama di arcimilionario. quella di non essersi lasciato gabbare neppure dall'illustre malvivente. Tutto è pronto, si spegne la luce, si odono col-pi di rivoltella, un raggio rosso scende dal camino, e la collana sparisce... Ma 11 guaio è che sparisce davvero; o meglio, non sparisce per opera di Nick; che rimane, cerne si può immaginare, sbalorditissimo, ma di un ignoto. Il furto simulato 6 divenuto un furto vero. Son passati pochi minuti quando sopraggiungc, nelle mentite vesti di Bustcn Steven, ispettore di polizia. Jack Sullivan in persona. Le cose si complicano alquanto. Sullivan non ha che uno scopo: scoprire chi abbia rubato il gioiello, impossessarsene. E per questo conduce la simulata inchiesta poliziesca con il più stretto vigere. E viene a contatto della moglie di Nick, deliziosa padrona, di casa. Sullivan è un ladro gentiluomo; elegante, spiritoso, mondano, e certo non insensibile alla grazia femminile. Altra complicazione, dunque, tra le moltissime che vanno infittendosi, e rendendo sempre più folto l'intreccio. Ognuno degli ospiti può essere, sospettatp; inoltre si viene a sapere che la collana che la signora portava era falsa; quella vera, per prudenza, era stata messa da lei in uno scrigno. Ma poi ci si accorge che anche quella dello è falsa... Ma giunti a questo punto ci fermeremo, per lasciare nell'ombra propizia al sorprese e ai colpi di scena dei teatro giallo, lo sviluppo di *-*-«t.iv 6io"ui iyj o»*.ufi^v ^» 82"*JÌML b!^!TÌ e inÌ^?tV-E' ™anc £ ' c,^™laltrp.ri; mo .att0- 9uattro al secondo, tre o un «giallo comico.-, come dice l'Autore, e infatti assai spesso il suo movimento e le trovate sono parodistiche, e lepidi i dialoghi. Altornando la curiosità alla burla,una certa emozione alla caricatura e alle amenità, i tre atti hanno interessato il pubblico, che ha bat- tuto le mani ad ognj atto. Gli al (.01,j {jgiia Compagnia diretta da 31 térZ°' f. b.

Persone citate: Carlo V, Jack Sullivan, Nick Weastone, Sullivan

Luoghi citati: America