Congetture e fantasticherie della stampa francese

Congetture e fantasticherie della stampa francese nuove Congetture e fantasticherie della stampa francese Iniziativa attribuita al Foreign Office della convo cazione d'una conferenza per gli affari di Spagna l vtHrcltdiszisuniParigi, 30 mattino. L'attenzione di questi circoli sta ora rivolgendosi all'eventualità di una prossima visita del Duce al Cancelliere Hitler che, come prefazione ai progettati negoziati del prossimo autunno, dovrebbe confermare in modo luminoso la solidarietà politica dell'Italia e della Germania. \ Variazioni suli'« asse » Il <' Temps » riferendosi anche al discorso di Palermo, presentato come un appello all'Inghilterra, alla Francia e a tutte le nazioni a favore della pace e della cooperazione, osserva che è sotto l'angolo della politica concertata italotedesca che si devono considerare i negoziati previsti per il riavvicinamento fra Londra e Roma e per un miglioramento deile rela zioni tra Roma e Parigi. Ciò non esclude, a giudizio del « Temps », la possibilità di un accordo nè per quel che concerne il Mediterraneo nè per quel che riguarda un nuovo patto di sicurezza per l'occidente, qualora sia vero che « l'asse Rdma-Berlino è uno strumento di pace e non un fattore di guerra, che non ha nessuna punta diretta contro qualche potenza o qualche gruppo di potenze e che può esi stere parallelamente all'intesa franco-britannica senza che vi sia da temere per tale fatto la divisione irrimediabile dell'Europa in blocchi rivali ». Prendendo poi lo spunto dalle indicazioni fornite dal collaboratore berlinese del « Danziger Vorposten », il quale dichiarando che l'Italia desidera evitare che si possano interpretare i tentativi di riavvicinamento anglo-italiani co-1 me un indebolimento della solida- rietà italo-tedesca, afferma che _ .. _ _ . ,j « per Berlino e per Roma la poh- tica mediterranea di pace di Mus- solini significa che un chiarimen- ■ te dei malintesi anglo-italiani deve avere per condizione preliminare 1 il riconoscimento dell'asse Berli- ; no-Roma come strumento costruì- i(•;„„ „ /i-, r,c^o in TTurn tivo d'ordine e di pace in Euro- |pa », il « Temps » si chiede se ciò significhi che la politica di solidarietà italo-tedesca non costituisce per sua natura un ostacolo al consolidamento della pace, ciò che i governi delle due potenze autoritarie avranno senza dubbio a cuore di dimostrare con i loro atti, o se questo significhi che i regolamenti europei dovranno essere elaborati e conclusi partendo dal principio che l'asse Roma-Berlino ! con le dottrine e i metodi che rapì presenta sia strumento costrutti- vo al quale dovranno piegarsi tutte le evoluzioni europee. « Se un convegno MussoliniHitler dovesse recare degli schiarimenti su questo punto e su qualche altro l'opinione internazionale l'apprezzerebbe senza dubbio in tutto il suo valore. Invece, conclude il Temps, se all'indomani di un incontro del Duce con il Fuhrer sf dovesse rimanere nell'incertezza per quel che riguarda le vere intenzioni di Berlino e di Roma e se questo incontro dovesse avere unicamente per oggetto una luminosa affermazione della volontà ilalo-tedesca di risolvere i problemi europei con metodi difficili a conciliarsi con le dottrine fondamentali alle quali le altre nazioni intendono rimanere fedeli, i grandi negoziati previsti per i prossimi mesi sarebbero senza dubbio resi più difficili ». Le informazioni della Tabuis Da parte sua là* Tabouis d5po aver dato nell'Oeimie presunte informazoini sulla genesi del probabile incontro di Mussolini con Hitler crede di poter affermare che durante questo convegno Germania e Italia fisseranno i loro desiderata in previsione della Conferenza internazionale sulla situazione in Spagna di cui il Foreign Office sarebbe disposto a prendere l'iniziativa e alla quale, la Francia non farebbe opposizione. « Il week end, aggiunge l'informatrice dell'organo radico-massonico, non ci permette di saperne di più su questa nuova iniziativa britannica che evidentemente non potrà avere una soluzione se non fra molto tempo. Tuttavia essa sembra di natura tale da far evolvere la situazione internazionale precisando le posizioni di ciascuno. Nei prossimi giorni si potran 1 no avere" probabilmente delle pre cisazioni interessanti, non fosse altro che cosfHenza che verrà fatta nelle va- ri<fCancellerie a questa offerta di convocare ]a conferenza di