IMPRESSIONI di Bruno Mussolini

IMPRESSIONI di Bruno Mussolini LA VIGILIA DI ISTRES L IMPRESSIONI di Bruno Mussolini Gli apparecchi italiani ammirati dai piloti francesi -- L'inglese Clouston conferma la partenza e e e l e r » a è a , è n e » a a a e, a iil eie ae a i aorire g re Istres, 18 notte. Gli apparecchi italiani partiti stamane dall'aeroporto di Monte Celio, sono giunti in perfetta formazione nel cielo di Istres. I sei S. 79 Savoia-Marchetti e i due B. R. 20 Fiat hanno atterrato con una regolarità che ha suscitato i più favorevoli commenti da parte dei numerosi ufficiali superiori francesi riuniti all'aeroporto per accogliere gli aviatori italiani. Non appena apertosi lo sportello dell'» I. 5 » pilotato dal colonnello Attilio Biseo e dal tenente Bruno Mussolini, il rappresentante dell'Excelsior ha chiesto al figlio del Duce le sue impressioni. « Sono soddisfano — egli ha detto — della prova del mio apparecchio che piloto con una familiarità assoluta da molti mesi e die ha sempre risposto nel modo più brillante alle mie aspettative, anche quando le condizioni atmosferiche erano estremamente cattive. E' con questo apparecchio che del resto ho migliorato di recente alcuni record mondiali. Io vorrei precisare che gli aeroplani con i quali partecipiamo alla transvolata Istres - Damasco-Parigi, non sono stati costruiti appositamente per questa prova. Si tratta di apparecchi militari che datano da tre anni e che da più di due anni sono iscritti nei ruoli della nostra Aeronautica militare. « Noi abbiamo scelto appunto questi aeroplani perchè desideriamo dare una dimostrazione delle possibilità e del valore del nostro materiale di serie che, per questa occasione, non ha subito nessuna modificazione, ma è stato soltanto verificato accuratamente e messo a punto con la più minuziosa precisione. Io desidererei che si sapesse che noi italiani siamo venuti a questo raid internazionale che il mondo attende con tanta impazienza, non per un concorso individuale, non perchè uno di noi arrivi primo, ma soltanto per darà una dimostrazione di potenza, di insieme e di regolarità. Ci vedranno slanciarci verso Damasco nella stessa formazione che avevamo adottata per giungere nel cielo di Istres stamane, e speriamo, se tutto andrà bene, di potere presentarci ancora nello stesso modo nel cielo di Parigi alla fine di questa crociera. «Se nulla di speciale è stato fatto per questa corsa, devo perà sottolineare che la preparazione degli uomini e del materiale ' è stata condotta scrupolosamente nei minimi dettagli. Noi sia mo sempre pronti e sempre in grado di affrontare qualsiasi even tualità ed è grazie a questo stato dì allenamento permanente che abbiamo potuto allinearci pc questa partenza con un così cospicuo numero di apparecchi di serie. Voi sapete che il decollaggio con pieno carico d'essenza, è una delle cose più difficili per un volo così lungo. Sono lieto di di chiarore che l'aeroporto di Istres, le sue grandi dimensioni ed il suo perfetto mantenimento, mi hanno entusiasmato. Sono certo che la partenza si farà con regolarità assoluta. Voi vedrete che la iqua driglia italiana, che è comandata dal colonnello Biseo, saprà mostrarsi degna dell'attesa che suscita questa prova, nonché della fama conquistata dalle nostre ali nel mondo intero. « Per parte mia, sapete che non appena ritornato dalla campagna d'Africa, alla quale ho partecipa to come ufficiale di complemento, mi sono deciso ad intraprendere la carriera aeronautica perchè ero rimasto entusiasta dei voli di guerra e sentivo che questa era la mia- vocazione. Ho chiesto l'autorizzazione al Duce che me l'ha accordata con la massima facilità essendo egli pure un appassionato pilota. Poi, quando ha appreso che io desideravo partecipare questo raid, egli non solo mi ha autorizzato a far parte dell'equi paggio, ma non mi ha nascosto la sua soddisfazione per la mia iniziativa; egli ha dato tutto il suo appoggio alla crociera affinchè ì ?nintmi particolari venissero stu¬ disuavDl'amtoduadsival'ail 16Frsu11FudeVipiglteCldelegodesttrprpaBdamUAta20esficgapephFnodatamBGVrecrKpgpl'mchqLl'pmIslaItepdCtnIlemntsgtgnmpnDacmnmamanqcdig diati con la massima, attenzione. « Io non voglio fare previsioni sul raid: su questo preferisco non avventurarmi con dei pronostici. Desidero attendere saggiamente l'arrivo a Parigi per riferire in modo concreto come si sarà svolto il nostro viaggio. Arrivederci dunque al Bourget ». Gli apparecchi italiani si sono ad uno ad uno schierati in prossimità dei capannoni dove si trovavano già il Farman S. 2231, l'argenteo velivolo di Guillaumet, il Typhon rosso di Rossi ed il Bloch 160 metallico del comandante Francois. L'aviatore inglese Clouston col suo Super-Comet è arrivato alle 11,57. In fine è giunto il Bréguet Fulgor di Codos che, al momento del decollaggio dall'aerodromo di Villacoublay, aveva subito lo scoppio di un pneumatico, ciò che non gli ha impedito di compiere un otterraggio regolare. Alle 17 i Commissari dell'Aero Club di Francia, riunitisi, hanno deciso che la partenza, anziché alle ore 5,30 del mattino, abbia luogo nel pomeriggio di venerdì. Gli apparecchi che rimangono definitivamente ingaggiati in questa grande prova appartengono a tre nazioni. L'Italia, con nove iscritti ma probabilmente solo sette partecipanti: S. 79, pilotato da Biseo e Bruno Mussolini; S. 79, pilotato da A. Tondi; S. 79, pilotato da Samuele Cupini; S. 79, pilotato da Umberto Fiori; S. 79, pilotato da Antonio Lippi; Fiat BR 20, pilotato da Giuseppe Gaeta; Fiat BR 20, pilotato da Enrico Roland! L'apparecchio Procellaria I. 9, essendo uscito in ritardo dalle officine, non potrà partecipare alla gara. Gran Bretagna: un iscritto: Super-Comet, pilotato da Clouston. Francia, quattro iscritti: Typhon, pilotato da Rossi; BreguetFulgur, pilotato da Codos e Arnoux; Marcel Bloch 160, pilotato dal ten. col. Francois e dal capitano Laurent, che avranno insieme i sottufficiali Joly Faure e Bescher; Farman 2231, pilotato da Guillaumet, Lanata Le Duffe e Vauthier. Per giudizio unanime gli apparecchi italiani, la cui velocità di crociera si aggira quasi sui 400 Km. orari e i cui equipaggi sono perfettamente allenati, sono i grandi favoriti della prova. L'imprevedibile è rappresentato dal l'inglese Clouston che non aveva mai dato fino a ieri sue notizie che è giunto in tempo per essere qualificato, dopo aver percorso Londra-Istres a 400 chilometri al l'ora. Il mistero che circonda la sua preparazione, la velocità da pri mato con la quale ha raggiunto Istres fanno dell'aviatore inglese la bestia nera della prova. 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Luoghi citati: Africa, Damasco, Francia, Gran Bretagna, Italia, Parigi, Savoia