Per la seconda volta Generali vince la Torino - Cenale di Vittorio Varale

Per la seconda volta Generali vince la Torino - Cenale Per la seconda volta Generali vince la Torino - Cenale La lotta sulle salite è accesa dal moncalierese Mollo, che, col vincitore, Scorticati e Valle arriva in gruppo, ma non può disputare la volata (Dal nostro inviato) Ceriale, 16 mattino. Sebbene il campo dei partenti (venticinque in tutto) fosse un po' ridotto in rapporto al gran numero di professionisti e d'indipendenti ohe vi potevano concorrete per disputarsi i ricchi premi offerti, la Torino-Ceriale organizzata dal Dopolavoro Fiat col patrocinio del nostro giornale, è riuscita una gara combattuta e vivace, che per .circa tre quarti del suo non breve uè facile percorso ha incatenato l'attenzione di chi ha potuto viverne le fasi da vicino. Dal che risulta, ancora una volta, che non è il numero dei partenti quello che consacra la buona riuscita di una manifestazione del genere. Ciò si è rivisto nella corsa che ieri è passata dal Piemonte alle coste liguri frammezzo il vivo interessamento delle popolazioni, e ciò per merito princiipale di una coppia di corridori — uno dei quali, il Generati, giusto ritroviamio in testa all'ordine di arrivo mentre il valoroso suo compagno, il torinese Mollo, soltanto da un guasto meacanico è stato impedito di disputare la volata finale al termine di una corsa che ha nortato, posso dire, il segno della sua volontà e del suo valore. Mollo attacca in salita Detto questo, è come dire che i due «grigionrossi» sono stati 1 dominatori della corsa, avendone assunta l'iniziativa appena si profilarono le alture delle Langhe, e poscia spingendola a fondo fino a Ceriale. La corsa era cominciata in tono piuttosto dimesso. Pochi i partenti e svogliata e lenta l'andatura andando verso Carenano, Carmagnola, Bra. Si arrivò ad Alba. (Km. 70) con tutta lajcompagnia al completo, salvo iCimatti che poco prima era sta-'to appiedato da una foratura. Dell'assenza del veloce bolognese (che non potrà più raggiungere i primi perchè, come diro, subito lì si accese la battaglia) approfittò Astrua per vincere il premio di traguardo. Si pensava sfuriata il ,-, \chc doP°. la ve ,,_ momento ;gruPP°. npc"?f, %„"'■ rtrii'aWtà-t!Pa5Ph!i..ap?e°aj51i>rÌ .Sì*T Jito la strada prende» salire Te J- ., , ,„ „„„,„„,yvno ai immediatamente"Wg«>£ [spezzo e al culmine di «g» ^ (Km 85) dietro 1 « gri| 0 rosso » amarono oeueioy, """" Soortìcàtf, Castiglione, Barella e iR Tutti gli altri erano di- staccati e oer sempre. Soltanto a staccati, e per sempre. Valle, molto più tardi, potè farai sotto e riportarsi nella zona delle operazioni. Reiterando negli attacchi, ben riuscirono i due amiconi a un certo momento a rimanere soli, anche favoriti da una caduta di Scorticati; ma verso Millesimo toccò a Mollo di fare un ruzzolone, e allora dovette inseguire, cosicché la pattuglia Si riformò. A Cortemilia (Km. 105) i passaggi avvennero in quest'ordine: alle 12 e 18' Mollo, Generati, Balli, Scorticati, Barella e Racca; a un minuto, Valle, Gotti, Marini, Masarati, Bovio, Scazzcla, Albani e Olivetti; a due minuti e mezzo Bailo con Oria ed Astrua; a sette minuti Cimatti; Varetto aveva abbandonato, per caduta e rottura d'una ruota. Anche Generavi all'offensiva Il caldo era soffocante, . la polvere asfissiante. Non una fontana, non una bottiglia d'acqua per quei poveri ragazzi. Fermarsi a chiedere un refrigerio nei rari casolari non era il caso, che a breve distanza gli inseguitori davano la caccia ai fuggitivi. Fu allora che Generati, fino a quel momento incerto, si mise a coadiuvare il compagno di fuga. La situazione era seria, che a Dego (Km. 138) Balli, Valle, Marini e Racca s'erano portati a soli 45" dal quartetto dl testa. Un' altra salita si presentò ai corridori, e nuovamente i due grigiorossi attaccarono Scorticati e Barella. Questi, stremato, scomparve subito; ma l'emiliano non si diede per vinto, e rimase a cento metri da essi, che si buttavano dall'alto del Giovo verso la Riviera. Ecco dunque, soli, Mollo e Generati al coniando della corsa, ch'essi fino a quel punto han condotta da padroni. A Varazze essi passarono primi; ma Scorticati (al quale s'era aggiunto Valle) era a poco più di mezzo minuto —- come dire che ad Albdssola li raggiunse, e da quel momento fu un quartetto che apparve alla testa della corsa, molto avvantaggiato sui ritardatari Dallo striscione dell'ultimo chi- plometro in avanti, quasi fecero del surplace, i corridori del gruppetto di testa. Poi si decise Valle, ma guardingo; infine, quando mancavano trecento metri, Generati parti, avendo Mollo alla sua ruota. :— E' fatta! — pensai. — Mollo si fa « portare » fino ai cento metri, e poi passa lui. Non fu cosi. La ruota libera gli s'incappa, pedalare gli diventa difficile, lo grida a Generati, e questi, fulmineamente, decide di badare ai fatti suoi. Per un attimo rallenta, quasi a prender lo slancio; di sorpresa si porta dal mezzo della strada sulla sinistra, e di là» parte come un bolide, guadagnando due lunghezze agli avversari. Valle è subito battito; Scorticati resiste, contrattacca, ma non può far di meglio che arrivar secondo, a una lunghezza da Generati Ecco l'ordine di arrivo; 1. WALTER GENERATI, di Crevalcore, che impiega 5 ore. 6' e 35" a percorrere 1 "250 Km. (media oraria 33 Km. e 550); 2. Scorticati Renato, di Reggio Emilia a una lunghezza; 3. Valle, di Broni; 4. Mollo del Dopolavoro Fiat; 5. Bailo a 16 minuti: 6. Mara; 7. Olivetti; 8. Marini; 9. Balli; 10. Zuccotti. Ottima l'organizzazione, curat". dai camerati del Dopolavoro Fiat e dal Comitato locale. Ho notuto seguire la corsa sulla «1500 > df 1 cav. rag. Sambuelli. Vittorio Varale