Le prime difese azzurre travolte

Le prime difese azzurre travolte La grande macchina in movimento Le prime difese azzurre travolte (DA UNO DEI NOSTRI INVIATI) Palermo, 13 notte. Gli avvenimenti della prima giornata delle esercitazioni non sono tali da richiedere molte spiegazioni. Importantissimi per i rossi, si riducono all'azione di sbarco, da questi, diremo così, felicemente compiuto. Gli azzurri,, come ho detto ieri, dato il supposto, non si attendevano un simile colpo di mano, sicché sono stati sorpresi.. Battute le poche difese costiere, che hanno assistito alla fulminea liquidazione, in alto mare e negli altissimi cieli, della marina e dell'aviazione della difesa, gli invasori sono discesi sulle spiagge sicule per un tratto di circa 20 chilometri, in località diverse, e precisamente a sud di Marsala presso gli stabilimenti Florio, in regione di Torre Sicibiliano, e a Capo Feto, in regione Gilletto. Come sia avvenuto lo sbarco non lo possiamo dire, perchè noi giornalisti siamo stati fermati a Salemi con divieto assoluto di proseguire. Qui abbiamo saputo che S. M. il Re Imperatore e S. A. R. il Principe di Piemonte hanno presenziato, con molte altissime autorità, alla mossa fulminea e audace del partito rosso. Lo sbarco dei rossi Ma non siamo neppure in grado di precisare con quali truppe gli invasori abbiano messo piede a terra, iniziando immediatamente con queste l'imbastitura e la costruzione delle teste di sbarco, sotto la protezione delle quali sono sbarcati altri contingenti, dalle grandi unità navali raccolte nelle acque dell'isola. Il partito azzurro, avvertito della bastonata con la quale i rossi hanno addormentato le difese costiere, a tardo mattino, cioè a sole già alto, hanno mandato verso la costa un primo contingente coni' posto da un battaglione di Camicie Nere che però, secondo i giudici del campo, si sono trovate subito in gravi difficoltà e quindi fermate. La faccenda per gli azzurri ha cominciato a farsi seria. I servizi di informazioni aerei e terrestri hanno infatti avvertito il comando di Corpo d'Armata, residente a Vita, che l'invasore aveva lanciato sulle spiaggie, nel tratto che ho già menzionato, il battaglione San Marco, un reparto di bersaglieri abbastanza Importante, nuclei di marinai e carri veloci. Queste forze, appena a terra, si sono messe in movimento nel settore centrale di Mazara del Vallo. Preoccupatissimo, il comandante del partito azzurro ha fatto seguire, al battaglione di Camicie Nere, un reggimento di bersaglieri ed una certa aliquota di carri armati. Siamo a questo punto, quando a Salemi incontriamo il generale comandante la Divisione « Vespri II », il quale, sicuro com'è delle s a ttslsue truppe, in maggioranza composte di richiamati siciliani, non dimostra nessuna preoccupazione. Vediamo pòchissimi aeroplani solcare, ad alta quòta, i purissimi cieli. Ho detto, ieri che la sorpresa ha anche coinvolto, oltre alle forze di mare e di terra, anche quelle dell'aria, il cui impiego, perciò, verrà gradatamente aumentando, a misura che dilagherà l'allarme. • Dico incidentalmente, e per mettere in. evidenza l'entusiasmo, la resistenza e le capacità delle nostre truppe, che lo sbarco è avvenuto in un mare piuttosto agitato da un freschissimo vento di libeccio, cosicché il comando ha dovuto in fretta e furia costituire la sua base navale a Mazara. . Resta inteso che le unità rosse seguiteranno ad incrociare al largo. Da queste debbono partire gli aerei e tornare a posarsi a missione compiuta, e su queste, finché le operazioni di sbarco non siano interamente compiute, si ac catastano i rifornimenti delle truppe operanti; rifornimenti che, a un dato momento, saranno messi a terra. Gli aerei dei rossi, intanto, oltre che tenere a bada la poca aviazione azzurra, hanno subito bom bardato i centri più importanti del partito avversario a terra. In una parola, i difensori del l'isola, che a tutta prima avevano creduto di fronteggiare un semplice colpo di mano e s'erano af fidati completamente agli elementi della difesa costiera, adesso, riscaldandosi il clima, hanno dovuto mettere tempestivamente in movimento tutte le macchine