La solenne inaugurazione dell'anno scolastico

La solenne inaugurazione dell'anno scolastico La solenne inaugurazione dell'anno scolastico Circa sei milioni di studenti -- Cinque milioni nelie 180 mila classi elementari ■- 120 mila tra maestri e maestre -- Le scuole medie, magistrali e tecniche Roma, 16 notte. In tutta Italia ha avuto luogo stamane con particolare solennità, l'inaugurazione dell'anno scolastico. Circa 6 milioni di studenti, di cui 5 milioni delle 180 mila classi elementari, hanno risposto alla Leva del libro dell'Italia imperiale. La Leva del libro fa riscontro alla Leva del moschetto, corsi scolastici integrano i corsi militari, la cultura è ridiventata quale era nei secoli più gloriosi di Roma e d'Italia: forma lo spirito, rischiara il giudizio, tempra la volontà. In quindici anni il Duce ha saputo fare della scuola un istituto di vita al quale i giovani accorrono volentieri e con gioia come alle adunate, ai campeggi, alle palestre, alle caserme. Oggi un calcolo approssimativo ci mostra che gli allievi saranno nel 1937-38 circa 4 milioni e 800 mila fra maschi e femmine, più numerose ma di poco le femmine. E poiché il numero dei bimbi che vanno alle scuole private è relativamente esiguo (appena 170 mila) il Governo nazionale ha dovuto di anno in anno aumentare il numero delle classi che sono oggi 1S0 mila e dotate di tutto il materiale didattico che a ciascuna è necessario. Ma è anche stato necessario aumentare il Corpo dei maestri preparandoli a scuole magistrali riordinate con nuovi criteri perchè possano divenire ottimi educatori fascisti: sono oggi 120 mila tra maestri e maestre (le maestre .85 mila) e questo. Corpo si accrescerà negli anni prossimi perchè il numero delle classi è ancora più alto oggi in proporzione al numero degli insegnanti a molti dei quali è affidata più di una classe. La spesa dello Stato Un tale gigantesco riordinamento delle elementari ha richiesto un'opera legislativa e amministrativa che merita un particolare elogio e che può essere immaginata se si confronti la spesa dello Stato per la scuola primaria fino al 1921 che fu di 700 milioni, con quella di oggi che è di un miliardo e 120 milioni. Poste così le basi della educazione nazionale, tutte le altre scuole si sono in pochi anni accresciute; quelle medie e magistrali con un incremento del 5, del 10 e oggi del 12 per cento. Gli allievi che nel 1936 erano saliti a 243.314, saranno in questo 1937-38 più di 270 mila, più numerosi i maschi delle femmine. E' stato perciò necessario aumentare il numero degli istituti che sono oggi 537 e precisamente 116 ginnasi, 224 licei-ginnasi, 56 licei-scientifici, 141 istituti magistrali. La popolazione scolastica nel | 1936 era' nei ginnasi 19.114 al- ilievi dei quali 6396 femmine; nei ilicei-ginnasi di 115.755 dei quali 34.712 femmine; nei licei-scientifici di 5225 dei quali 948 femmine. Merita un cenno particolare l'incremento degli allievi degli istituti magistrali: 103.220 nel 1936 tra ì quali sono più numerose le femmine dei maschi. E' degno di nota che mentre nei corsi superiori studiarono 31.518 allievi di cui 18.683 femmine, nei corsi inferiori si affollarono 71.672 studenti, di cui 43.536 femmine attratte dalla nuova politica magistrale del Regime. Educazione professionale Il riordinamento poi delle scuole e degli istituti di educazione tecnica e professionale, che fu compiuto negli anni scorsi, ha avuto effetti straordinari. Gli allievi di queste scuole salirono nel 1936 a 476.371. di cui 114 mila femmine, numero mai raggiunto prima e che mostra quale importanza abbiano ormai nella vita queste scuole dove gli italiani si rieducano tra l'altro alle arti e mestieri che in Italia, nei secoli scorsi, furono gloriose. Il numero degli allievi è cosi ripartito: 180 mila nelle scuole commerciali, 40 mila in quelle agrarie, 181 mila nelle industriali, 4 mila in quelle marinare. Queste cifre provano come la donna italiana accorra con volontà alle scuole dove può meglio educare le proprie energie spirituali ai compiti assegnatile dal Regime: numerosissime nelle scuole magistrali e professionali fino a sopravanzare talora il numero dei maschi, sono relativamente poche in quelle scientifiche. Create cosi diverse scuole per i diversi compiti scientifici e prò-\fessionali, è stato possibile riord!-|nare le università e gli istituti su-1 periori perchè diventino gli isti- ; tuti supremi della cultura nazio- j naie. Si sono oggi iscritti 72.944 allievi di cui 11.894 donne. Quando .=i conoscerà miche la staH^tUM degli iscritti nelle scuole dell'Ira- pero, l'opera compiuta dal Governo fascista apparirà, come è, senza precedenti: disegnata e condotta a termine dal Duce. E nello stesso giorno, che sarà da. oggi in poi sacro nella Leva del libro, entreranno nelle scuole inferiori e superiori i giovani italiani: l'Esercito che saprà condurre l'Italia alla vittoria anche sul fronte combattutissimo della cultura.

Persone citate: Duce

Luoghi citati: Italia, Roma