Il PASSAGGIO DELL'OPERA BALILLA alle dirette dipendenze del Partito
Il PASSAGGIO DELL'OPERA BALILLA alle dirette dipendenze del Partito Il PASSAGGIO DELL'OPERA BALILLA alle dirette dipendenze del Partito Tutte le organizzazioni giovanili inquadrate dal primo dell'anno XVI nella « Gioventù italiana del Littorio » - L'elogio del Capo all'on. Renato Ricci Roma, 17 notte. Il Duce ha ordinato che dal primo dell'anno XVI l'Opera Balilla passi alle dirette dipendenze del Partito. Il Duce ha scritto una lettera autografa al camerata Renato Ricci elogiandolo altamente per la attività da lui svolta durante undici anni nella sua qualità di Presidente dell'Opeia stessa. Dal primo giorno dell'anno XVI tutte le organizzazioni giovanili saranno inquadrate in un complesso unitario che per ordine del Duce si chiamerà Gioventù italiana del Littorio, e si comporrà dei Figli della Lupa, Balilla, Avanguardisti, Giovani Fascisti, Figlie della Lupa, Piccole Italiane, Giovani Italiane, Giovani Fasciste, Dal primo ottobre, in eittesa dì ulteriori disposizioni, i presidenti provinciali e comunali dell' O. N. Balilla entreranno a far parte dei Direttori federali e locali dei Fasci di Combattimento. Il passaggio dell'Opera Balilla alle dipendenze del Partito e la costituzione di un solo formidabile organismo — la Gioventù italiana del Littorio — per l'inquadramento e l'educazione fisica, ginnastica e militare delle giovani generazioni, sono provvedimenti di cui appaiono cosi limpidamente chiari i moventi e le finalità che ogni illustrazione potrebbe essere superflua. In sostanza si obbedisce a un'esigenza elementare di unità, mettendo sotto il controllo e la direzione effettiva di un solo ente — il Partito — tutto il curriculum attraverso il quale nell'Italia fascista si forma e si completa la figura del cittadino soldato; è il curriculum che come tutti sanno s'inizia a sei anni nelle formazioni del Figli della Lupa e si svolge poi via via nei quadri dei Balilla, delle Avanguardie, fino a concludersi nei Fasci giovanili di., combattimento che preludono al servizio di leva nella vita militare e all'ingresso nel Partito nella vita civile. E' facile comprendere le ragioni per le quali questa esigenza di uni tà oggi irresistibile non sia stata avvertita prima. Tutte le istituzioni del Fascismo, nate non da elaborazioni teoriche ma da una concatenazione di eventi e di esperienze intimamente connessi con una profonda rivoluzione spirituale del popolo italiano, si sono sviluppate grado a grado, acquistando im portanza sempre più vasta nel quadro della vita nazionale e im ponendo sistemazioni che non sarebbe stato possibile neppure prevedere originariamente. Questo è avvenuto nel campo dei rapporti economici dove la corporazione è stata un punto d'arrivo e non un punto di partenza; questo è avvenuto.nel campo della cultura popolare dove la creazione di un organismo centrale coordinatore delle relative attività è un fatto relativamente recente; e questo avviene oggi nel campo dell'educazione fisica giovanile. L'Opera Balilla, creata undici anni or sono, rispondeva a una' concezione già completa dei doveri e delle responsabilità dello Stato verso le giovani generazioni, ma fu per molti anni il solo organismo che avesse lo scopo di provvedere alla loro educazione inizialmente ginnico-sportiva. Successivamente, nell'ottobre del 1930 furono creati i Fasci giovanili. Più ta^di ancora, nei 1934, agli inizi dell'anno XIII entrò in funzione l'ordinamento della nazione militare. All'Opera ^Balilla furono aggiunti i Figli della lupa, e tutte le istituzioni chiamate a inquadrare la gioventù acquistarono uno spiccato carattere di preparazione guerriera. Oggi nulla si altera in questa condizione di cose, ma tutte le organizzazioni giovanili vengono raggruppate perchè siano ulteriormente potenziate in quel regime di unità che è garanzia di massimo rendimento sotto la direzione del Partito. Che tale organismo sia più di ogni altro qualificato a un tale compito non è dubbio; basta considerare i risultati raggiunti nella preparazione militare dei Giovani fascisti per essere convinti che il passaggio dell'Opera Balilla al Partito segnerà un nuovo passo verso il perfezionamento delle organizzazioni giovanili e un'accentua,zione del loro carattere politico militare. Custode delle magnifiche tradizioni dell'interventismo e della rivoluzione, il Partito saprà non solo dare ai milioni di ragazzi e di adolescenti affidati alle sue cure la preparazione professionale specifica necessaria al cittadino soldato dello Stato fascista, ma trasfonderà in essi quello spirito eroico che solo vale a rendere un popolo invincibile. Insomma bisogna dire che se nessun organismo meglio del Partito appariva designato a questa funzione, nessuna funzione appariva più di questa, che il Duce gli destina, degna del Partito. Il quale appunto perchè potesse concentrare tutte le proprie energie in esso, fu sgravato recentemente dal Duce del compito dell'azione assistenziale per il popolo, riacquistando la sua specifica fisonomia di organismo politico militare. Gli è restata, è vero, l'organizzazione delle colonie climatiche marine e montane: ma anche questa è una funzione connessa con quella della preparazione morale e politica dei gio¬ vani, perchè mira a potenziare il popolo nel suo substrato di ener gie fisiche. Questa nuova sistemazione delle organizzazioni giovanili che non implica naturalmente nuovi indirizzi ma solo un rinvigorimento degli indirizzi attuali, ha portato all'uscita di Renato Ricci dall'opera. Egli la dirigeva dalle origini e aveva dato ad essa un contributo di fibra e d'animo che ha avuto dal Duce il più alto ed esplicito riconoscimento. Tempra magnifica di organizzatore, Renato Ricci ha adempiuto, con fatica e passione di tutti i giorni, un compito che lo segnala tra 1 benemeriti del Regime e gli concilia la riconoscenza della Nazione.
Persone citate: Duce, Renato Ricci
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