Il colera è scoppiato a Sciangai mentre la battaglia si inasprisce

Il colera è scoppiato a Sciangai mentre la battaglia si inasprisce Il colera è scoppiato a Sciangai mentre la battaglia si inasprisce (DAL NOSTRO CORRISPONDENTE) Sciangai, 30 notte. La terribile battaglia in corso, il bombardamento della nave americana, gli incendi, sono nulla di fronte alla notizia tremenda che il colera è scoppiato a Sciangai. Il comunicato ufficiale informa che otto casi sono scoppiati nella Concessione francese, e subito il terrore si è diffuso in questo milione di persone tormentate da tanti flagelli. Immediatamente gli ospedale le missioni sanitarie, quelle religiose (e si distingue l'opera eroica dei cari- missionari salesiani, condotta sino alla più strenua abnegazione) hanno iniziato una energica opera di difesa profilattica. Nuovi sbarchi nipponici Nuovi contingenti di truppe sono stati sbarcati nei dintorni di Sciangai portando così il mimerò dei contingenti giapponesi dislocati nella zona di Sciangai a 16 divisioni. Ite nuove truppe non hanno però come obbiettivo solo di combattere quelle di Ciang Kai Scek, ma di fronteggiare quelle provenienti dalla provinciale di Hnn Nan, Kong Tung e Kuang Ei. La battaglia di Sciangai si è orientata verso una prima vittoria ni2rpnnica: il contatto fra le truppe operanti nipponiche e le truppe sbarcate il 23 scorso, è infatti avvenuto grazie alla progressiva, avanzata, dell'ala sinistra nipponica. Altri ingenti contingenti di truppe giapponesi sono stati sbarcati ieri notte presso Sciangai. Ma anche dopo i nuovi lunghi ed aspri scontri, la situazione è pressoché stazionaria nelle due zone di Wusung e di Lotien dove le forze cinesi appartenenti alla seconda divisione ed alla divisione modello, che dipendono direttamente dal maresciallo Ciang Kai Scek, si sono battute e si battono valorosamente. Ambedue le parti registrano gravi perdite. Le forze giapponesi aeree e navali alle ore 18,35 di stasera hanno effettuato un bombardamento contro le posizioni cinesi di Ciapei. Un altro volo gli aeroplani della marina hanno effettuato sopra gli aeroporti cinesi di Hang Kou c Kuang Tech. Gli apparecchi hanno bombardato violentemente le due posizioni arrecando dei gravissimi danni ai capannoni e agli apparecchi. Si crede che ne siano stati distrutti parecchi. Gli ambienti cinesi dal canto loro sono indignati ed emozionati da questa dichiarazione che considerano come « pericoloso presagio sulle intenzioni giapponesi ». Quanto durerà la guerra? Nei circoli cinesi si sottolinea che fin da principio la Cina vide la possibilità di vincere il Giappone sui terreno economico, obbligandolo cioè ad una lunga guerra estenuante per le possibilità economiche di esso, ed in questo senso la estensione della zona del conflitto avvantaggia i cinesi. L'aspra resi; stenza incontrata dai giapponesi nella zona di Lo Tien mostra anche che il vantaggio della loro maggiore efficienza tecnica e della superiore meccanizzazione e motorizzazione dei reparti viene molto diminuita dal fatto che gh scontri avvengono in campi di risaie sforniti di larghe vie di comunicazioni. I cinesi poi hanno ancora a loro vantaggio la preponderama numerica nonostante gli ultimi cospicui sbarchi di truppe giapponesi. La nave americana I giapponesi, almeno qui a Sciangai, sono più parchi di considerazioni, e per quanto ammettano che la resistenza cinese è superiore alle previsioni, sì limitano a dichiarare che sono sicuri della vittoria. Piuttosto in un loro comunicato esecrano l'episodio verificatosi alle ore 111. La nave ospedale giapponese Hip, diretta verso il Giappone con un carico di feriti e di ammalati, è stata attaccata e violentemente bombar-, idata. c mitragliata dal Forte di I Wu-Sung che è in mano dei cine\si. Tre infermiere sono rimaste ferite. La nave ospedale è dipinta in bianco con due grandi croci rosse sulle ciminiere. Il piroscafo Presidente Hoover è stato bombardato da aeroplani cinesi a circa due miglia al largo del faro sul fiume Yan Tse mentre era in rotta alla volta di Sciangai per prendere a bordo dei profughi e portarli a Manilla. Sul Presidente Hoover al momento dell'attacco si trovavano 2(13 passeggeri .e 320 uomini di equipaggio. Il cacciatorpediniere britannico Cumberland si è recato subito in soccorso della nave americana e il suo medico di bordo ha effettuato due operazioni chirurgiche di carattere urgente oltre a fare le prime medicazioni ai feriti che sono circa SO. Gli antiaerei di alcuni cacciatorpediniere nipponici hanno messo in fuga gli apparecchi chiesi che gettavano bombe sulla nave americana. Le autorità americane ammettono che si deve al fuoco giapponese se gli aerei cinesi non hanno continuato il loro bombardamento. Questa sera le autorità navali giapponesi hanno annunciato che i tiri dei caccia hanno abbattuto uno dei quattro apparecchi che attaccarono il « Presidente Hoover ». Il piroscafo intanto prosegue il suo viaggio per Kobe nel Giappone, per quanto gravemente danneggiato. Si apprende a tarda ora da Was. hington che l'Ambasciatore degli Stati Uniti a Nanchino