Le eliminatorie per il concorso dei modelli volanti

Le eliminatorie per il concorso dei modelli volanti Velivoli a proporzioni ridotte Le eliminatorie per il concorso dei modelli volanti La passione per l'aviaione è cosi intensa, in ogni categoria di persone grandi e piccine che, chi non può disporre di un aeroplano vero e proprio, si ingegna a costruirsene uno di proporzioni ridotte, ma, in tutto simile a quelli che, guidati dai nostri abili e audaci piloti, tengono alto il presligio della nostra aeronautica conquistando sempre nuovi prima ti mondiali. I modelli di aeroplani presentati ieri nella gara eliminatoria per il concorso nazionale indetto dalla R.U.N.A. al campo di Miraiiori, nella loro varietà di forma, di colore e di concezione, hanno chiaramente dimostrato come i concorrenti, molti di essi di età inferiore ai sedici anni, abbiano raggiunto una matura coscienza aeronautica cosi da lasciai- intravedere che molti di loro — forse tutti — diverranno presto o tardi ottimi collaborato- ri diretti o indiretti della nostra aviazione. Non è esagerato dire ohe i modelli esibiti nella gara di ieri — quasi tutti ideati e co struiti da operai e artigiani sotto la guida di esperti di aviazione — erano in tutto uguali ai veri aeroplani. Fra i tanti, tutti opera di paziente e ingegnoso lavoro, ne abbiamo ammirato uno cosi perfetto, che era azionato da un minuscolo motore a scoppio; un gioiello di costruzione realizzato dall'operaio Agostino Bruno del- l^Rolartdi/Quelio piccolo apparecchio, la cui apertura di ali supera di poco il metro e mezzo, decolla con la stessa sicurezza di un aeroplano da caccia e, dopo un volo regolare (la cui durata è in proporzione alla capacità del serbatoio di carburante a bordo, non più grande di un comune ac tendi sigaro, o mediante un in (emittore automatico situato pure a bordo) planando dolcemente si posa sul campo senza brusche Hcosse. Il modello è stato ieri pre K sentalo a Mlrafiori in alcune esi Dizioni sperimentali che hanno riscosso, fra il numeroso pubblico presente, fra le personalità ed i ' ^eresse. ■.tj1,^ vcrai e P'0Pn.a' suddl" ™a Jn ,d"f categorie, la prima Pf* mode 11 azionati meccanica m,eì}t(:. e .la. seconda per ì veleg Sjatori, si è iniziata alle 8,30. La pu"a "» composta dall'ing. Al bertis, dal cav. Gervasoni e dal ',cav- Clamati, direttore del campo j dell'aeronautica Italia. Erano pre 5°"" " cav. uff. Cus, direttore ideila scuola di volo a vela, gli , ingegneri Valli c Ribaldone, di ' rettori e istruttori della legione Pro Avieri della B^iat, l'ing. Taroni direttore della scuola Pre Avieri |«Dalmazio Biraghl * con l'istrut tore maresciallo Boocardi, il co- mandante Roland!,, direttore della i scuola <t. Pisoni » ed altre perso nalità fi 1* D Drincinio si è verificato un Pa f»T£rJ P(%,,iH n^^fi wfi J^SSSI » ?J"VLTÌ^m^ii^^£«im «punto» i loro modellini. Nessu no di essi osava essere il primo, Preferivano assistere al debutto dei concorrenti per lanciarsi a .cuor tranquillo nella gara. Ma 'qualcuno doveva ben Incomincia- re. E infatti oucsto qualcuno cetato, finalmente. Sulla pedana di lancio c depo- sto, pronto per il volo, un apparecchio verde, cosi lucido da sembrare di vetro. L'attesa ò breve. Il piccolo aeroplano scat ta e dopo un volo di tre o quat tro metri capota. Il volo è dura a a i a i n n o - i , i o a l , e i e o o i " a a l o e i e i i - to esattamente 'un secondo e mezzo. Un record di brevità. Il proprietario di questo velivolo che di volare non vuol saperne, 6 testardo e ripeterà la prova a intervalli più o meno lunghi per tutto il tempo che si protrarrà la gara. L'aeroplano verde (non èvérde il colore della sperai a II za?) è destinato, insomma, a divertire il pubblico. Ma veniamo agli... assi della gara. Il secondo concorrente eseguisce un bellissimo volo di 5ì secondi. Quasi un minuto. Egli è però subito superato dal terzo concorrente che raggiunge i 58 secondi di volo. Una breve parentesi è aperta da un velivolo che non riesce decollare e da un altro che, dopo 28 secondi di volo cade a testa in giù. Ed ecco, finalmente, un magnifico volo del modello presentato da Darbesio che raggiunge in un primo volo quasi due minuti di durata e. in una seconda esibizione, li supera di quasi quattro secondi. E' il record della giornata. Altri voli si susseguono, ma i tempi massimi non superano il minuto e quarantadue secondi. Tempi notevolmente migliori sono realizzati dai veleggiatori. Questi apparecchi che sfruttano le correnti d'aria e che sono dotati di maggiore superficie d'ali, hanno più probabilità di effettuare lunghi percorsi. Infatti il vincitore della gara, Giuseppe Riccardi, realizza col suo veleggiatore, quasi sei minuti di volo. Il lancio era stato abilmente effettuato cosi che l'apparecchio, raggiunta la quota migliore, ha iniziato la sua passeggiata aerea deciso a non scendere di lassù a dispetto del legittimo proprietario che temeva, come temevano tutti gli spettatori, di perderlo per sempre. .E infatti ciò sarebbe successo se l'aria fosse stata propizia per i veleggiatori. A proposito sarà bene rilevare che ieri mattina le condizioni atmosferiche non erano ifavorevo'i per le prove dei piccoli modelli e che perciò i risultati conseguiti dai concorrenti sono stati inferiori a quelli realizzabili in normali condizioni.. A chiusura della gara sì sono avute ancora alcune esibizioni di capotaggio dell'apparecchio verde che è riuscito finalmente ad effettuare un volo della durata di poco più di due secondi. Ed è stato già molto... A causa del maltempo non tutte le gare hanno potuto essere ultimate; per questo motivo non è stata compilata alcuna classifica. IL MODELLO RISULTATO MIGLIORE NELLE PROVE

Persone citate: Agostino Bruno, Gervasoni, Giuseppe Riccardi, Pisoni, Ribaldone, Taroni

Luoghi citati: Italia