"Ripiegamento strategico" dei rossi in Aragona di Giovanni Artieri

"Ripiegamento strategico" dei rossi in Aragona "Ripiegamento strategico" dei rossi in Aragona Le operazioni ostacolate dal maltempo su tutti i settori — Due capisaldi della resistenza asturiana conquistati verso Gijon (Da uno dei nostri inviati) S. Seoastiano, 5 notte. Tre giorni di violentissime tor- j; _;„„„.• j. . , mcnte ai piogqia e di vento, han-,.„»„„#„»,..,.„..,.. i V il no rallentato notevolmente l'atti-jU „.,. ,,.„„,,• ... • j ' luta sui fronti. In Aragona dallee ventiquattro del sabato alla domenica, si produssero vere e proprie alluvioni, che raggiunsero una formidabile violenza nella valle e nella provincia di Temei. I pluviometri dell'osservatorio metereologxco di Saragoz-za registrano cifre equivalenti a 67 litri per metro quadrato. L'Ebro e il Gallego si sono gonfiati fino agli archi dei ponti, straripando in aperta campagna, Imitano dalle linee tuttavia. La lotta, pressoché fermata ieri dalle avversità del cielo, ha ripreso però stamane per una schiarita inattesa e un forte vento di tramontana, che ha rapidamente asciugato il terreno. E' stata così possibile una relativa attività dell'artiglieria e del fuoco di posizione. La debole reazione nemica ha denunciato lo spostamento su linee arretrate della maggior parte delle batterie. Le osservazioni aviatorie e le informazioni dei miliziani che riescono ad evadere dalle trincee marxiste, confermano questo ripiegamento strategico che i rossi cautamente vanno effettuando. Secondo altre deposizioni di prigionieri, parrebbe che atwhe sui fronti la ribellione e l'insofferenza serpeggino attivamente. I miliziani affiliati alla C.N.T. e atta F.A.Iavrebbero deciso di abbandonare le trincee e, occorrendo, usare le armi sè il generale Posas, comandante del fronte aragonese, non rinuncerà ai sistemi di persecuzione sanguinosa contro gli anarchici e i comunisti. Pare, anzi, che a Valencia il rappresentante politico delle due organizzazioniPetana, abbia minacciato una rivolta immediata. Indubbiamente i segni di «cruost*mo degli alti Comandi avversari si riflettono sullo stile e sul corso delle operazioni. Fallita la grande offensiva di settembre su Saragozza, i rossi cercarono una vit toria su Belchite, che nei loro medesimi ambienti politici e militare tra le truppe è stata già definita una vera e propria sconfitta, pei tremila morti con cui si è pagata e t trentamila uomini, tra cui dubrigate internazionali colà impie goti. Sul fronte aragonese, di circa 300 chilometri di ampiezza, i rossi, dal 2!f a oggi, hanno esauritsforzi formidabili, prima per raggiungere Saragozza, poi per tagliare le comunicazioni fra queste Teruel. Rotti tutti gli attacchi Zuera, a Orna e sulle strade versJaca e nella valle del Tena, i marxisti lanciano adesso puntate tentoni, per coprire la ritirata sposizioni affannosamente appre statc a difesa, I villaggi più pros-siriii alle linee vengono attrezzati totalmente a ospedali, per evitare .._«.,„„ j„; ..Jnl m*a j~i 1 afflusso dei feriti nelle citta del, , • ,. , , ■ . . retrovie, che la loro vista è pe¬• , , .. rtcolosamente suggestiva sulle vo¬ „ ,„„• ... • „, „ , polazioni civili, stremate dalle sofferenze e che potrebbero da un momento all'altro trovare la forza della ribellione. Sul fronte asturiano la pioggia a diluvio, il freddo e la nebbia sono diventate da tempo condizioni abituali, a cui i soldati con mirobile spirito si adattano. L'avanzata di ieri, perciò più lenta, ma efficace, ha fruttato la caduta delle cime che separano le direzionidi Infiesto e Canqa de Onis, loca-lità che caratterizzano i caposaldidella seconda linea di resistenzadel nemico verso Gijon. Giovanni Artieri

Persone citate: Tena, Valencia