Un misterioso testimonio che aveva preavvertita la polizia

Un misterioso testimonio che aveva preavvertita la polizia I DINAMITARDI DI PARIGI Un misterioso testimonio che aveva preavvertita la polizia Smentite formali all'imprudente signor King Parigi, 14 notte. Tre giorni sono passati dopo il doppio attentato terroristico di riie de Prcsbourg e di rue Bolssière e l'inchiesta segna sempre il passo. Nessun frammento degli ordigni esplosivi è stato ritrovato fra le macerie e la polizia non ha scoperto la minima traccia dell'individuo che consegnò 1 due involti. Cosicché' più che sulle ricerche, si conta sull'esca del premio di centomila franchi promesso a chi fornirà indicazioni che permettono di scoprire l'autore dell'attentato per far luce su questo tragico fatto che ha suscitato una emozione che è ben lungi dal calmarsi. Silenzio di tomba Mal, a memoria di cronista, negli ambienti della polizia si è osservato un riserbo cosi rigoroso. I funzionari, grandi e piccoli, incaricati delle indagini, si trincerano dietro il più assoluto mutismo, conformandosi in questo alle disposizioni contenute nella no- ta diramata dal Ministero degli a - e a a a l e e e e -, y a e a . o , ò x a Interni per raccomandare all'autorità giudiziaria e ai vari servizi che si occupano della cosa che nessuna indiscrezione venga (fatta alla stampa. Misure eccezionali sono state prese dalla Polizia giudiziaria e un ispettore monta una guardia vigilante alla porta del gabinetto del signor Roches, direttore della Polizia giudiziaria e vieta alle persone estranee alla Amministrazione e principalmente ai rappresentanti della stampa di fermarsi nei corridoi. D'altra parte il Governo ha formalmente vietato che siano fatte dichiarazioni alla stampa da parte dei ministri e dell'autorità giudiziaria. Malgrado tutte queste precauzioni, « Paris Soir » annunzia di avere potuto avvicinare il misterioso testimone che ieri fu udito per più di un'ora dal Giudice Bormio, incaricato dell'istruttoria dell'attentato terroristico e per più di tre ore dal signor Roches, dinanzi al quale si spalancano tutte le porte. Questo individuo, di origine straniera ma naturalizzato francese, avrebbe dichiarato che da molto tempo aveva avuto occasione di mantenere relazioni con certi gruppi stranieri la cui attività in Francia è più che sospetta. Orbene l'altra settimana gif venne chiesto di far saltare un immobile a Parigi. Egli avverti lunedi la polizia francese di questo fatto, a cui non si dovette annettere grande importanza. Oggi evidentemente alla polizia rincresce di non averne tenuto conto. L'individuo in questione ha aggiunto che in seguito al suo rifiuto era stato oggetto di minacce da parte delle persone che gli avevano fatto la criminale proposta e che lo avevano avvertito» che fra breve avrebbe avuto la prova dell'onnipotenza di quell'organizzazione straniera. Alcune ore dopo i due fabbricati saltavano in aria. L'inchiesta dovrebbe stabilire se vi è un legame diretto fra l'organizzazione cui ha fatto accenno il misterioso testimone e quella che ha provocato il duplice attentato di sabato sera poiché l'interlocutore del giornale parigino avrebbe precisato che era un immobile vicino ai grandi boulevards che doveva saltare in aria e non la sede della Confederazione generale del nadronato francese. Ad ogni modo è. da rilevare che questo individuo si è presentato spontaneamente alla polizia parecchio prima che fosse stabilito il premio di centomila franchi offerto dal Governo. La fabbricazione della tolite Il signor King, direttore del laboratorio municipale, non avendo potuto avere, come già abbiamo detto, nessun frammento degli ordegni esplosivi, ha potuto, soltanto ragionando per analogia e basandosi unicamente sugli effetti materiali prodotti dall'esplosione, affermare che si trattava di tolite, esplosivo che a suo giudizio è quasi introvabile in Francia. Ora, da una inchiesta effettuata dal « Jour » risulta invece che la tolite come tutti gli esplosivi conosciuti sono ora fabbricati in tutti i Paesi del mondò e che in pas-ticolar modo la tolite, la cui formula si trova in tutti i dizionari e in tutti i manuali di chimica, è impiegata correntemente nell'industria francese. A questo proposito il « Jour » ricorda che l'indomani dell'esplosione della polveriera di Saint Chamas, prodottasi il 16 novembre 1936, e nella quale numerosi francesi trovarono la morte, si poteva leggere sui giornali che « al pianterreno dove i residui sono riscaldati col vapore e l'aria calda due serbatoi contenevano circa ottomila chilogrammi di tolite ». Ora Saint Chamas non si trova all'estero ma in Francia. In quanto