Sintomi di resipiscenza nell'opinione pubblica francese

Sintomi di resipiscenza nell'opinione pubblica francese Il discorso di Palermo e la vittoria aerea Sintomi di resipiscenza nell'opinione pubblica francese Voci di prossimi incontri tra gli uomini di stato inglesi e Mussolini Il discorso di Palermo continua ad essere ampiamente commentato e non è difficile, anzi, constatare nei commentatori uria certa tendenza a correggere i giudizi precipitosi e diffidenti della prima ora con rilievi più pacati e improntati a minori prevenzioni. Un incredibile stupore Il successo Italiano nella corsa Istres-Damasco-Parigi e H varo a Sestri della seconda corazzata di 35 mila tonnellate, non sono forse del tutto estranei a questo leggero mutamento di atmosfera. Parrà forse strano che semplici epi sodi possano racchiudere In sè tanto di imprevisto da modificare 10 stato d'animo di un paese bene informato. Ma la verità è che la Francia non è un paese bene informato, se per Francia si intende 11 pubblico lettore di giornali, e liqdenitemporacoleralritcusocoamatvoMprfofoche pregiudizi e partiti presi ten-1 segono un posto cosi grande nelle j linsoRvuopinioni di questa gente che il contatto con la realtà risulta non di rado indispensabile, per correggerla. Di frequente i giornali francesi amici del nostro Pae3e parlano con ammirazione del progressi dell'aviazione italiana; ma tanti altri giornali francesi si affannano a denigrarci e il pubblico, nella sua maggioranza, è cosi superficiale e distratto che ci voleva proprio la vittoria nella gara dell'altro giorno per far penetrare nel cervello dei più il convinci- mento che l'Italia non fa del bluff Pi- dieqvoSolambazitrliasepolae che la Francia farà bene a gliarla finalmente sul serio. In quanto alle due corazzate diìtelinea, che fossero state iscritte in I mprogramma molti se ne ricorda-1frvano, ma che un giorno sarebbero ! acdlventate realtà non ci credeva !31nessuno. Lo confessa ancora oggi|&nMaurras nell'Action Francaise: dl«I migliori amici dell'Italia _! codice — non osavano credere alla i strealizzazione del suo programma!rinavale e si rifiutavano di pigliar- ; glo sul serio e per quanto riguarda:Pl'incrociatore di 35 mila tonneila-, te, non è molto che uno di loro mi ddiceva; — Ma non lo faranno■ Vmai! ». qup* „afaranno^Confessione preziosa, non sol tanto come saggio di certi errori francesi ma perchè ci prova come lo stesso Maurras ignori ancora che la Littorio non è un incrociatore ma una corazzata, e dimentichi che prima di essa ne è stata lanciata un'altra, identica. Sia come si voglia, e ammesso pure che gli episodi in questione e l'andamento fortunato della guer-, ra dl Spagna non entrino per nul-jonrlsfpasclicla nei nuovi giudizi formulati in IMFrancia sul nostro conto, il fatto è!s'qpdlaziche le disposizioni locali nei nostri riguardi sembrano migliori. Acqua sul fuoco Il socialista Populoire, che sajbato scorso aveva pubblicato sul adiscorso del Duce un articolo osti- nlissimo, viene oggi sull'argomento econ un editoriale di tutfaltro to Eno, nel quale scrive che nè il go- mverno nè l'opinione francese op-\bporranno alcun partito preso di all'idea di un riavvicma- dcon l'Italia, e che tanto ; aome l'altra si rallegrerai!- mostilità mento l'uno come no senza il menomo secondo fine dl un riavvicinamento fra Italia e Inghilterra, giacché la Francia vuole la pace ed è lieta ogni qualvolta in Europa vengano eliminate diffidenze tra i popoli. Secondo l'organo di Blum quello che Importa sapere è « se Mussolini vuole con lai Francia un accordo generale e du-l raturo, e se si rende conto che un '■ paccordo simile non suppone sol- fitanto la liquidazione di questa o doquella difficolta part^olare "/iteimpllca uno spinto comune di pa-|.nmune per la pace, una comune po-! itSCce, una possibilità di azione comune per la pace, una comune politica di fondo su basi stabili, la.