Successi e scacchi dello spionaggio russo di Italo Zingarelli

Successi e scacchi dello spionaggio russo LA GUERRA NELLE TENEBRE Successi e scacchi dello spionaggio russo VIENNA, agosto. Eravamo rimasti, nel riassumere il libro Meister der Spionage, al punto in cui l'autore, generale Max Ronge, ultimo capo dello spionaggio austro-ungarico, descriveva la scoperta dell'esistenza, in Russia, di scuole di spionaggio e sabotaggio. Notizie particolareggiate sull'organizzazione di queste scuole se ne ebbero verso la fine di gennaio del 1916, in.seguito alla cattura sul fronte galiziano di cinque individui che confessarono di essere stati mandati dal colonnello Terechoff; due di essi, Gutowski e Turski, avevano il compito di distruggere con pirossilina la linea ferroviaria KrasneLeopoli, gli altri tre, Keller, Wiszniewski e Nowicki, avrebbero dovuto interrompere in un punto qualsiasi la linea Stanislaw-Czernowitz. Allievi ben riusciti e o à i , , a i a a e — a i e, a li a a, eo aa neeee rel a le i il E' si oten, na udo si. mel si eoscise so eta nI cinque narrarono concordi che il colonnello Terechoff aveva impiantato la scuola di Kieff con l'aiuto dell'aspirante Romanoff, al quale due agenti che frequentavano i campi dei profughi e le sale d'aspetto della stazione procuravano gli allievi. Se gl'individui erano riconosciuti adatti alla bisogna, venivano invitati a fare un lavoro molto lucrativo e per nulla pericoloso, e siccome il compenso era davvero principesco, le offerte per lo più avevano successo. Provvisti di documenti che li trasformavano in sudditi russi oriundi delle terre occupate, gli arruolati, a gruppi di due o di quattro, ricevevano l'istruzione tecnica necessaria e consigli circa il modo di comportarsi, sia passando le linee nemiche che in caso di arresto e per il ritorno. Da Kieff i terroristi partivano muniti di un lenzuolo — destinato a facilitare, d'inverno, l'accostamento alle sentinelle nemiche senza essere scoperti — di un pugnale, necessario per sopprimere, se le, cose fossero andate male, le sentinelle, e colle tasche piene di esplosivi. Sino al fronte li accompagnavano soldati di tutta fiducia. I citati cinque uomini fermati in Galizia si buscarono a testa da dieci a quindici anni di reclusione. Proprio all'indomani dell'arresto di questi cinque, ne furono fermati altri cinque, che, superato il fronte senza farsi notare, si erano spinti sino alla linea dei cordoni: lì dichiararono di essere dei profughi, ma risultò che avevano incarico di far saltare in aria treni di viveri e munizioni. Poco tempo dopo se ne sorpresero altri sei, incaricati di distruggere la ferrovia a Rozyscze e a Kovel; messi a confronto, costoro rivelarono che nelle vicinanze dei punti nel quali fossero avvenute le esplosioni avrebbero dovuto lasciare, in posto ben visibile, un cartello con la scritta «Nike» (Vittoria). In tal modo, come autori della distruzione sarebbero apparsi i terroristi e la popolazione non sarebbe stata punita con taglie. Lo sbarramento del fronte operato dagli austro-tedeschi e lo sgombro della zona di guerra da parte della popolazione civile finirono col mettere lo spionaggio russo nell'impossibilità di lavorare con dei borghesi alle spalle degli avversarli. Apparve così sulla scena la spia soldato: dei soldati russi venivano mandati dall'altra parte come disertori, con l'incarico di ritornare più tardi personalmente con le notizie, oppure di affidare le notizie stesse a soldati austriaci i quali si fossero lasciati sedurre. Un trapasso a questa specie di spionaggio poteva esser definito anche l'impiego di borghesi in uniforme. partviziodel da pfebbrale viziotentdorodi ul'apcontloff,impavvin vchi suscritagettceteziontelegiatI narmeno ni 5, a 