belliche delle quali dispongono. Un sistema capovolto Passiamo ad altra considerazione, mentre i partiti avversari prendono contatto e iniziano la manovra che domani entrerà nella fase piena. Voglio parlare dei servizi che in terreno come questo, rappresentano il più alto coefficiente di tutti gli altri mezzi di combattimento attivo. Essi costituiscono la parte meno appariscente, ma la loro importanza è tale da cambiare fisionomia alla guerra moderna. La vittoria, la classica, alata vittoria, si posa sul dorso del mulo paziente, pesa sulle spalle dell'umile soldatino della Sussistenza, che s'immola e fonde in copióso sudore davanti ai forni Weiss, procede lentamente ma sicuramente sugli autocarri, ballonzola sulle carrette da battaglione, s'illumina delle scintille sprizzanti dal piccone del geniere, s'abbevera e prende vigoria dalle acque rifornite, si nutre del contenuto delle pentole entro cui si cuoce il rancio, e via dicendo. Tutti questi vestiti che aleggiano intorno alla vittoria sono cosi grigi e uniti, che i profani manco li notano. Pensate pure che uncolpo di fucile ha la stessa impor-tala di una gavetta colma dibuon rancio. In passato si voleva erigere a sistema il disagio del soldato, credendo che questo lo. abituasse a tutto sopportare. Allenamento pericoloso e inumano: il fisico e il morale del combattente si indebolivano. Oggi il sistema è capovolto. La formula semplicissima e ragionevole è questa: vitto sano e abbondante, generi di conforto e svago. Nessuna mortificazione del corpo e dello spirito. L'importanza materiale di questo mutamento è caratterizzata da questo proverbio scaturito dalla saggezza del popolo : « Sacco vuoto non sta in piedi». Il senso figurativo del sacco non va applicato soltanto al ventre del soldato, ma anche al ventre non mai sazio dei cannoni, dei mortai, delle mitragliatrici e dei fucili, che ingurgitano e divorano materiale esplosivo in quantità iperboliche, data l'automaticità del loro funzionamento. L'importanza morale, poi, del servizi è tutta espressa e concentrata nella similitudine escogitata dal nostro sommo filosofo della guerra, Nicola Marselli; egli paragonava il comando a una lampada che senza olio si spegne, e illumina e splende, viceversa, quando l'olio che l'alimenta si mantiene abbondante e costante. I capi dell'esercito fascista dell'anno XV in Sicilia hanno profondamente studiato le caratteristiche, dell'isola e hanno creato una originale e perfetta organizzazione, che soddisfa le più minute esigenze del soldato. L'importanza dei servizi — hanno pen sato — è tanto più alta quanto maggiore e più alto è il livello del la vita comune. I primitivi non avevano tante esigenze logistiche e combattevano male o, per lo meno, la loro vita, così preziosa oggi, aveva un valore molto relativo. Vediamo brevemente come funziona l'organizzazione logistica. Acqua e trasporti , Data l'elevata temperatura che in questa stagione incombe sulla Uisola, data la scarsità delle risorse |idriche della zona di manovra, da- ta l'ingente quantità di truppe e|n a l o e e i a i a a a i e i i o I indispensabili coefficienti occorron|no tre provvedimenti: appresta-l mento degli itinerari; organizzadijzione di movimento; disciplina stradale. a E' chiaro che il movimento si vdi quadrupedi che muovono in uno spazio relativamente ristretto, questo delicato servizio ha richiesto una ori. '.nizzazione di « apprestamento ». li Milizia forestale ha minutamente ricercato e catalogato 1200 tra pozzi e sorgenti, fornendo con tale statistica un materiale informativo riguardante la portata, la perennità e la ubicazione e la possibilità di accesso a quelle risorse di vita. La direzione delle manovre, in base a questi dati, ha provveduto a sua volta a una organizzazione di carattere generale che consente il rifornimento, sia per uomini che per quadrupedi, in grande stile. Nel triangolo compreso fra Alcamo, Marsala, Menfi sono stati istituiti dieci centri idrici. Ad essi affluiscono autopompe delle grandi unità. Questa rete di rifornimenti a larghe maglie sarà riaffittita dalla costituzione di posti fissi, destinati a mettere a breve portata