I «Centauri» a Monza

I «Centauri» a Monza I «Centauri» a Monza / principali numeri del motocicli smo europeo saranno impegnati domenica nel Trofeo Internazionale della Velocità Il felice espenniento di abbinare in una sola glande manifestazione il Trofeo Internazionale della Velocità, l'originale corsa con classifica per squadre nazionali di tre corridori, e il Gran Premio Motociclistico d'Italia, va ormai consolidandosi in una vera e propria tradizione, che già ha fatto presa anche all'estero, dove non si nega-alla gara italiana il carattere di prova internazionale di estrema e decisiva importanza. Riconoscimento che non vien meno anche se in concreto l'industria inglese, usa a preferire le corse di casa propria o nelle vicine nazioni minori, non partecipa ufficialmente alla prova italiana, pure essendo rappresentanta da parecchie macchine e da qualche corridore di grido; e poiché delle altre Nazioni, la Francia non ha in questo momento le macchine, e forre neppure gli uomini, da contrapporre ai protagonisti italiani e tedeschi, il solo Belgio farà, con la Sarolea, un atto ufficiale di presenza. Questo sbandamento delle nazioni minori (motoristicamente parlando) nulla toglierà al valore del cavalleresco incontro italotedesco, che riprodurrà domenica 12 coir, sull'autodromo di Monza (sfruttato nel suo intera sviluppo di strada e pista, di 10 km.) quella che è ormai divenuta consuetudine e tradizione nei grandi premi automobilistici. Anzi, proprio quel duello che Io st.esso giorno i bolidi a quattro ruote combatteranno a Livorno: con la differenza, tuttavia, ohe in campo motociclistico l'industria italiana si presenta con ben maggiori probaMità vittoriose, con larghezza e varietà di mezzi, con tècnica é morale elevatissima, pronta a sostenere la lotta in almeno due delle tre classi, la 250 e la 500, cioè le più importanti. Ed anche se, come pare, la Benelli ritiuncierà il suo ritorno i-fi lizza al prossimo anno, non avendo potuto in questo scorcio di stagione accaparrarsi gli uomini all'altezza della situazione, saranno pur sempre almeno tre le macchine — Guzzi 500, Gilera 500 e Guzzi 250 — che verranno opposte alle macchine tedesche, per non dire delle « MM » nella 350. Nella massima cilindrata, la Casa di Mandcllo allinea al traguardo tre campioni della classe di Tenni. Sandri e l'irlandese Stanley Woods, vecchio amico dell'Italia e della Guzzi, esperto conoscitore della pista, di Monza, sulla quale del resto la Casa lariana vanta, con le sue bicilindriche, l'aureola dell'imbattibilità. Woods correrà, per quanto riguarda il Trofeo, sotto i colori della squadra irlandese, mentre la Guzzi completerà la sua squadra ufficiale con uno dei concorrenti della classe 250. La Gilera, con la sua quattro cilindri, non può aspirare allo stesso favorevole pronostico: tuttavia è possibile, e fors'anche probabile, che i difetti di dettaglio e di messa a punto di questa macchina rivoluzionaria, che in velocità pura ha già saputo imporsi nettamente a tutte le altre, e impegnarle seriamente anche sulla distanza, come è occorso al recente G. P. di Svezia — siano' stati finalmente individuati tutti, e sia stato provveduto in conseguenza. In tal caso (che ci limitiamo a prospettare come ipotesi e come augurio) l'imminente G. P. d'Italia potrebbe serbare sorprese clamorose. La difesa delle Gilera poggerà su Aldrighètti, Tarufh e Macchi. Le grandi avversarie - tedesche nella classe massima sono le B.M.W., bicilindriche con compressore, sviluppanti oltre" 200 km. all'ora, e affidate a campioni come Gali, Lcy e Meier. Tutti gli altri iscritti in questa classe passano in seconda linea. Nella 250, la Guzzi deve lavare la sconfitta subita ad opera della D.K.W. nel G. P. di Germania. La Casa italiana conterà su Pagani e su Tenni o Sandri: uno dei due assi infatti correrà domenica due volte, in entrambe le classi. A sua volta, la D.K.W. affiderà la macchina con compressore a Kluge, e il modello normale da corsa a Winkler. Infine, anche nella 350 i tedeschi si presentano agguerritissimi con le nuove e molto veloci N.S.U. di Mellmann e di Fleischmann, probabili dominatori della loro classe, contro le nostre MM e le numerose macchine inglesi presentate da corridori d'ogni nazionalità.

Persone citate: Fleischmann, Kluge, Macchi, Meier, Sandri, Stanley Woods, Winkler, Woods