1° e. ie ». Una donna in uniforme Alla fine di febbraio del '16 una pattuglia fermò nella posizione di Mielnica "a nord del Dnjester) un soldato russo che si spacciò per disertore. Malgrado i capelli corti e l'uniforme, si sospettò in lui qualche cosa di muliebre e presto si ebbe la certezza che nel suo petto di guerriero batteva un cuore femminile. La donna tentò di spiegare il travestimento raccontando di aver voluto rintracciare il marito, un aspirante russo, e che senza uniforme non avrebbe mai potuto arrivare al fronte. Senza dubbio la nostalgia del marito sarebbe stata un motivo valido pure per l'avversario, osserva il Ronge; ma che la poveretta ricercando il coniuge fosse andata a capitare proprie nelle linee nemiche, era davvero una sfortuna. Messa a confronto con una spia russa precedentemente arrestata, la moglie dell'aspirante fu riconosciuta per un'allieva della scuola di Kamienec Podolski. E cosi Pelagia Majden fu costretta a confessare lo scopo vero della sua missione, tanto più che anche altri compagni della scuola di Kamienec Podolski si ricordarono di averla conosciuta come Anna Duniec. Il tribunale di guerra di Stanislau la condannò a diciassette anni di carcere duro. Meglio dei soldati, funzionavano forse i prigionieri di guerra che si trasformavano in informatori. Il comando russo li arruolava fra gli slavi di tendenza russofila concentrati nei suoi campi di prigionieri e li faceva istruire in apposite scuole. Lo scolaro dichiarato adatto doveva presentarsi al fronte austro-tedesco come reduce dalla prigionia. - I prigionieri di guerra travestiti da legionari polacchi e i legionari czechi non sudditi russi furono impiegati principalmente nei settori in cui si trovavano truppe czeche: la notte essi si portavano strisciando fino alla sentinelle nemiche più avanzate, attaccavano conversazioni con i camerati cercando di sapere quante più cose interessanti fosse possibile, e sovente riuscivano a tornare indietro con la sentinella... II generale Ronge potè procurarsi tutta una serie di norme ina- QuUzareil cspioesteliargiovsonfra servdiffivatunagolaesegin mepitigio denblicscuti gte rbe serzio La accseresamare nagmete sernicticgiadenIcesrusRoso chinfle zaesriosi coperebcovoestaciptobpieimtoesmmvitem'14di mscalva3)disoladasfdegrsaersomzopcarusezisie rucoddramranbuefigdgddzdLmNngrduedussRtpt tite dal russi per il loro sero di spionaggio. L'importanza passaggio del fronte nemico parte dì confidenti indusse nel braio del '16 il maggior genee Batjuscin ed il capo del Sero informazioni del fronte settrionale, colonnello Paolo Feovic Rjabicoff, a farne oggetto una dettagliata istruzione. Nelprile del '17 il capo del centro di trospionaggio di Kieff, Michai, tenne a prendere misure per pedire che confidenti nemici si vicinassero a convogli di truppe viaggio, quindi per accertare diffondesse false voci atte a citare panico, chi provocasse ardi nei rifornimenti, chi protasse attentati contro ponti ecera e dove si trovassero stani nemiche radio-telegrafiche, efoniche o di colombi viagtori. russi erano piuttosto dottriri! e lo si rileva da vari docunti. uello che non seppero Una « Istruzione per organize ed eseguire segretamente ontrollo di persone sospette di onaggio » definisce il controllo erno un semplice mezzo ausirio e distingue fra osservatori vani e anziani, i quali ultimi o da reclutare principalmente militari che abbiano prestato vizio di pattuglia. I compiti più fficili vanno riservati agli ossertori anziani e del controllo di a persona vanno incaricati di rea due osservatori. Il modo di guire l'osservazione è spiegato ben quaranta punti; ripetutante si legge che uno dei comi principali del controspionago consiste nell'arruolare