Maggiore prudenza a Londra e Parigi nell'esame del problema spagnuolo

Maggiore prudenza a Londra e Parigi nell'esame del problema spagnuolo Maggiore prudenza a Londra e Parigi nell'esame del problema spagnuolo // Comitato Plymouth riconsiderato come la via di uscita - Rinunzia al romanzo di Minorca - In Francia si insiste su un'apertura dei Pirenei, ma "provvisoria » Londra, 12 notte. Che cosa 'rimane dell'intransigenza angle-francese della scorsa settimana, di quel tono da ultimatum che la stampa di Londra adottava nei riguardi dell' Italia per il caso in cui non avesse accettato In blocco le domande di Londra e Parigi? Che cosa rimane dei giudizi secondo i quali la replica italiana era completamente negativa e niente affatto costruttiva? Non rimane più nulla. Un esame minuzioso del formidabile documento redatto a palazzo Chigi e della situazione generale in Spagna e nel Mediterraneo ha finito col consigliare ancora una volta alle Cancellerie delle due Potenze occidentali quell'atteggiamento che solo sarà capace di condurre nuovamente all'armonia fra le grandi Nazioni d'Europa. Matamoro rinfodera la spada Non è noto ancora nei dettagli ciò che decideranno l'Inghilterra e la Francia nei prossimi giorni, e come replicheranno alla nota italiana di sabato, ma è certo fin d'ora che la replica sarà diplomatica e non militare come avrebbero voluto far credere invece i bellicosi commentatori di certe redazioni londinesi tanto di destra quanto di sinistra. Prima si dichiarava che il Comitato di non intervento era un organismo squalificato a cui non era lecito più fare ricorso e, d'altro canto, si asseriva che una partecipazione tedesca alle conversazioni sulla Spagna non era ammissibile perchè la Germania non è Potenza mediterranea e quindi un invito a lei avrebbe reso necessari altri inviti alla Russia, alla Jugoslavia, alla Turchia, alla Grecia ecc., in modo da far diventare la Conferenza, che doveva essere tripartita, una riproduzione in grandezza naturale del Comitato londinese. Ma oggi si è cambiato parere. Eden ha consultato il Primo Ministro Chamberlain, ha conferito poi con l'Ambasciatore francese • Corbin, si è fatto telegrafare dall'Ambasciatore britannico a Parigi, Phipps, una descrizione dello stato d'animo di Chautemps e Delbos, e stasera, in seguito a tutte queste confabulazioni, spunta disinvolta la notizia che la Francia, esempio di moderazione, non obietta in linea di massima alla partecipazione tedesca e che nè essa nè l'Inghilterra ritengono possibile giustificare de jure un rifiuto della proposta italiana di parlare di volontari in seno al Comitato delle ventisette Potenze. E' una ritirata in piena regola la quale, ad ogni modo, non deve offrire pretesto per canzonare inglesi e francesi, ma piuttosto per apprezzare il senso di realismo che in fondo li guida nella situazione delicata come quella presente! E' risaputo che Londra non ha approvato il suggerimento francese di occupare pacificamente « l'isola di Minorca onde impedire in questo modo che se ne impadronisca il generale Franco, e sembra ovvio che gli statisti d'Inghilterra hanno visto di primo acchito che una simile occupazione per quanto pacifica equivarrebbe ad un vero e proprio intervento in forma ufficiale a lato del Governo di Valenza. Sarebbe infatti conciliabile la neutralità in una guerra con l'occupazione da parte dei neutrali di un settore del fronte di combattimento affinchè le serti di questo settore non mutino? No. Non sarebbe quindi conciliabile con l'atteggiamento di neutralità nemmeno un eventuale sbarco anglo-francese a Minorca, giacché l'isola fa parte del fronte della guerra civile. Formula di compromesso7 Concessioni all'Italia: sta bene. Anche Londra e Parigi tuttavia hanno bisogno di indorare la pillola di questa ritirata diplomatica per farla ingoiare più rapidamente ad una opinione pubblica che si dedica volentieri allo sport di tirare sassi al governo. A tale uopo si sta esaminando una formula di compromesso. La questione dei volontari stranieri in Spagna, ai, dice, potrà essere deferita al Comitato di non intervento ma a due condizioni: primo, che il Comitato s'impegni a giungere a conclusioni definitive entro un 'determinato limite di tempo — si parla di due settimane; — secondo, che durante questo periodo la frontiera dei Pirenei venga (aperta non ancora al passaggio del materiale bellico di fabbricazione inglese e francese, ma a quello in transito proveniente ad esempio dal Belgio e dalla Cecoslovacchia. La riapertura sarebbe s.ssolutamente provvisoria, garantisce Parigi, ma basterebbe a convincere gli estremisti che a Valenza viene resa giustizia. In fondo quello che vuole la Francia (e che l'Inghilterra gradirebbe) è di permettere i rifornimenti bellici tiel rossi di Spapna per quel tanto che secondo le due capitali è necessario ad impedire una vittoria, del generale Franco prima del prossimo inverno. Tutti questi glar/i rappresenta¬ no, a detta degli interpreti uffi-[sdosi, « un tentativo finale » per tul'ottenimento del ritiro dei volon- ! stari stranieri. Se questo ritiro ciò | snonostante si dimostrasse inattua-1 gbile, la situazione verrebbe presa nuovamente in esame fra Londra e Parigi; le quali in via di massi lasdma vanno d'accordo, ma nei par- j gticolari sono discordi e potrebbe- j aro quindi addivenire a una deci- tasione comune solo su una linea in-1 totermedia e sacrificando entrambe I dparte delle rispettive teorie per j samore della solidarietà. j nSecondo il collaboratore diplo- j mmatico del Daily Telegraph le due mPotenze occidentali intendono con-1 tasiderare il problema delle Balcari i acome a sè stante. Lo scrittore non j gesita però a rilevare che difficil- j lomente Londra otterrà soddisfazio- [ lini da Roma a questo riguardo ; gsenza dichiararsi pronta a intavo-j mlia su tutti i problemi che concernono il mare Mediterraneo. Chamberlain parlerà giovedì sera alla Camera di Commercio di Manchester. Negli ambienti po'itici si prevede che egli farà delle importanti dichiarazioni a proposito della questione spagnuola, integrando così il suo recente discorso di Scarborough. Chamberlain rivelerà forse autorevolmente le decisioni che saranno state prese nel Consiglio di Gabinetto che deve riunirsi domani mattina. Vice. polirLuCcsriuPdtIt

Persone citate: Chamberlain, Delbos, Phipps