L'EROISMO DEI LEGIONARI ITALIANI

L'EROISMO DEI LEGIONARI ITALIANI L'EROISMO DEI LEGIONARI ITALIANI L'ammirazione di Franco e l'entusiastico plauso del Duce 341 morti e 1676 feriti documentano il contributo potente della gioventù italiana alla decisiva vittoria di Santander IL PEGNO In queste giornate 'di gloria il primo pensiero di tutti gli italiani si rivolge ai Caduti. Ricordate i Volontari ; morti nei primi mesi del conflitto in terra di Spagna? Per varie considerazioni un'ombra di mistero Li avvolse anche nei nomi; oggi non più; da quando più fitte le schiere travolsero con nove colonne concentriche le formidabili difese di Malaga, da quando a Guadalajara scrissero una pagina di valore che solo circostanze fortuite impedirono di tramutare nella più folgorante vittoria, da quando a Bermeo e contro il « cinturone di ferro » di Bilbao infransero ad un tem-1 po i baluardi rossi e le ignobili1 menzogne de?, complici, i sacri! Nomi sfavillarono nella lucei dell'eroismo. Ad Essi si aggiun- ; gono le centinaia di Caduti dìi Santander; la Loro memoria è! collegata all'evento militarmente e storicamente più decisivo! per l'avvenire della Spagna ei della Civiltà; poiché ormai daj vari sintomi si avverte che San-1 tander è il principio della fine; ogni illusione crolla nell'animo dei più-ostinati. Morti per l'Italia come Quelli della Grande Guerra, come! Quelli della Rivoluzione Fascista, come Quelli dell'Impresa Etiopica; la continuità eroica, oltre- che nel marmi è nelle opere, Ì3 nella storia. Un'Italia assente dai campi di battaglia delia Spagna dove il bolscevismo aiutato dalla social-massoneria aveva puntato la sua carta per minacciare il Mediterraneo e, abolendo i Pirenei, per /prendere alle spalle la granitica barriera dell'asse Roma-Berlino, sarebbe stata inconcepibile; ma non poteva nemmeno durare una finzione umiliante. Nella rivendicazione dei Caduti è. l'esaltazione dei Volontari combattenti per l'Idea, è la coscienza di un grandioso dovere che il Fascismo ha compiuto e compie verso la civiltà, verso la Spagna, verso se stesso. Il Popolo italiano consegna i suoi Morti all'amico Popolo di Spagna che nella lotta e nel sacrificio si tempra per la sicura rinascita; custoditi nella Terra che vollero salvaguardata dalla barbarie dei bestemmiatori di Dio e della Patria, Essi costituiscono il pegno più certo di una fraternità, di un'amicizia, di un'alleanza che non potranno subire i vacillamenti di basse manovre politiche. Il dono del sangue non conosce calcoli; l'Italia Fascista e la nuova Spagna segnano nel culto dei Morti accomunati dal sacrificio e dalla gloria il patto eternò di solidale fedeltà. «L'Italia è fiera dei suoi combattenti » ROMA, 27 notte. Il Comandante delle Truppe Legionarie in Spagna ha diretto al Duce il seguente telegramma : « In questo momento, ore 13, alla testa delle mie trup- Ee entro in Santander liera. Legionari tutti, orgogliosi di aver assolto interamente compito loro affidato, Vi dicono a mio nome tutta la fierezza di aver portato nell'amica terra spagnola l'ideale della Patria e di aver combattuto e vinto L'ordine del giorno di S. E. Russo Roma, 27 notte. S. E. Russo, Capo di Stato Maggiore della Milizia, ha diramato il seguente ordine del giorno: « Camicie Nere! A Santander, lf5 battaglioni nemici hanno piegato al ferro legionario, ha Milizia ha appreso, con rinnovata fierezza, le eroiche gesta dei camerati volontari, che accendono di più vivida luce quelle già rivendicate di una immortale pagina di storia: Guadalajara. Ai prodi che hanno dato tante per la maggior gloria dell'Italia fascista nel nome di 8. M. il Re Imperatore e del Duce ». Il J>uce ha cosi risposto: « La vittoria corona l'eroismo dei Legionari Italiani, riconosciuto e esaltato non solo ih Italia, ma nel mondo intero. « Il Popolo italiano ha seguito la battaglia con passione e con la certezza della vittoria. A Lei, ai Generali delle colonne, agli Ufficiali e ai Legionari tutti il mio entusiastico plauso. « L'Italia è fiera dei suoi combattenti, in terra spagnola ». fulgide prove di sacrificio e di valore — e particolarmente ai Caduti che hanno raggiunto i Presenti nel tempio del Sacrario — va il commosso pensiero di tutte le Camicie Nere armate. Ai Condottieri di questa dura crociata, il nostro romano saluto. Al Duce, che ci dà l'orgoglio supremo di servire oltre la vita la causa, della Rivoluzione, salga più alto il giuramento di renderci degni dei nostri valorosi camerati e l'impegno d'onore che, sulle aspre vie del dovere, le nere insegne, onuste delle glorie imperiali e delle nuove, sapranno conquistare il lauro di sempre più luminose vittorie. Viva il Duce! ». L'INGRESSO IN SANTANDER .DEI LEGIONARI ITALIAN

Persone citate: Duce