cui so ■ pra D'altra parte si crede sape re a Londra che sir Neville Cham 1 berlain sarebbe disposto a intrat ; tenersi col Presidente del Gover ino spagnolo signor Negrin che non rimanendo a Ginevra che otto |giorni gi recherebbe probabilmente nella capitale inglese per incontrarvi il Primo Ministro britannico ». Intanto il Congresso della pace riunitosi a Parigi ha preso atto di un suggerimento formulato da Alberto Mousset che viene pre¬ sentato come uno storico specialista della Spagna. I pacifisti in aiuto di Valencia Il signor Mousset vorrebbe che il Comitato di non intervento o un gruppo qualsiasi di Potenze pren- PRESSO LA GRANDE MURAGLIA, UFFICIALI GIAPPONESI, STUDIANO LE POSIZIONI CINESI CHE UNA TRINCEA desse l'iniziativa di proporre a Valencia e a Salamanca un armistizio basato sulle situazioni attuali. Questo armistizio dovrebbe durare due anni durante i quali dei Paesi assolutamente estranei al problema mediterraneo (Paesi nordici, baltici, sudamericani) si proporrebbero gli uni di vegliare sullo Stato di Franco e gli altri su quello di Valencia essendo ben inteso che le spese immense che si incontrerebbero per la ricostruzione economica di quelle due regioni sarebbero loro ulteriormente rimborsate da una combinazione finanziaria internazionale. Le due parti in conflitto in Spagna, accettando l'armistizio, dovrebbero impegnarsi a indire, entro i due anni, un plebiscito affinchè nella calma il popolo spagnolo possa decidere circa la forma ulteriore del suo governo. Ma è doveroso osser vare che di questo compromesso si occupano soltanto i giornali di sinistra i quali, malgrado l'osten tata fiducia nel governo di Valencia, non ignorano che la situazione di quest'ultimo è seriamente compromessa. Un armistizio giovando principalmente all'avversario, che si trova nelle condizioni più critiche un compromesso di tal genere verrebbe certamente accolto con favore dal governo di Valenza che vedrebbe allontanata pel momento la catastrofe che lo minaccia e che tutti ormai ritengono inevitabile. Ma è più che dubbio che il generale Franco si presti a tal giuoco che lasciando all'avversario la possibilità di riprendersi, tenderebbe semplicemente a privarlo dei frutti della sua vittoria. L'accoglienza che la proposta dei pacifisti riceverebbe qualora dovesse concretarsi, può quindi prevedersi fin d'ora. Le « epurazioni » staliniane Banda di «trotzkisti» scoperta tra i "Konsomm:l„ Mosca, 30 mattino. Le «epurazioni» staliniane hanno raggiunto anche la « Konsommol », che è la Lega dei Giovani comunisti. Viene infatti annunciato dal Comitato Centrale della Lega che è stata scoperta una banda di « spie, terroristi, traditori trotzkisti e bucarinisti, i quali minavano la Lega col proposito di abbattere il regime comunista, sopprimere i! sistema collettivista e ristabilire il capitalismo ». L'annuncio è stato dato alla fine, di numerose sedute del Comitato che duravano da sette giorni. La scoperta della banda ha portato all'arresto ed alla espulsione di numerosi dirigenti della lega. Fra gli arrestati, che il Comitato definisce anche agenti nippotedeschi, si trovano Lukianov, segretario del comitato centrale della Lega, Feinberg, segretario della sezione di Mosca, Bubekin, direttore del giornale ufficiale della Lega, Andriew e Santrov, ambedue componenti il comitato centrale. Tutti gli arrestati sono giovani sotto i trenta anni. Kosarev, primo segretario della Lega e persona di fiducia di Stalin, non è stato rimosso dalla sua carica. Il Comitato però ha emesso un voto di censura contro di lui, imputandogli di non avere vigilato abbastanza e soffocato in tempo l'organizzazione. Il comitato ha ingiunto ai componenti della lega di uniformarsi a vita sobria, astenendosi da piaceri di Bacco e Venere. Il comitato infine ha proibito ai membri della lega di prendere iniziative prima che queste siano esaminate ed approvate da tutti i componenti. Un altro incendio doloso in un aerodromo francese Parigi. 30 mattino. Ignoti delinquenti a mezzo di una bomba incendiaria hanno appiccato il fuoco ad alcuni capannoni dell'aerodromo privato di Tous Sus Parigi presso Versaglia. L'aeroporto è lo stesso nel quale nei giorni scorsi otto apparecchi americani decollarono alla vclta di Tolosa: quattro di essi dovettero fare un atterraggio forzato e gli altri quattro oltrepassarono la frontiera spagnuola. sNsnMzplcceslgdsnrcssgeisiurilnuoeudsuaercsdcs