è liquidazione degli affari europei!».| dNon ci vuole molto a compren-, pdere dove il Populairc voglia ve- ! snir a parare, formulando in questi | gtermini la propria interrogazione: | cma il fatto che il problema dei rap porti con l'Italia venga considerato dai suoi portavoce accreditati con sangue freddo e quasi con tolleranza, anziché con la schiuma alle labbra, è interessante e merita di essere rilevato. Notevole è anche l'editoriale con cui il Temps torna oggi sul discorso di Palermo e sui rapporti franco-italiani e Italo-tedeschi. Negli ambienti dove l'organo ufficioso attinge le sue informazioni, la voce di un prossimo viaggio di Mussolini in Germania, ancorché priva di qualsiasi conferma da fonte italiana, ha evidentemente fornito pretesto ai soliti dubbi tncgsmemnaSRqcp serva che se realmente l'asse. Ber lino-Roma deve essere strumento sospetti sul conto della politica di-sRoma. Il Temps, comunque, non;ivuole tenerne troppo conto, e os- j ldi pace, bisogna eliminare ogni equivoco circa U pensiero direttivo della politica italo-germanica. Solo in tal modo l'offerta di collaborazione fatta dal Duce assumerà tutto U suo valore. Le riserve si fan vaghe Il giornale aggiunge che sulla base del rispetto e della restaurazione nel Mediterraneo dei valori tradizionali legati alla civiltà italiana, un'intesa sarebbe possibile, sempre che sia esclusa ogni Imposizione dell'ideologia fascista e la collaborazione Internazionale snrTtcrvacpnlDiddedtvcmìtenga conto non solo dell asse RoI ma-Berlino, ma della solidarietà j 1franco-britannica e « degli altri, ! accordi difensivi regionali conclu !31 da a*ri Paesi »• Quel che biso|&na evitare, secondo il Temps, e dl far dipendere la necessaria ! cooperazione con la Germania na i stonai socialista e con 1 Italia dal !rinnegamento delle dottrine che ; governano l'azione generale delle :Potenze liberali e democratiche, , „ Tocca ai dirigenti italiani e te deschi — conclude — dare la pro■ Va che l'asse Roma-Berlino, cos., quale è_ pUÒ conciliarsi con questo principio essenziale. In tal caso | è di certo a Londra nè a Pa aescm — conciuae — aare la pro-i ^a che l'asse Roma-Berlino, còsi. . -., ._. . I , jooHettlva non è dl certo a Liondra ne a rlgi, che si faranno ostacoli allò sforzo per un riavvicinamento ». Le riserve del Temps sono, su per giù, quelle che il Populaire adombra nell'interrogazione di cui sopra, e non è difficile rendersi conto che esse abbracciano la solita gamma delle pregiudiziali societarie francesi, dalla sicurezza alla pace indivisibile. IMa 11 iatto che' anziché precisare, !si preferisca lasciare nel vago 'questi capisaldi tradizionali della politica di Parigi, permette di credere a una maggiore elasticità nella loro interpretazione e applicazione. Le reazioni favorevoli suscitate a Londra dal discorso di Palermo non sono, dunque, rimaste senza effetto sugli umori di queste sfere. I ^ E Doriot, approfittando del mo- t mento propizio, chiede nella Li- \bertc: I «Che cosa risponderà Delbos ali discorso di Mussolini? Sapra eglil ; afferrare l'occasione di porre ter mlne alla Pohtlca de=h mdu«1 ! »■ Qsi l '■ possibile, che Chamberlain appro- fitti della sua visita di domani oj dopodomani a Londra per discu-iitero con i suoi collaboratori anche!