La V° Mostra del Cinema inaugurata al Lido da S. E. Alfieri

La V° Mostra del Cinema inaugurata al Lido da S. E. Alfieri i| FRED ASTAI RE IN UNA SCENA DI SHALL .VE DANCE » e. o o o e a o ao ò i. n o rdi el u di e uo li si à ao e eo mlni ctni no è lnna a ura rti; ri di rosì asa ieaao, rnto zer ta rve min di iphe dienni noto he eenon di ri, vo la a il nrà rto anrro re eno tti rà rrà nito n le ore (dal nostro inviato speciale) iVenezia, 10 notte, jL'cstate scorsa, prima di conge-1 dare i membri della giuria, il con-'te Volpi ci aveva confermato che, iper quest'anno, il cinema avrebbe j avuto al Lido la sua casa. Passa-jrono il settembre, l'ottobre, il no-:vembre. Nel dicembre, per una riu- ! nione del comitato esecutivo, l'or-j dine del giorno, tra le Varie e ili Cartellone V.a Mostra, ospitava'anche un secco secco Nuova sede;,e ai dubbi di chi temeva che ormai ' non si potesse più giungere in) tempo, il conte Volpi rispondeva : si e no con un sorriso, certo pen- j sando che « 'sti puteli » avevano [almeno troppe impazienze. Passa-irono infatti anche il gennaio e il ! febbraio. Soltanto nel marzo sor-1 geva il primo steccato. L'altro ieri l'imponente palazzo era pronto, rifinito in ogni particolare. Questo piccolo miracolo lo si deve al conte Volpi e al suo stato maggiore della Biennale, all'ing. Luigi Quagliata, autore del progetto, coadiuvato per l'esecuzione dei lavori dall'ing. Morsetletto, e alla instancabile assistenza data alla bella impresa dal conte Cesare Cicogna e dal conte Andrea Valmarana, con l'aiuto degli ingegneri Muzzi. Mainardis e Baldasari. Spola continua fra l'uno e l'altro gruppo, passerella e portavoce, Marta e Maddalena, corifeo e cireneo, il direttore della Mostra, lo inesauribile Ottavio Croze. La nuova sede Gli apparenti indugi hanno non poco giovato. S"era dapprima scelto lo spiazzo retrostante al palazzotto Bevilacqua - La Masa; ma poi, decisa la demolizione del forte Quattro Fontane perchè vi sorgesse il Casino, il cinema potè finalmente avere, per la sua casa, un'area stupenda posta all' ansa del viale, di fronte alla marina. Interrato un inutile canale che circondava le decrepite fortificazioni, la vasta zona è così avviata a una rapida sistemazione. Il palazzo del cinema eleva, su di un lato, la sua semplice maestosa facciata; al centro ferve il lavoro nel cantiere del Casino, che sarà finito per il prossimo aprile; sull'altro lato dovrebbe sorgere un grande albergo. Attorno ai tre edifici mormorerà alla brezza, col tempo e con la paglia, un rigoglioso giardino. Si accede al palazzo per un am piissimo atrio, nitido di marmi e di vetrate policrome. Con la biglietteria e i guardaroba vi sono allogati i due maggiori ingressi alla sala; e vi si aprono due grandi vestiboli rastremati che sboc cano in un'ampia galleria perirne trale a permettere, con i molte plici ingressi secondari, la massima celerità per l'afflusso e il de flusso degli spettatori. Nel semiinterrato sono ospitate due salette per visioni private, capace l'una di ottanta, l'altra di quaranta po sti. Al primo piano un luminoso ridotto corrisponde alla parte più elevata della sala, che, senza dar luogo a una galleria vera e propria, ne determina però una zona sopraelevata e riservata, capace di cinquecento posti, posta in rigorosa continuazione della curva ascendente dell'impiantito, voluta da esigenze acustiche. La pianta della sala è trapezoidale, con rac cordi convessi verso il proscenio anche tale forma di pianta, e gli sviluppi ondular! delle pareti e del soffitto, sono stati pretesi da ragioni rigorosamente tecnico - acustiche; e si risolvono, per la loro felice euritmia, in sobrii motivi ornamentali, ancora sottolineati dalle luci che sbocciano dagli oggetti e dal raccordi, donando al vasto ambiente una calda luce diffusa Ciascun pannello verticale è dispo-sto in modo da eliminare interi e-renze di suoni, e costruito con la-stre sagomate di stucco speciale poroso, finemente forate, poste an-cora su feltri di conglomerato vi- treo, lo stesso che fascia tutte learmature di ferro; e uguali aecor- gimenti sono stati usati per le grandi fasce longitudinali del sof- fitto, progressivamente sfalsate, aevitare distorsioni del suono. Si ha cosi una audizione perfetta da ognuno dei milletrecento posti, priva di ogni eco, di qualsiasi «co- da». Le ricerche e le formule delSabine, del Knudsen, dal Watzmann, del Millington, del Schuster, con 1 profili del Randall e del Crawley, permettono ormai, a chi sappia usarli, un assoluto dominio acustico ambientale; e la minima inflessione d'un riso appena accennato, o del tremolare d'un pianto, giunge a chi l'ode con il frèmito della vita. In soli sette anni i progressi compiuti dalla tecnica sonora (ripresa e proiezione) sono nettamente definitivi; e pare un tempo assai remoto, quando ogni altoparlante era tutt'al più un cavernoso trombone. I colori dell'ambiente sono sta- ti molto giustamente tenuti su di| comuna gamma unitaria: non il mi- di nimo stridore, dal bruno degii zoe- artcoli al bruno dorato delle tende e Ldei tappeti, dal giallo calmo delle | sta poltrone al caldo avorio delle pa-| Treti e del soffitto. Lo schermo (d: un conglomerato cellulare d'a mianto, per permettere la mas sima nitidezza d'immagine) s'in cornicia tra due pilastri luminosi; e durante le proiezioni s'aureola della cosidetta « nebbia di luce il più recente ritrovato per toglie re al quadro semovente la sua ri gida piattezza, staccandolo invece dalla parete rome in una Heve, diàfana cornice. Insomma, quanto di meglio esiste per impianti del genere è qui armonicamente fuso in un organismo esemplare; e ma- 1 ta~ un "sempre maggiore 'interessò, , Di qui ]a necessità per le Nazioni 1 dl intensificare e migliorare la | propria produzione, secondo la tra, dizione| Io spirito, le aspirazioni che ognuna dl esse ha e che ,.ive. (lano le caratteristiche del singoli j p0poli. Ecco perchè il Governo fa acista attraverso gli ordini appo sitamente creati, ha svolto e svola ge opera a3sidua diretta ad ottea nere ohe la Hnata cinematografia italiana sia espressione della nuo va civiltà che ha preso il nome da Benito Mussolini, l a tutti coloro che svolgono la teriali, installazioni, apparecchi, tutti sono dovuti all'industria nazionale, che ha dato vita alla più bella e perfezionata sala cinematografica d'Europa. Cosi Venezia può da oggi assolvere nel mod'> più squisito anche alle sue funzioni d'ospite del cinema d'ogni Paese. L'idea animosa che vide, sei anni or sono, il suo primo tentativo su di una terrazza, con parecchi mezzi di fortuna e fra troppe diffidenze, possiede ora uno strumento impeccabile, tra l'azzurro del mare e il cerùleo della laguna. . Oggi, al pomeriggio, il scelto pubblico d'invitati, che si era affrettato a gremire la vasta sala assai prima che la cerimonia inaugurale si iniziasse, ha trovato ancora un'altra sorpresa: una deliziosa frescura, dovuta all'impianto di condizionamento dell'aria, automaticamente regolato da termostati, per donare una costante temperatura e un costante coefficiente d'umidità a ogni ambiente del palazzo. Erano presenti le LL. AA. il Duca dì Genova e il Principe Cristoforo di Grecia; tutte le autorità veneziane; e quando, accompagnato da S. E. Volpi il Ministro Alfieri è apparso, un vibrante applauso l'ha accolto. Parla il Ministro Hanno pronunciato brevi parole S. E. Volpi e il sig. Lureau, presi dente della Camera Internazionale del film. Salutato da calorosi applausi prende quindi la parola il Mini stro Alfieri, il quale mette in rilievo il valore che sotto ogni punto di vista la Mostra è venuta meritatamente acquistando, attraverso il suo progressivo annuale sviluppo, come è dimostrato dalla numerosa crescente partecipazione delle Nazioni straniere, dal numero e dal pregio dei filmi presentati, dal fatto di potere avere un suo palazzo del cinematografo costruito secondo le più moderne esigenze della tecnica e della scienza. Avere saputo inserire e così bene realizzare nel quadro suggestivo dell'* Estate Veneziana» una così importante attrattiva d'arte internazionale, costituisce un preciso merito per il sen. Volpi, al quale il Ministro rivolge un vivo elogio, che intende estendere a tutti i suoi collaboratori, cosi come esprime il vivo ringraziamento del governo ai rappresentanti dell'Au.stria, Belgio, Cecoslovacchia, Krancia, Germania. Giappone, India, Inghilterra, Messico, Olanda, Polonia, Stati Uniti, Sud Africa, Svizzera, Ungheria, ì quali con il loro gradito intervento hanno accresciuto l'importanza della manifestazione. L'oratore poi rileva come si possa affermare che il progresso