dalle truppe i necessari quantitativi di acqua. Le truppe operanti, però, possono venire a trovarsi in particolari situazioni tattiche, in terreni difficilmente percorribili, sicché la direzione delle manovre ha ovviato anche a questo inconveniente dando ordine ai comandanti di partito di creare « posti di distribuzione eventuali », onde non far mancare a queste il conforto della vecchia borraccia sempre col ma. Pensate che in questa sta gione, in Sicilia, il sole è ardente, il clima torrido, il cielo sempre implacabilmente sereno, luminoso e abbagliante, e roventi i riflessi dell'aria. Con ammirevole cura la direzione ha provveduto, perciò, anche a rendere l'acqua fresca e gradita, disponendo che ogni soldato abbia una razione giornaliera di due chili di ghiaccio e una distribuzione di anice. Un esercito operante, anche se di piccola mole, ha sempre alle spalle un traffico intenso di carattere operativo e logistico. Caratteristiche essenziali di questo immane traffico sono la rapidità e l'ordine. Per ottenere questi due di « giurisdizione stradale », eia na affidata.a un commissario U movimento. Da questi dipendono j « eommi3sari di tronco», quelu dei eposti fissi», dei «posti di blocco » e. quelli di vigilanza, e finalmente le pattuglie mobili costituite da motociclisti della Milizia stradale. Completano la perfetta catena quattro nuclei di assistenza stradale, destinati a togliere dalla circolazione i mezzi di trasporto inefficienti. Ha ordinato ancora la direzione che ogni batteria, carreggio e autocarreggio abbia il carico ben sistemato, coperto e di aspetto non « zingaresco ». L'esercito imperiale fascista dell'anno XV non deve dare la triste sensazione di miseria e di raccogliticcio che per il passato costituiva una delle sue miserevoli e palesi caratteristiche. svolge nei due sensi: in avanti verso il fronte, e indietro verso le retrovie, per gli sgombeti. Quando è possibile, le due correnti debbono svolgersi per itinerari diversi. A questo scopo la direzione delle manovre ha approntato con grandi lavori l'itinerario Palermo - Partinico - Alcano - Ca-1 latafimi - Salemi - Mazzara del Vallo per i rifornimenti, e l'itinerario Campobello - Castelvetrano - Camporeale - Palermo per gli sgomberi. Tra i due itinerari è ancora stato organizzato l'anello centrale Alcamo - Calatafimi - Salemi - Gibellina e ritorno, con chiusura su Alcamo, in modo da poter attuare, nei momenti di maggior intensità di traffico, il senso unico. Il direttore dei trasporti per via ordinaria ha assicurato la perfetta organizzazione del movimento, suddividendo gli itinerari ih zone Detto questo, che costituisce unaidelle essenziali basi delle esercita- ' zioni, e seguiremo domani e ci dedicheremo esclusivamente alle manovre in corso. Ernesto Quadrone Personalità a Palermo L'attesa ner il Sovranov Palermo, 13 notte. Sono qui arrivati i Marescialli d'Italia Pecori Giraldi e Caviglia.i» ?2?t»ar^tai?.^noa}TOA p°rLol'incaciato" eVSl la rfave°ci-sterna Istria. Verso le 19 è entrata in porto ^ .* . la regia nave Polo con a bordoS. E. Cavagnari, Sottosegretario alla Marina. S. E. il Cardinale Lavitrano ha affrettato il suo ritorno a Palei-mo, desideroso di presentare i suoi omaggi a S. M. il Re Imperatoreche arriverà demattina. Provenienti da Napoli sono ai-e-rivati S. E. Puppini e altre num rose personalità, fra le quali gii accademici d'Italia S. E. Oresta-no e S. E. Riccobono; 1 generaliGrazioli, Moizo comandante gene- rale dell'Arma dei carabinieri; Sci-pione, Ferrari, Spiller .Calcagno, Benedetti; i senatori.Abissc, Fra-schetti; S. E. Casalini e il gene- rale di brigata Manna. Sono pure arrivati S E. Tassi- nari, Sottosegretario alla bonificaintegrale, ed il comandante gene-rale della Guardia di finanza Palermo, che è da ieri tutta una selva di bandiere, si accinge confervido entusiasmo a manifestare il suo devoto, appassionato omaggio a S. M il Re Imperatore, che reduce dal' teatro delle manovre, sarà qui domani mattina, seguito a breve distanza da S. A. R. il Principe di Piemonte. * iTfls^iVliTil^i;; IL, SOVRANO ALLE MANOVRE* (Telefoto). L PRINCIPE UMBERTO CON S. E. CAVIGLIA (Telefoto).