ha consegnato già una energica nota di protesta al governo cinese per il bombaidamento del «Presidente Hoover ». Il governo cinese ha risposto seduta stante riconoscendo l'errore dei proprii aeroplani che volevano, colpire navi da guerra giapponesi che erano nei pressi, e la propria responsabilità e promettendo riparazioni complete. Due piroscafi britannici, tra cui il « Chekiang » di duemila tonnellate, sono stati fermati in alto mare da navi da guerra giapponesi. Degli ufficiali sono saliti a bordo, hanno verificato il carico e i documenti dei piroscafi e poi li hanno lasciati co>itinuarc nel loro viaggio. Nanchino smentisce oggi le notizie diffuse da Pechino che la Cina sia disposta ad implorare la pace, ed anzi dichiara che prenderà l'iniziativa di far constatare lo stato di guerra col Giappone, mentre sta varando un piano che ne prevede la durata per cinque anni. L. Ci. NEI DINTORNI DI TIEN-TSIN. 1 giapponesi dopo la conquista della città costruiscono trincee per esser pronti In caso di controffensiva cines». delle I cinesi resistono al passo di Nan Keu (DAL NOSTRO CORRISPONDENTE) Rechino, 30 notte. Stamattina quando con due colleghi inglesi sono arrivato al Tempio del Cielo, ed esibiti i complicati lasciapassare, sono stato ricevuto dall'ufficiale che —■ secondu la costumanza giapponese — fa da portavoce al Gran Quartiere Generale delle untiate nipponiche in Cina, mi' ha stupito la parola pace, detta in inglese, ripetuta per me in francese, che U portavoce ha sollevato sopra uno dei auoi compitissimi sorrisi. Pace, pace « Ho' l'onore di comunicare a loro signori, che a Kalgan è stata costituita una commissione di pace, così- come già a Pechino e a Tien Tsini ». Ecco un'altra provincia, dove la guerra ha raggiunto per il Giappone il suo scopo. Difatti, com'è noto, le commissioni di pace sono composte di cinesi filonipponici, di cinesi separatisti del luogo, e di rappresentanti della colonia giapponese, più — per le eventuali parti del pugno sul tavolo — qualche ufficiale del Corpo di spedizione giapponese. La commissione di pace sostituisce in un veloce batter d'ore tutte le ordinarie amministrazioni civiche, fa occupare i posti doganali, le casse, assume su se stessa l'ordine pubblico tenuto dalla polizia con la generosa collaborazione di reparti nipponici. Tenendo conto delle leggi dell'armonia cromatica, e della disponibilità di stoffe, si crea una bandiera, accanto alla quale sventola, sempre anche quella del Giappone. II primo saluto è per il Mikado, il secondo per l'èra che incomincia, I il terzo per l'indipendenza della provincia, il quarto per il Giappo- : ne amico ed alleato, presidio della j indipendenza. La Commissione di pare è inse- ' | diata. Così fu fondato il Manciu-\ kuò, cosi il Giappone si è insediato a Pechino nel Tempio del Cielo, violando una inviolabilità di quattromila anni, cosi ha- esteso capillarmente l'occupazione di Tien Tsin, che è diventata un immenso aqquartieramento di giapponesi. Così, da oggi a Kalgan, dove del resto lavoreranno rapidamente quei partiti di intesa orientale che sono colossali cavalli di Troia nipponici nella politica cinese: Obbiettivi raggiunti, con quella costanza, quell'uso della forza eroica, quella lungimiranza politica che ormai sono una tradizione rcgiiimentì\I I : j ' \ quarantennale dell'Impero del Sol Levante. Quanto agli obbiettivi da raggiungere, il portavoce non ha potuto ripetere la parola pace, ma soltanto darci altre notizie di guerra, ed annunciare che tutta la linea ferroviaria Pechino-Kalgan è nelle mani giapponesi, ad esclusione del passo di Nan Keu, ove una parte delle truppe cinesi resiste ostinatamente. I giapponesi hanno, occupato Hui-Pao-An , Hsia-HaYuan e Suun-Hua, stabilendo delle rapide comunicazioni tra l'armata operante a Kuang-Tung e le truppe nipponiche che avanzano da Pechino attraverso il passo di NanKeu. La provincia del Ciahar è assolutamente controllata dalle fitte occupazioni giapponesi, che così dispongono di mia larga zona di rispetto sulla direttrice ferroviaria. Oggi poi, le truppe della città di Jchol nel Manciucuò, in coopcrazione con le forze giapponesi, hanno occupato Cih-Cieng, importante centro nella provincia del Ciahar che comanda le comunicazioni tra Tu Scih-Kon, Yun-Nìng e Cih-Ccng. Tirando le somme, quattro sono i fatti rilevanti da segnalare oggi: la battaglia di Uan Keu dura ancora malgrado le speranze, i comunicati, e quel che più conta, gli irruenti attacchi giapponesi; quella posizione chiave è ancora tenuta dalla Sl.a divisione cinese. Kalgan è, anche politicamente, in mano del Giappone. La provincia, del Ciahar è stata conquistata. La Cina fortifica dccisametite an\c^e zone * àove la minaccia d'un I attacco parrebbe esser lontana. Ma, non ha. forse detto un altissimo dignitario di Nanchino, che i cinesi son disposti, e si preparano, a cinque anni di guerra ? A Tokio, la previsione era arrivata soltatìto ad un anno. Ma i cinesi sono quattrocento milioni, fanno le cose in grande. A. C.

Persone citate: Ciang, Ciang Kai Scek, Hang, Hoover, Kong Tung, Manciu, Tung