di questa mostra accompagna, ed in certo senso precede, lo sviluppo dell'attività cinematografica di tutto il'mondo, che è in continuo aumento come produzione e susci- ralcumdi gheticomaAunoticateaunoto spepitmeamha nelin 1 inva,vidda baqudovonomignMaDafeldi propquabmidevezioistcogUiiJdoTTny^de1%segK.coE coii Gidoziosasua ei a n l e e ù - loro attività nella produzione cinematografica l'on. Alfieri rivolge un caldo invito, affinchè essi trasfondano nelle loro Opere quell'intimo travaglio spirituale che accompagna ogni degna realizzazione e che trasporta lo spettatori in una atmosfera di bellezza e di idealità. Il Ministro manifesta la certezza che la Mostra veneziana sia destinata ad un sempre più glorioso avvenire, essendo chiarata ad esercitare una efficace influenza, per la migliore reciproca conoscenza fra i popoli, che si sentono uniti dal vincoli di una solidarietà che nasce dallo sforzo noli, bachcnvocotaVv podecofn,. nLGac^SZroÌS^IrauTìn"paF p,secomune verso il raggiungimento\pidi sempre più nobili realizzazioni trartistiche, (r Le parole dell'on. Alfieri sono1 nstate accolte con fervidi applausi, j da Terminata la cerimonia inaugu-1 Grale, è stato proiettato un film do- mcumentario ungherese sulla visita ' sidi S. M. il Re Imperatore in Un-! pgheria. un documentario scienti- atico germanico ed un disegno ani-jsimato a colori americano. \8dLa lieta serata Alla sera, la vasta sala offriva samuno spettacolo di per sè indimen- ; toticabilc. Certo la più raffinata pia- etea che possa adunarsi dinanzi a Euno schermo, paragonabile soltan-\dto a quella di alcuni eccezionali|e spettaeoli Urici in una grande ca-1 Hpitale. Negli italiani il compiaci- bmento più vivo, negli stranieri la mammirata sorpresa. La nuova arte (lha il suo tempio, si sarebbe detto \pnelle cronache di. trentanni fa; e nin chi questa idea aveva fin dal- L,1 inizio seguita e amata, s'insinua- ; tova, senza sentimentalismi, un bri-;tovido di commozione. Qui s'hanno cda combattere belle, disinteressate Hbattaglie per l'arte dello schermo; isqui devono convenire quanti ere-Udono nel cinema, non quanti ne vi- pvono nel retrobottega; qui dovran-: no avere i primi consensi le opere| migliori prodotte negli studi d'o-;rgni Paese; e vi possali cinema ita-\mMano avere le sue più alte fortune, i nDa oggi la Mostra esce dalla sua ; sfelice fase sperimentale, s'assume ' di ora in ora i nuovi impegni, so-' prattutto di fronte a se stessa. Le eopere che dovranno apparire su!cquesto schermo non saranno mai|mabbastanza vagliate; molto cam-:emino resta ancora da percorrere,\mdelicatissimo, intessuto dei più di-Wversi rapporti, soprattutto interna-' tzionali; ma chi si soffermi per un [tistante sul cammino -fino ad oggi j compiuto, ne trae senz'altro l'au- gUrrÌ,f Dmiffl^i^ i „f„f„ iiJ&k££ Hnli ,to g« ì»nt « "p i h q „ i Mdora dì stacco, nel giardino delle TTn ™«JfS^tEu l'Br^H y^^?to.^C™^0Ìr^E^I'dedicato alle cronache dell'Impe-1 c1%^ EVUA° °ald!i 0v?ì0heÌ,è! seguito Mail ice dance, dellaLK.K.O., diretto da Mark Sandnch, - 1con Fred Astaire e Ginger Rogers. ! aE la serata d addio della celebre /coppia danzante: dopo questo film ! dii duo si è sciolto, l'indiavolata] Ginger ha rinunciato a danzare,, dovremmo vederla in interpreta- ezionid impegno. Il film è tutto as-; sai elegante e piacevole, intcssuto Bsu di una vicenda che e un pretesto a esibizioni dei due virtuosi, a sce-1-Enografie gustosamente caricatura- sli, a un dialogo sovente estroso, a ,balletti sapidi e maliziosi, a qual- sche.trovata do ima lega. Ln film ccne e un soggetto di lusso, grade-; vote e inutile come lo sono molte ccoselussuose. Ha chiuso lo spet- tacolo come vuole la tradizione, tVv alt Disney con un suo Match di dpolo, dove le due squadre conten- edenti sono fornite da Mickey eìdcompagni da una parte, e da at- fn,.i rfoi j.ii'aiil r.,,™i|S. nJtV« ^LfT S.l^,.y£JJ!T L ? S„" rno,^ r=w»P- ,r?Ì?'! VGarho ™SX*i2S? ! w 'Sc^J n» mS ri? JSS SdnWv nS™ Jffìl \NZf ^ 7ri™Z.n Ii (ronchine fa n riL S !„ ÌS^^^SS^r^^^ì4IntnltSu vprf '„ sranista Sera era là nZ uT^S^SS^ X^J^JLfìnró}n^^^ ^'a"t° pi0gramma' «soffia,le lajsparte». ^ .dMario Cromo. I La V° Mostra del Cinema inaugurata al Lido da S. E. Alfieri Il magnifico palazzo sorto in cinque" mesi — Il pri mo spettacolo dopo la solenne cerimonia d' apertura