Il settimo annuale dei Fasci Giovanili celebrato con alti riti militari

Il settimo annuale dei Fasci Giovanili celebrato con alti riti militari Il settimo annuale dei Fasci Giovanili celebrato con alti riti militari L'omaggio ai Caduti - Il comandante Federale Piero Gazzotti, presenti le maggiori autorità militari, reca il saluto della giovinezza fascista al Comandante designato d'Armata Angelo Tua - La superba sfilata al Valentino - La consegna dei diplomi ai giovani dei Corsi di preparazione politica - Imponenti adunate a Verrua Savoia ed a Brusasco-Cavagnolo Il rapporto di trentamila organizzati del Dopolavoro La celebrazione del settimo annuale della fondazione dei Fasci Giovanili è stata tenuta ieri nella nostra città con delle cerimonie improntate ad un carattere squisitamente militare. La giovinezza italiana infatti ama le armi, ne pratica gli esercizi, comprende la necessità di esser in questo, prima che in ogni altro campo, addestrata e pronta ad ogni prova. Il significato di queste cerimonie militari va dunque ricercato nel pili profondo dello spirito e non soltanto nella forma esteriore. Nelle prime ore del mattino il Federale Piero Gazzotti, comandante Federale dei Giovani Fascisti, accompagnato dal console Moreno e da un gruppo di ufficiali ha raggiunto la Gran Madre di Die, il tempio dedicato ai Caduti nella grande guerra, ove ha reso omaggio alla memoria dei gloriosi Scomparsi. Nella cripta, ove ha sostato in pensoso raccoglimento, Piero Gazzotti ha deposto una corona d'alloro decorata con un nastro dai colori di Roma. Compiuto questo solenne rito di riconoscenza e d'amore per i Caduti, il Comandante Federale si è recato a rendere •omaggio al Comandante designato d'Armata, S. E. il generale Angelo Tua, nella sede di corso Onorto ove erano convenute le più alte autorità militari di tutti i Comandi dell'Esercito e della Milizia di stanza a Torino. In questo atto simbolico è riaffermato il legame ognor più stretto che unisce le forze giovanili del Partito e l'Esercito. I Giov.-ni Fascisti entrano infatti nelle caserme già pronti fisicamente e spiritualmente alla sana e forte vita militare e sono accolti con fraterno cameratismo. Nelle parole che il Comandante Federale ed il Comandante il Corpo di Armata si sono scambiate è vibrato -profondamente il sentimento di questa coesione che in Torino ha trovato una pratica e feconda attuazione. Al Valentino nel pomeriggio ha avuto luogo una parata militare della Gioventù Fascista del Littorio. Oltre quattromila giovani sono sfilati in perfetta formazione dinnanzi alle più alte autorità civili e militari della città. In una tribuna eretta dinanzi al Castello del Valentino erano saliti S. E. il Prefetto Baritono, il Comandante il Corno d'Armata S. E. Vercellino, con cui erano gli altri comandanti militari dell'Esercito e della Milizia, il Federale Piero Gazzotti, il Podestà ing. Sartirana, il Preside della Provincia avv. Quaglia, il Questore gr. uff. Murino, il Federale Amministrativo dottor Meda, molti ufficiali general'' e superiori, autorità politiche ed altre autorità. Alla massa giovanile adunata il sntetComandante federale ha dato let-itura dell'alto elogio che il Duce ila tributato ai Giovani Fascisti ai termine del «Campo Roma» e,'come sempre, le parole del Capo hanno fatto intimamente vibrare :ti cuore dei giovani ed essenzial-1mente di quelli che avevano avuto;il privilegio di udirle nella Capi- :tale dalla Sua stessa voce. Quindi, con una semplicità diforma tipicamente fascista,, sonostati consegnati i didomi ai giovani che hanno frequentato i Corsi di preparazione politica. Le autorità hanno consegnato i diplomi ai camerati che erano agli ordini del Segretario del G.U.F., prof. Pino Stampini. All'appello, a uno a uno, essi si sono presentati ed hanno ricevuto il certificato della loro volonterosa preparazione maturata in anni di studio ed ancor più alla fiamma della fede fascista. Sono giovani che quando saranno chiamati a coprire posti di comando, potranno accingersi al loro lavoro con la sicurezza di poter degnamente rispondere al compito affidato. Ha poi avuto luogo la rivista delle formazioni giovanili, che marzialmente hanno sfilato cadenzando il passo al suono degli inni della Patria, dando prova di ottima preparazione. Particolarmente ammirati sono stati i pre marìnari ed i pre-avieri; anche- gliavanmiardisti della TVrHtnriaiP bile. La rivista sì" è conclusa" con avanguardisti della Territorialehanno marciato in modo impecca-bile. La rivista si è conclusa con il saluto al Re ed al Duce. Repar-ti di Giovani Fascisti si sono poi recati nelle caserme, fraternizzan- do con i soldati, ove hanno tra-scorso il pomeriggio. Ufficiali esoldati hanno accolti ! giovani con affettuoso cameratismo ed ovun- que questo intimo senso di gioiasi è espresso nel canto degli inni della Patria. Pure al mattino ha avuto luogo al teatro Vittorio Emanuele il rapporto annuale dei dirigenti, dei collaboratori e capi dei Gruppi aderenti