|.n relazione ai prossimi negoziati'! italo-inglesi, ora che la situazione lConcetto Pettinato S. E. Giano in Inghilterra per invitare Chamberlain e Eden? Londra, 23 notte. E' assai probabile, e non solo;.è stata ulteriormente chiarita dal! .| discorso del Duce a Palermo. A , proposito del discorso, la « York ! shire Post » dichiara oggi che, nei | gii ambienti governativi britanni | ci, si nutre la speranza in una in- i a n i o a i é a e tesa definitiva nel Mediterraneo nonostante le continue incertezze causate dalla guerra civile spagnola. La « Star » pubblica stasera che se il conte Ciano farà prossimamente una visita in Inghilterra; egli probabilmente inviterà il Primo Ministro Chamberlain e il ministro degli Esteri Eden a recarsi a Firenze, dove i due uomini di Stato si incontrerebbero col Duce. Riferiamo questa notizia tale e quale. A proposito, poi, della replica che Chamberlain farà al discorso palermitano di Mussolini, in que- o i-sti ambienti politici si rileva che n;il Primo Ministro non prenderà - j la parola, secondo i piani esistenti, i . a i , e e se non all'8 ottobre, quando pronunzlerà un discorso alla conferenza del partito conservatore. « A quell'epoca — dice il «Daily Telegraph » — Chamberlain potrebbe essere in grado di annunciare un notevole progresso nelle relazioni anglo-Italiane. Le conversazioni di Roma saranno state allora già avviate e la Lega avrà cancellato dai suoi registri l'Etiopia ». In rapporto con le conversazioni romane viene discusso Intanto l'avvenire di lord Perth (sir Eric Drummond) il quale ha superato i limiti di età e dovrebbe ritirarsi dalla carriera diplomatica. Secondo alcuni lord Perth chiederà di essere mandato in riposo subito dopo la conclusione delle trattative Italo-britanniche, ma la previsione più attendibile è invece che egli rimarrà al suo posto romano almeno fino all'inizio del '38. Vice. à j i, e a l e e os., o ce, verso un quadro sinottico-dei o | vari punti da esso posti_ in vivida Punto centrale Berlino, 23 notte. Dopo 11 primo impulso, dato o-i ,-" « j„ jir ■„.„ j_i t->,, sivolta da un discorso del Du- I r. n .tnnen 11*1 fllIlHl'/l Ol 11 t\l TIPA' HPl ò ». u e ui si a e. e, o a e o a e. I ^"qu^u""circoli," so^nziàtaente! - tutta ]a considerazione della si- tua2iùne> e cloe la valutazione di Itutti gli altri punti, quando da ali considerazione puramente lil ' r»■ evidenza, è uno degli effetti della loro vù-tù sintetica che la discussione si trovi a poco a poco insensibilmente ridotta e concentrata a uno o due punti soli, che finiscono per apparire essenziali, è quasi in funzione di tutti gli altri. Questo punto che rimane e sovrasta programmatico, dappoiché è quello destinato a comandare la azione futura, sembra essere nel discorso di Palermo, per questa stampa, a mano a mano che le discussioni del primo momento si potenziano, quello della « solidarietà in atto t italo-tedesca. E' questa solidarietà in atto, non per nulla rilevata dal Duce con una duplice sottolineatura all'adunata del Foro Italico, quella a cui si riduce, secondo l'opinione o- punti della situazione, sia cioè oj quello della futura riorganizzazlou-ine europea come quello della dihe!fesa contro 1 pericoli che minacti'ciano il continente, sono diffidati ne la tener conto. a o;Regimi spassionata di essi si voglia passare ad una valutazione politica, cioè diretta e orientata all'azione programmatica. Il Duce in altri termini, ancora una volta, ha solennemente ammonito che unico punto fermo, unica realtà normativa nell'attuale disordine europeo sia l'asse Roma-Berlino, sia la solidarietà in atto fra le due Potenze e i due .. della quale realtà tutti > al! G. P,