confinti. Nell'agosto del '17 fu pubcato un regolamento per la uola nella quale venivano istruigli agenti osservatori per il fronrumeno: da questa scuoia avreb dovuto uscire un nucleo di osrvatori capaci di fare il servio con vera e propria « maestria *. scuola contava sessanta allievi curatamente scelti e che per esre ammessi dovevano affrontare ami di lingua russa e perfino di atematica. Le materie da studia erano le seguenti: controspioggio, diritto, lingue russa e ruena, geografia, lettura delle car geografiche, scienza militare, rvizio telegrafico e radiotelefoco, fotografia, segnalazioni othe, impiego dei colombi viagatori, arruolamento di confinti, cifratura. Il pronunziarsi in merito ai sue-ssi riportati dallo spionaggio sso è assai difficile: secondo onge, il giudizio andrebbe rimor agli stessi russi, ma aggiunga he in generale i russi erano bene formati in merito ai dettagli del truppe avversarie: a simigliana di tutti gli Stati Maggiori deglerciti belligeranti, durante il peodo della guerra di posizione es seppero benissimo cosa ci fossa ontro di loro. Nelle fasi decisiveerò, lo spionaggio russo non sabbe stato all'altezza del suo ompito. In un rapporto riassuntio del 1918, l'i. e r. TJ Armata sprimeva come segue: « I risulati dello spionaggio russo al prinpio sono stati buoni, ma dall'otbre del '14 in poi, malgrado l'imego di ogni mezzo possibile mmaginabile, esso ha incominciao a fallire. Ne diamo alcunsempi: 1) la nostra avanzata dmetà ottobre in direzione di Maramaro Sziget sorprese la locale disione dei cosacchi completamene; 2) le nostre operazioni fra metà novembre e il dicembre de4 nella zona di Berezna, Passi Uszok, Homonna, Lisko, determinarono, malgrado le nostrcarse forze, la ritirata dei russll'oscuro della situazione effettia, al di là del Passo di Uzsok) la battaglia di Limanova, deicembre del '14, fu per i russi unorpresa; 4) la preparazione dela battaglia di Gorlice non vennai russi conosciuta; 5) dopo lfondamento di Luck, nel giugnel '16, i russi hanno lanciatrandi forze contro Kovel, senzapere che a sud-ovest il frontra aperto in direzione di Leopoopra un tratto di sessanta chilometri; 6) lo sfondamento di Zlocof, del 19 luglio 1917. preparater quattordici giorni e magnifamente riuscito, ha sorpreso ussi in modo completo ». Dopo la rivoluzione Ronge ritiene che i risultati deervizio d'intercettazione delle staioni radio-telegrafiche militaiano stati per i russi molto scar che in sostanza lo spionaggusso si sia basato soprattutto suonfidenti, nelle loro varie formdescritte, sui veri disertori e suldeposizioni dei prigionieri di guea. Da un documento preso al Comando del fronte settentrionarusso si conobbero i nomi degagenti di spionaggio e controspinaggio licenziati fra il 1" novembre 1915 ed il febbraio del '16: un solo mese se ne contarono 5e come motivi di licenziariicnfigurano il vizio del bere, imbrgli, viltà, sospetto di spionaggduplice, eccetera. Durante guerra il numero dei confidendeve avere superato di molto duemila. La rivoluzione influì sul servzio in modo palese: nel febbradel '17 il rilasso era innegabiL'offensiya di Kerenski portò umiglioramento affatto transitorNell'estate, con la fine delle azini belliche, era finita anche l'oganizzazione dello spionaggio zrista. Gli agenti della Poliziadella Ochrana furono arrestati uccisi, gli ufficiali dello spionaggesonerati dai loro posti. Molti cadero nella grande carneficina ufficiali. Oggi, tuttavia, dopo i sesazionali casi di spionaggio degscorsi anni — afferma il generaRonge — nessuno potrà più dubtare che il regime sovietico abbpresto fatto rinascere a nuova vta l'antica organizzazione. Italo Zingarelli

Luoghi citati: Galizia, Kieff, Kovel, Maramaro Sziget, Russia, Vienna