all'O. N. D., presiedutodai Federale, presidente del Dopo- lavoro Provinciale, Piero Gazzot- ti. Nella prima e seconda galleriadell'elegante sala di via Rossini— la cui platea era gremita dipartecipanti al rapporto in divisafascista — erano allineati tutti igagliardetti dei varli Dopolavoroaziendali torinesi e provinciali.Sul palcoscenico una grande in-La rassegna dopolavoristica cudine teneva il posto della tribuna per gli oratori e sul fondo dominava un gigantesco ritratto del Duce. Piero Gazzotti, accompagnato dal camerata Russi, dal dottor Malvicini, Segretario del Dopolavoro Provinciale, e dal dottor Venturi, Segretario dell'Unione dei Sindacati dei lavoratori dell'Industria, è stato accolto al suono della Marcia Reale e c*i Giovinezza, eseguite dalla Banda delDopolavoro Fiat e da poderosiapplausi e alala ! ai Duce. Il dott. Maav^ ha letto unarelazione riassuntiva dell attività svolta dal Dopolavoro Provincialenell'anno XV: relazione che è sta-ta espressa con cifre assai piùeloquenti e significative di ognialtra più ampia illustrazione. Itesserati del Dopolavoro ammon-tano ad oltre 204.000. Il Dopo-lavoro, fra le sue molteplici ini-ziative, ha provveduto ad assegna-re 1400 appezzamenti di terrenocoltivabili, a incrementare la fio-ricoltura, a distribuire polizze diassicurazioni, ad estendere l'ope-ra di assistenza, ecc. Nel campoculturale l'attività dopolavoristicaè stata intensa. Ottanta Filodram-matiche hanno svolto un programma di alto interesse artistico, collaborando all'ottima riuscita delIV Estate Torinese », ai Carri di Tespi montani ed altre manifestazioni dedicate unicamente alla massa operaia. L'attività sportivaha «vntn ,mn <nriiunT.n <=,,™^,.0ìì\i Inri n?erPri?iiPPpH £?f£?»SmoìSf*o^r%S^ttS^ÉltctfìeW 69.000 dopolavoristi. Dopo la relazione del Segretario del Dopolavoro, il Federale Piero Gazzotti, nella sua qualità di presidente, salutato da applau-si, ha preso la parola per dare ledirettive per l'anno XVI. Egli, do-po aver ricordato il mònito delDuce di «Andare verso il popo-lo», ha ricordato che compito es-senziale del Dopolavoro è quellodi avvicinare sempre più le mas-se al Partito, poiché il Dopola-voro, organizzazione squisitamen-te italiana, è non solo diretta ema-nazione del Partito, ma è essen-zialmente ed unicamente un'orga-nizzazione di fascisti. Occorredunque estendere sempre più l'at-t;,.if/. .4.. 1: „ , _ j i_ tivila assistenziale dopolavoristi-ca nei piccoli centri, nelle frazioni e fra i rurali. Nel programmache il Dopolavoro svolgerà nelil'anno XVI sono, fra l'altro, com presi la creazione di un villaggio di soggiorno estivo per operai in'Valle Stretta, e, manifestazione particolarmente grandiosa, il pri : ino raduno a Bardonecchia di scia1 tori dell'Italia Settentrionale. L;parole del Federale sono state ac : colte da scroscianti applausi c alaUt! al Duce. ! . DoP° " rapporto, il Federale hal^affato m nvwta i trentamila dopolavoristi schierati, nelle loro pòacrome divise sportive, in piazza Vittorio Veneto. Quindi, iti via Po, ha avuto luogo la sfilata delle or ganizzazioni, alla quale, oltre il Federale e le autorità che abbia mo più sopra notato, erano pre senti : S. E. il gen. Vercellino, co mandante il Corpo d'Armata; il gen. Gamaleri, comandante la Di visione; il generale dei Carabinie ri Odetti; il gen. Mosconi, della Milizia; il gen. Luviano; i rappre sentanti del Prefetto, del Preside della Provincia ed altre pcrsonali tà. La sfilata è durata oltre un'ora fra il grande entusiasmo del popo lo che si assiepava ai lati di via Po. La giornata di ieri ha altresì segnato due adunate in provin- cia che 11 Federale Gazzotti ha voIut° personalmente presiedere, k Verrua Savoia 11 Gerarca ha ., Scian,f- lavv- Martini ed ai *re autorità tra cui i segretari dei Fasci ed 1 podestà dei paesi deIla zona- Nella Piazza che domina un'ampia distesa dì colline si sono adunate le forze fasciste assommanti a oltre tremila per- sone- 11 camerata Schina ha por- to al Federale il vibrante saluto di quelle popolazioni e Piero Gazzotti ha parlato alla folla esa'tando lo spirito di concordia e d> collaborazione che devono ; regnare nei piccoli centri ed in- Ann V,„ nn**/.l..f-n m*. nHa In Provincia che comprende i seguenti paesi: San Sebastiano, Casalborgone, Lauriano, "rusasco, Cavagnolo e Verrua. A ricevere il Gerarca si trovavano l'ispettore di Zona fine ha concluso con alte espres 1 sioni di fede fasista. i A Cavagnolo Brusasco il Fe derale. ricevuto dalle autorità eidalle acclamazioni della folla, ha!inaugurato il nuovo enopolio che è stato benedetto dal parroco. le Gerarca si è molto interessato di; questa importante realizzazlione i e ne ha visitato minutamente gli impianti tecnici. Il nuovo enopo- lio è canace di 5 mila ettolitrice raccoglierà la produzione vini- jcoia di molti" paesi. La folla ha:calorosamente applaudito il Fe-ferale ed ha a lungo, con ere- scente entusiasmo, inneggiato al 'Duce, L'ANNUALE FONDAZIONE FASCI GIOVANILI. Sfilano I reparti