LA PRIMA TAPPA compiuta da 59 apparecchi di Angelo Appiotti

LA PRIMA TAPPA compiuta da 59 apparecchi Xt^Avioraduno del Imlttorio LA PRIMA TAPPA compiuta da 59 apparecchi (DAL NOSTRO INVIATO) i Venezia, 25 notte. Siamo nel vivo della competizione. Dopo le prove preliminari di ieri-e ieri l'altro, che dovevano sopratutto dare l'indice esatto delle possibilità delle macchine su lunghi circuiti e stabilire una prima classifica per le partenze di stamane, siamo giunti al cuore della manifestazione con la prima tappa di velocità pura, che ha portato i 59 piloti rimasti in gara dopo i primi ritiri e i primi inevitabili incidenti, da Rimini a Venezia, toccando nel lungo volo (circa 800 km.) Parma, Torino e Milano. L'alba si è levata stamane nel cielo di Rimini triste, grigia, -accidiosa. Grandi nuvole nere si accavallavano con gravi presagi di pioggia e inutilmente il scie, lottò fino a tarda ora per rompere l'uniforme cappa che gli precludeva il cammino. La città balneare aveva mandato sul campo di Miramare poco pubblico ad assistere alla partenza dei concorrenti. L'ora estremamente mattutina e il sentore di maltempo che regnava nell'aria consigliavano al sonno più che a una gita sulle dune marine della riviera. Le partenze da Rimini Alle 5 l'aerodromo dì Rimini era già tutto un immane rombo di motori. Essendo mancato il francese Duranr, che nell'avio-raduno non aveva totalizzato il minimo chilometraggio prescritto, primo a partire è stato il torinese Lulno che nella tappa più lunga dell'avioraduno aveva fatto registrare la media più bassa. Quindi, con un minuto di distacco l'uno dall'altro, sono partiti gli altri .i8 concorrenti rimasti in gara. Degli arrivati a Rimint, infatti, anche Ceschina non aveva proseguito. Le partenze sono state date da S. A. R. il Duca d'Aosta, che era giunto in volo a Rimini nella mattinata, da Venezia. Il comandante della Divisione • Aquila » dopo aver dato il via al concorrenti è risalito sul suo apparecchio da caccia CR 32, assumendo il comando della pattuglia composta da altri due apparecchi pilotati dal suo aiutante di volo e dal tenente Perré, e, dopo aver compiuto ardite evoluzioni sul campo fra l'entusiasmo del pubblico che vi era convenuto, si è diretto a Venezia. Le partenze dei concorrenti, cui ha presenziato S. E. il generale Oppizzi, presidente della « Runa », il Federale e tutte le autorità locali, si sono svolte regolarmente, secondo l'ordine prestabilito. Dopo di che, gli organizzatori e l rap presentanti della stampa hanno preso posto sul trimotore per portarsi a Venezia, a ricevere i con correnti che frattanto volavano verso Parma e Torino, e poi, al a o i è o o t|rtt^ sulla Padana, dirigendosi l o e e n e o o i o e i l a o l i n i e i n o e e i a Venezia dopo aver fatto scalo a Milano. Il volo nel maltempo Nessun incidente notevole si è verificato durante la tappa odierna. E' stato segnalato l'atterraggio di fortuna di Cantacatterina di Bologna, fuori campo, presso Parma, senza danni alle persone. Il cecoslovacco Slouf proprio su Venezia ha rotto il carter e ha dovuto scendere In mare, danneggiando l'aeroplano, per il resto limitandosi a prendere col suo compagno di volo un bagno fuori programma. Primo ad arrivare a Venezia è stato l'italiano Salvador-i, in ore 11,1'56" seguito poco dopo da Lamanna, anche egli su Nardi, in ore 11,2'20". Sul campo Micelli, a San Nicolò di Lido, erano a ricevere i concorrenti il conte Volpi, il Prefetto, il Federale, il Podestà, l'on. Farinacci, S. E. il generale Oppizzi, l'ammiraglio Salsa comandante in capo del Compartimento di Venezia, il comandante del campo, maggiore Ranelli, e altre personalità. La folla, che si era assiepata foltissima dietro i recinti espressamente approntati, ha salutato con caldissimi applausi S.A.R. il Duca d'Aosta, che si è poi intrattenuto a conversare coi piloti, man mano questi arrivavano. Festosissimo è stato l'arrivo della marchesa Negroni col suo Breda 39 S. La giovane, gentile signora, che ha come compagne di volo le signore Adina Beltramo e Ennla Tramontano, ha fatto un volo assai bello e regolare, malgrado che il tempo sia stato per lei, come d'altronde per tutti i concorrenti, pessimo su tutto il percorso: nuvole spesse su Parma, nebbia nu Torino, piovaschi su Milano, forte vento sull'ultimo tratto da Milano a Venezia. I piloti sono scdariil anclcoficideor3.5CBnidezepeDye25gozeOBBraC44l4lidoftovgqLsiloaPFzathmdtdddilgudsdgsttdcEalntdsrCnnsmtdcpqmqlgmpdvqdddtqmPtrtpnddsgCtecSbgdTA i i l e a a ù e a e n e a n , scesi dalle macchine assai provati dalle avverse condizioni atmosferiche che ostacolavano fortemente il risultato velocità. L'ordine d'arrivo a Venezia Mentre scriviamo i commissari ancora non hanno diramato la classifica dopo la tappa odierna e con tutta probabilità non l'avremo fino a domani. A Venezia i partecipanti al secondo raduno aereo del Littorio sono giunti in questo ordine: 1. Salvador!, 2. Lamanna, 3. De Vitelleschi, 4. Von Kornatzy, 5. Maddalena, 6. Fisicaro, 7. De Chateaubrun, 8. Von Molitor, Bertaglia, 10 Fischer, 11. Negroni, 12. Keidel, 13. Fogli, 14. Sandeman, 15. Schmidt, 16. Ranoszeck, 17. Gould Mary, 18. principe kinsky, 19. Hasenmayer. 20. De Qual, 21. Marcowski, 22. Pallayert, 23. Balestra, 24. Von Busche, 25. Foligno, 26. Peretti, 27. D'Agostlnis, 28. Steinbauer, 29. Tucze, 30. Lattuga, 31. Arnaud, 32. Oudrich, 33. Beyermann, 34. Brambillaschi, 35. Szarck, 36. Von Benda, 37. conte di Parigi, 38. Serafini, 39. Bonato, 40. Polma, 41. Cussini, 42. Casale, 43. Hcnning, 44. Polack, 45. Fenile, 46. Muglia, 47. Marchesini, 48. Nakas, 49. Paroli, 50. Collalti, 51. Bancolini, 52. Di Collobiano, 53. Biondi, 54. Biondi, 55. Luino. Stasera la città di Venezia ha offerto ai concorrenti un banchetto al « Daniele », improntato a viva cordialità. Le migliala e migliaia di ospiti che gremiscono in questi giorni i grandi alberghi del Lido hanno accolto con vibrante simpatia i volatori del Littorio loro tributando indimenticabili accoglienze. Angelo Appiotti