Nuovi progressi sul fronte delle Austrie

Nuovi progressi sul fronte delle AustrieIm'OFFENSIVA NA.XIOBrA.ImE Nuovi progressi sul fronte delleAustrie Santander, 18 notte. Il bilancio delle ultime giornate di operazioni sui vari ponti delle Asturie, dice chiaramente con che ritmo e con quale sicurezza abbiano agito i reparti ai quali erano affidate le azioni. Sul fronte orientale, dove agiscono le colonne che parteciparono all'occupazione di Santander, negli ultimi tre giorni lo schieramento è stato sjiostato verso Gijon di venturi chilometri. La colonna di Navarro, che avanza lungo il litorale, si trova a sei chilometri da Ribadesella. La colonna legionaria, superata la formidabile Sierra de Cuera, durante la sua avanzata nell'interno parallelamente alla colonna di Navarro- si e attcstata alla- stessa altezza di questa, dopo aver sorpassato di tre chilometri verso oriente il centro di Cabrales ieri occupato. Inoltre questa colonna ha rafforzato a sud della sua direttrice il collegamento con il fronte del Leon, già cori le operazioni di ieri raggiunto, essendo stati toccati i confini di quella provincia. Ne meno tangibili sono i risultati raggiunti sul fronte del Leon, dove le operazioni sono state ieri coronate dal successo riportato sul passo di Pajares. In dieci giorni le truppe di questo fronte hanno progredito di trentaquattro chilometri sulla strada Leon-Oviedo. Cifra sbalorditiva se sì considera l'asperità del terreno e l'accanita resistenza nemica. Passo de Pajares è la porta del-\„. " .„,,;•,,„ ', fi j ■ ■ ìSierra Asturiana, che e da ierijZa aperta all'avanzata delle valorose truppe nazionali. Il comando rosso delle Asturie aveva sperato di consolidare la propria resistenza su questo settore per ostacolare la possibilità di un congiungimento delle forze nazionali che minacciavano da sud verso nord con quelle che sono scliicratc intorno a Oviedo. L'occupazione di Puerto de Pajares è importantissima dal punto di vista strategico. Le forze nazionali schierate in questo settore e quelle che avanzano ora più ad est di La Vedila potranno agire senza essere minacciate sui fianchi. La- giornata di ieri è stata dal punto di vista delle operazioni militari una delle più importanti della, ripresa dell'attività bellica dopo la conquista di Santander per i risultati ottenuti. Inoltre, sempre sul fronte del Leon, ieri è stata occupata anche Villamanin. In questa cittadina un tentativo di ribellione fatto ieri l'altro dalla popolazione è stato soffocato nel sangue. Quando le truppe di Franco sono entrate nella città l'hanno trovata completamente deserta e in gran parte devastata. Molte case alle quali le milizie asluriane avevano appiccato il fuoco prima di ritirarsi ardevano ancora. Delle parecchie migliaia di abitanti non vi era anima viva, avendo i rossi costretto tutta la popolazione a seguirli nella ritirala. Di un drammatico episodio che poteva costargli la vita è stato protagonista il generale Aranda. mentre i primi reparti di «requètes » entravano a Villamanin. A un certo momento il generale mentre procedeva in automobile insieme col suo aiutante di campo, si è visto circondato da un gruppo di « cecchini » e fatto segno a una scarica di fucilate che hanno letteralmente crivellato l'automobile. L'autista fermava immediatamente la macchina mentre il generale, sorto in piedi, scaricava la sua rivoltella contro i « cecchini », fred dandone alcuni. Poro dopo gli al tri tiratori del gruppo cadevano nelle mani di due colonne di nazionatt in marcia alla volta di Villamunin e venivano passati per le armi. Durante le pgeritarf««rf M ierimi fronte, orientale delle Asturie c sul fronte di Leon le forze nazionali hanno inflitto al nemico perdite che sono valutate a più di 600 morti e 400 feriti. Inoltre esse hanno catturato una. grande quantità di materiale bellico, fra cui 600 fucili, molte mitragliatrici ed un carro d'assalto russo. conscZn°i °el1? cass? di venne effettuata contro un mento di 300 franchi efEett, Come è finito a Valencia un vagone dì polveri destinato alla linea Maginot Parigi, 18 notte. La Libcrté, occupandosi del vecchio affare del vagone n. 279-821 carico di 6000 chilogrammi di polvere destinata alle fortificazioni della linea Maginot e andato a finire invece nella Spagna rossa precisa che questo vagone di polvere, scomparso dalla stazione di Elne nei Pirenei orientali grazie alla complicità del capo stazione interinale e di due militanti comunisti, venne diretto a Valenza dove -apparve un singolare personaggio: certo Renato Desbals, segretario permanente della Federazione socialista di Valenza s parente di Vincent Auriol a quel momento ministro delle Finanze. Il 16 novembre, alle 1S, Renato Desbals accompagnato da Ferdinando Col!, impiegato alla fabbrica di cartucce e segretario della Gioventù socialista, e da Laurent Clementi caffettiere ed egli pure socialista, erano giunti alla stazione di Elne ove li aspettava il capo stazione principale Oliveire. La delle casse di polvere versaeffettuato da Renato Desbals. Coli e Clement aspettavano ad una cinquantina di metri dalla stazione. Certo Pierre Comte di Perpignano, aiutato da due autisti dell'impresa Clero, caricò la stessa sera le 57 casse di polvere in due autocarri che presero la strada del Perthus. Fatto ii colpo, Coli e Clement si rifugiarono per tre giorni in casa di un anarchico loro amico a Banyulssur-Mer.

Luoghi citati: Parigi, Santander, Spagna, Valenza