Il Livorno si difende ma la Juventus passa: 2-0 (1-0)

Il Livorno si difende ma la Juventus passa: 2-0 (1-0) Il Livorno si difende ma la Juventus passa: 2-0 (1-0) Borei I 7.o - Bellini 27.o ripresa JUVENTUS: Amoretti: Foni. Rnva,Depetrini. Monti. Vàrglicn 11 ; Bellini, Tornasi, Galletto, Borei 1, Bcrgonziiii. livorno: Bulglieii: Del Buono, Bergamini; Lombntti, Uslenghi, Gara! fa; Costanzo. Montanari, Pomponi Ar'cari iv, Bertolo. ARBITRO: Galeati.' di Bologna. Inizio in tono minore del mas- Simo torneo nazionale a Tonno, La giornata tipicamente autunna- ip "«„ Tiino-o-in p nassa. temnera-hanno lottato per la conquista dei x>rimi due punti. L. me dei punto rei ii, - va. Tornasi interno destro e Borei i mezz'ala sinistra. Era proprio quest'ultimo a mettere a se- , gno il primo pallone dopo soli seiJ: — — csn.minuti di gioco con un tiro sec- co e preciso ohe batteva Bulgherilanciato in tuffo sulla sinistra. Dopo un cosi promettente inizioil gioco calava *di tono ed il Li-gioco calava di tono ed u vorno riusciva a controbattere ef-ficacemente le azioni _ juventini»,mancando, anzi, un paio di occa-sioni eccezionalmente favorevoli.Al 26' il portiere amaranto de-viava in angolo con acrobatico balzo un pallone indirizzatogli da Tornasi e subito dopo compiva ancora una magnifica parata su tiro di Gabetto. Arstsgnon la garantiva da ei entuan sorprese e per questo, insisteva. seppure senza molta efficacia, all'offensiva. Con combattività gl e Bulgheri, gettandosi di Gabetto, evitaconto punto. Dov rarsi battuto al lini, arrivando in P^rVStevlVrete'^modòFel T^Snì irresistibile. „n__lp<!siva,La miglior classe complessivacisiunc ui a'^u"' """7"-:" iT"ri-co neri hanno ^terminato nn BUltato. La Partlta "?nt(?a a'Tàperò, fasi di grande in^teiesse. L,a«nuova Juventus^ non e mpiwdissimile da quella del a scorsastagione e questo già lo si eradetto dopo la prova genciaic domenica scorsa. L,a miesa e ■«mediana sono su 11 a linea ai_,rc«.mediana sono sulla linea m ren-dimento dell altro anno e isolo sinote una minor moonita in ti, che ha accentuato111 suu stema di giuoco In tBI:™™raggio di azione. Ce, viceversa,un hWJZ™li*r^A?M«tacco, anone se y*ovP™ ^m =voit-n tipi rlStricarsi e ne'mSSi p tpitardo nel volgere leSJS oii= «p Bvvprsarfa convTp rfòssibilità di smarcarsi U««irl,,? Borei I" ino?-una decisione ed una precisionef^'^mVffl'ipiì?»1 raramenteè Bellini, mentre all'altra, Bergon-asa4rora' a~aLa Squadra passibile di miglioramento, ha sin da ora una sóli-dita notevole e, anche se il ^giuoco non è spumeggiante, offregaranzie di un rendimento medioQuanto occorre, insomma, perdisputare un buon campionato. Il Livorno era alla sua KVrima» in serie A, dopo due anni d« purgatorio » S'è battuto beneha impressionato favorevolmentah v,p nprintn onn uno scarto cnoed ha ceduto con uno scarto onorevole. Si vede subito che non èuna squadra improvvisata perchc'è fluidità di giuoco nei suoi reparti. Un buon portiere, due terzini decisi, una mediana tecnicaal cento per cento con Uslenghancora in forse e Garaffa rotto atutte le malizie del mestiere. Soll'attacco lascia a desiderare. Arcari IV, grande speranza nazionale nel ruolo di centro avanti, parsacrificato quale interno, anchperchè Pomponi, il nuovo uomdi punta, non ha grandi doti dscatto e di tiro. Altra debolezza, le estreme. Costanzo denotpaura e scarsa volontà; Bertoldifetta di classe. A guarire questi non gravissmi mali della sua bella squadrpenserà Magnozzi. che abbiamrivisto sui bordi del campo in veste di allenatore. Ciò che importè sapere — e lo si sa dopo lprova di ieri — che il Livornnon è destinato a far da comparsa nel campionato. Fra non moltanzi, potrà tener testa agli squadroni. I...*»; r,„.ll^n Luigi Cavaliere

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