ai furti di polveri è mutile parlarne. Basti ricordare il furto dei due vagoni con 6 tonnellate di polvere provenienti dalla polveriera nazionale di Tolosa che, destinati alle fortificazioni della linea Maginot, dovevano essere avviati a Bichwiller in Alsazia e che invece, grazie alla complicità di un capo stazione scomparvero ad Eln e andarono a finire in Spagna. Il Ministro degli Interni Dormoy, che, basandosi sulle conclusioni del signor King, si è affrettato ad accreditare la versione frettolosamente immaginata dai giornali del fronte popolare, versione secondo la quale il « fascismo » aveva lanciato sotto forma di due bombe esplosive « una provocazione intollerabile alla democrazia », ha commesso per lo meno una imprudenza di linguaggio. La cosa è cosi vera che il «Jour» afferma che al Qua! d'Orsay si esprimeva ieri il voto che, « prima di conoscere l'orientamento di una inchiesta appena iniziata, la stampa voglia astenersi dal sospettare questa o quella Potenza straniera di essere 1 ispiratrice di quel doppio attentato»; e il giornale aggiungeva anzi che * si temevano delle rimostranze per via diplomatica ». Intanto numerose rogatorie sono state spedite in provincia, ma 1 luoghi e i risultati delle inchieste e delle perquisizicni sono tenuti segreti. Una sola pista attcn- adiledstzrtibprtamente seguita ha potuto essere conosciuta: quella dell'anarchico Luigi Tamburini che era oggetto di una sorveglianza speciale dopo l'attentato commesso contro il Consolato italiano di Marsiglia e l'esplosione del tunnel di Cerbero, affari nei quali era stato coinvolto. In tali occasioni egli era stato anzi arrestato insieme ad un altro anarchico, ■ tale Guglielmo Cantelli. Tamburini ha lasciato Tolosa a destinazione di Avignone 0 di Marsiglia il venerdì 10 settembre verso la fine del pomeriggio, e la sua presenza era stata segnalata dal servizio di sorveglianza della stazione clic aveva precisato che il Tamburini era portatore di due colli che sembravano abbastanza pesanti. Prima della sua partenza, egli avrebbe dichiarato che questa avrebbe fatto del rumore. Ciò potrebbe far supporre, dati i suoi precedenti, che egli non possa essere estraneo ai due attentati di sabato sera. I perseguitati Insieme a quella di Tamburini sono seguite altre piste di mestatori e di agitatori stranieri che risiedono principalmente nel Mezzogiorno della Francia, sopratutto nel Dipartimento dei Pirenei orientali, ove i «profughi spagnuoli » ne hanno fatte tante che di recente si sono dovuti inviare a quella volta forti contingenti di guardie mobili e di poliziotti.- Ma secondo una informazione delYAction Francatole di Perpignano 1 perseguitati non sarebbero gli anarchici spagnuoli che infestano la città e la regione, ma i nazionali riusciti dopo innumerevoli difficoltà a varcare la frontiera. Infatti ultimamente un comunicato ufficiale annunciava che delle pattuglie di guardie mobili avrebbero luogo ogni notte nelle strade di Perpignano per fare delle retate di tutti gli stranieri indesiderabili. Tutti credettero che gli indesiderabili fossero gli anarchici; ma a parte qualche eccezione, non vengono arrestati che dei nazionali rifugiatisi presso dei parenti o degli amici ove vivevano nella calma più completa. I faziosi erano loro ! L'organo monarchico aggiunge che a questi vergognosi arresti sono da aggiungere vessazioni odiose. I nazionali spagnoli che al momento del passaggio della frontiera chiedono di essere avviati a Irun si vedono dal 9 settembre rifiutare il rimpatrio. Viene loro intimato di dirigersi al di là delia Loira o di essere respinti sulla Spagna rossa. Nel frattempo treni interi rimpatriano per Puigcerda e Cerbera i -rossi scappati da Santander. L'informatore aeìl'Action Frangaise afferma inoltre che in quei treni di profughi rossi si trovano pure in gran numero dPi Volontari per le colonne internazionali. Essi prendono poeto non appena il treno è forma'.;). Quasi ogni giorno dal quartieri! 'ipUHaut-Vernet a Perpignano poco lungi da un posto di polizia parte un convoglio di volontari per 'a legione internazionale. Gli autocarri attraversano Perpignano prima di prendere la strada della spagna. In quanto al materiale esso continua a passare la frontiera a tre • ni completi. Alcuni passano per Cerbera altri sono s ;aricati a Boulu. In questi ultimi gionii a Boulu gli autocarri di faobiica sovietica marca 3 H. C.. non si con'.ano più. Essi trasportano grandi cii.se accuratamente inchiodate. Queste casse senza essere verificate passano la dogana come pezzi di ricambio per autocarri icorIfSaidpibsmqrllpPl

Persone citate: Guglielmo Cantelli, Roches, Tamburini, Vernet