Un occhio tumefatto e nero o viola"

Un occhio tumefatto e nero o viola"LA PASSIONE DEI COLORI Un occhio tumefatto e nero o viola" Nei suoi verdi anni, Emilio L. (è lui stesso che non perde occasione per farlo sapere) è stato un ottimo — egli sostiene — pittore dilettante. A forza di ripeterlo non solo ha finito con l'esserne fermamente convinto lui stesso, ma ha trovato persino gente disposta a crederlo. — Lei che è stato pittore — gli ha detto, infatti, l'altro giorno, la signora Nicolini, sua vicina e proprietaria di un negozio da elettricista situato in via Accademia Albertina, — lei, signor Emilio, dovrebbe consigliarmi nella scelta dei colori per la facciata del mio negozio che vorrei far ridipingere. — Lasci fare a me! Ma invece di fare lui, il signor Emilio si recò in corso Palermo da certo Arduino Giovanni che non ha mai fatto il pittore, è vero, ma che sa benissimo all'occorrenza dipingere un muro essendo questo il suo mestiere. — Naturalmente ci vuole — spiegò l'ex-pittorc dilettante all'Arduino — un bel blu elettrico. — Benissimo! ■— rispose l'imbianchino. E senz'altro si mise al lavoro. — Malissimo! — sentenziò invece il signor Emilio, quando il lavoro fu finito. — Questo non è affatto un blu elettrico. L'imbianchino se la prese. Non soltanto ribattè piccato che quel blu era elettrico e come, ma sostenne anche che eventualmente il signor Emilio non era in condizione di giudicare se lo fosse o no. Cosa voleva sapere lui! . — Cosa voglio sapere! — ripotè l'ex-pittore dilettante, colorendosi violentemente in viso. — Ma se ho vissuto tutta la mia giovinezza tra i colori, io! — Sarà, ma senza imparare a conoscerli. Era il colmo! Emilio L., toccato nel vivo, divenne verde dalla bile. Vide rosso e si gettò contro co lui che lo aveva ferito nel suo or goglio. tentando a sua volta di férirlo. E non soltanto metaforica mente. I due contendenti venneropor tati al vicino Commissariato Mon-cenisio, in via Garibaldi, e intro. dotti alla presenza del cav. Caponetto, il Commissario. Il quale cercò di mettere d'accordo i due. — Blu elettrico o non elettrico — disse il Commissario — il colore non ha importanza, tanto più che ormai è già stato dato. — Già — obiettò l'imbianchine — ma e questo ? occhio destro che, colpito dalle solide argomentazioni del manesco ex-pittore, era diventato tumefatto, gonfio e quasi chiuso. — Questo è un occhio nero, signor Commissario — spiegò il colpito. E mostrò al Commissario il suo — Vede — intervenne il colpitore — vede chi non si intende di colori tra noi due, signor Commissario? E' lui. Questo, infatti, non è un occhio nero: questo è un occhio viola, signor Commissario, lei lo può constatare. Il cav. Caponetto ha invece constatato la colpevolezza del signor Emilio L., ex-pittore dilettante, e questa sua ultima dimostrazione di perizia nel conoscere i colori non ha affatto influito sul giudizio finale del Commissario che è stato di severa condanna all'operato del manesco pittore, il quale dovrà risarcire l'imbianchino del danno patito, rimborsandogli inoltre le spese di farmacia che egli dovrà sostenere per far ritornare il suo occhio nero o viola che sia al primitivo naturale colore.

Persone citate: Arduino Giovanni, Caponetto, Emilio L., Nicolini