LE GRANDI GIORNATE TEDESCHE dominano la situazione europea di Concetto Pettinato

LE GRANDI GIORNATE TEDESCHE dominano la situazione europea LE GRANDI GIORNATE Tdominano la situazione europea L>- ■ • 1 II „„_f(iniZIO UClia COniCI enZa j italo-franco->nglese A Parigi si comincia a considerare l'incontro di Berlino | come lina Cosa molto seria ] Parigi, 27 notte. Oggi alle 15,30 si è aperta al ,,. decisioni dei tre governi. La Ministero della Marina la conferenza italo-franco-inglese per lo adeguamento degli accordi di Nyon sull'esercizio della polizia navale nel Mediterraneo. Rappresentavano l'Italia l'ammiraglio Pini sottocapo di Stato Maggiore della Marina, l'ammiraglio Raiuieri Biscia capo gabinetto del ministro della Marina, i capitani di vascello Vardi Ferruta e Marcolini e il maggiore Borgoni addetto navale a Parigi. Rappresentavano l'Inghilterra il vice ammiraglio James primo capo aggiunto dello Stato Maggiore dell'Ammiragliato, il capitano Philips, il commissario Bertwee e il comandante Roper. La delegazione francese era composta dell'ammiraglio Godfroy sotto capo di Stato Maggiore della Marina, del contrammiraglio Bourraguè, del capitano di vascello Deleuze e del capitano di fregata Missoffe. La presidenza dei lavori è stata assunta dall'ammiraglio Godfroy. Problemi tecnici Il Ministro della Marina Campinchi, che ha accolto e insediato la conferenza, ha pronunziato poche parole di benvenuto all'indirizzo dei delegati precisando il carattere strettamente tecnico dei lavori da intraprendere e formulando i voti del governo francese per il loro successo. Egìi si è quindi ritirato lasciando le delegazioni al loro compito. Negli ambienti francesi si esprime il convincimento che il programma della conferenza non comporti ostacoli seri e che la durata dei lavori sarà breve. In altri ambienti si è più riservati nnn escludendosi del tutto l'ipotesi che le conclusioni del convegno italo ermanico possano reagire sulle comunista Humuuité vorrebbe, superfluo dirlo, che la conferenza opponesse un non possumus alla esigenza italiana della totale pa-rità di trattamento. L'organo diDoriot ricorda meno chimerica-mente che nell'invitare l'Italia al-la deliberr.zione di Parigi, Inghil-terra e Francia hanno già espres samente riconosciuto la legittimi- ~ nk di tale esigenza, che la possibi Iutà di modificazioni è d'altronde] prevista dallo stesso accordo di , Nyon e che l'ultimo errore da cpm- imettere sarebbe quello di far fai- |lire l'accordo sofisticando senzafine su questioni di dettaglio. Si ritiene generalmente che il risultato più notevole della conferenza sarà quello di assegnare all'Italia oltre che la vigilanza delle zone adriatica e tirrenica, poco interessanti per il controllo delle comunicazioni con la Spagna, la polizia del settore mediterraneo compreso fra la Sicilia e la Libia. In quanto alla nota franco-inglese di cui Delbos reclama l'invio a Roma a complemento del passo compiuto venerdì scorso dagli incaricati di affari Blondel e Higram è sempre in sospeso volendosi attendere prima di vararla il ritorno a Roma di Mussolini. I discorsi che il Capo del Fascismo e il Capo del Nazionalsocialismo pronuncieranno domani allo Stadio olimpico serviranno a dare il la definitivo al documento. Invito a nozze o ultimatum? Fra le due soluzioni i francesi sembrano non essersi ancora decisi. Quello che non è difficile rilevare in ogni caso nei resoconti e nei commenti 1 <wO.au HCi X r-- il UL'JiJ LI e liCl IJUlIlJiilliLl d „ j stampa sulle storichegiornate italo-germaniche, è una crescente tendenza a considerarle una cosa seria piuttosto che una dimostrazione tendenziosa conformemente alla consegna che le sfere ufficiali in un primo tempo avevano impartito. Sauerwein, il quale aveva esordito col tono lievemente canzonatorio, cui i francesi non mancano mai di ricorrere quando vogliono gettare il discre- dito su un avvenimento che non riscuota la loro approvazione, do-Ipo tre giorni di contatto con l'at- mosfera tedesca ha mutato lin- silaggio. L'incontro dei due Capi delle due mistiche e delle due gio- ventù gli sembra oggi « senza, (dubbio un grande avvenimento*. j E'questa l'opinione anche di molti altri sopratutto dopo la visita d Mussolini agli stabilimenti Krupp, episodio che di tutto il trionfale viaggio del Duce della nuova Italia ha fin qui maggiormente col| pito francesi e inglesi forse per ] che non lo avevano previsto o totse perchè non avevano creduto che l'intimità italo-germanica potesse spingersi fino ai « segreti » di Essen. o i l o o o o i e i a e e Di fronte alla solidità dell'amicizia italo-germanica, quand'anche non congelato nella rigidità sterilizzante di un protocollo quale effetto può ripromettersi il nuovo tentativo di Delbos per separare Roma da Berlino buttando in mezzo a loro la nota cui i tecnici e i calligrafi del Quai d'Orsay lavorano febbrilmente da due giorni sotto l'egida di Eden? ' Una gravosa ipoteca Il nostro accenno di ieri l'altro all'impossibilità per l'Italia di accettare una discussione sul problema spagnolo isolatamente dalla Germania, è stato immediatamente registrato dalla stampa di sinistra francese la quale non trova nulla da replicare. Le sfere nazionali del resto, -il cui zelo nell'interesse del "Paese è. certamente più sincero che non quello troppo recente dei comunisti e dei socialisti, osservano che il tema principale sfruttato dal Governo di Parigi per chiedere lo sfratto dal isstrdrpmla Spagna dei Legionari italiani, eioè quello della libertà delle comunicazioni con l'Africa settentrionale, manca di qualunque rapporto e proporzione con la politica imprudente o piuttosto sabotatrice che lo stesso Governo, sotto la spinta degli estremisti, conduce in quelle regioni dell'Impero. Dall'epoca della partenza del Residente generale Peyrouton, le condizioni del Marocco, per esempio, lasciano molto a desiderare. La carestia travaglia larghe zo ne dello Stato sceriffiano. La prò paganda sovietica, spesso di propaganda nazicnali- a a -l,e masse, e gli episodi caratteriilstlci non S1 eontano, ultimo quello -ìdei due puro-sangue del generale -|De Rochas comandante interinale -'de,la regio»? di Marralcesch, trocamuffata!sta, si diffonde irresistibile. Dopoii torbidi di Mcknès, si sono avuti!gli incidenti di Marrakesch chc;taanno posto in grave imbarazzo lo stesso generale Noguès attuale iresidente. Perfino l'esercito sembra soffrire, malgrado il suo grande prestigio, della irritazione del- - n£,la loro scuderia. Quando un| iGcverno ; vati uccisi stamane per sfrego ; i pensano i patrioti e!francesi 7" permette che i - ; - no" yann? m a|!ì dele.r_m.lm v l o e a o a. o o i dei settori più importanti del suo!impero - ma in Tunisia le eose!olto diversamente — una situazione di que-|genere, quale senso ha poi jI sto ' ! strandesi tanto suscettibile circa i pericoli fantastici in cui, a .sentirlo, verserebbero le comunicazioni mediterranee? «Se si vuole garantire la sicurezza nord-afri- jcana — dice Wladimir D'Ormcs-ìson nel Figaro — si cominci pri-lma d'ogni altra cosa col purgare Ila politica francese dall'ipoteca vra da Del Va^ produce intanto | comunista. Il resto non è che une. scherzo ». Il discorso pronunziato a Gine- qui stasera pessima impressione. Concetto Pettinato I