La del grazia alia compagnabandito còrso Romanetti

La del grazia alia compagnabandito còrso Romanetti NUOVA PUNTATA DI UN VECCHIO ROMANZO La del grazia alia compagnabandito còrso Romanetti Parigi, 9 notte. La grazia che, dopo otto anni di detenzione, è stata concessa a Maddalena Mancini, fa tornar per un momento di attualità quel banditismo che sino a pochi anni fa. decaciacola naArinfierì in Corsica. Maddalena.Man-jc]ncini fu la compagna del bandito)|f„„^ e Romanetti, il quale fu indiscutibil mente un re della macchia. Ella fu immischiata, forse anche suo malgrado, a tutta la storia della macchia, di questi ultimi venti anni. Alla fine della guerra, Muddale na vìveva con suo padre Giovanni Mancini presso Ajaccio, nel villaggio di Lava, quando il bandito Romanetti si presentò alla sua fattoria per chiedere ospitalità. Romanetti era ricercato da molti anni dai gendarmi, ma è tradizione in Corsica di non chiudere mai la porta in faccia a un uomo della màcchia. Maddalena, per quanto giovanissima, era a quell'epoca già una donnina: non soltanto sostituiva la madre morta nell'allevare la piccola sorella, ria attendeva interamente alle cure della famiglia, occupandosi fin del bestiame. La fattoria dei Mancini era, del resto, molto in.iportante. Romanetti, a cui la ragazza piacque, la chiese al padre in matrimonio, a modo suo: « Vorrei sposare tua figlia », disse al vecchio Mancini. <: E se essa non voi/esse ? », rispose il pastore. « Allora tu non venderai più latte a nessuno Romanetti conosceva la fortuna dei Mancini: Maddalena non era soltanto una ragazza simpatica e piacevole ma rappresentava anche una piccola fortuna. Giovanni Mancini sapeva, da parte sua, che il bandito non minacciava mai invano; e Maddalena pure non ignorava la cos.a. Ella divenne casi la « compagna » del bandito;/ciò che del resto non spiaceva -alla pastorella, dall'animo avventuroso. Romanetti era 'alto, bello, intelligente e forte; non era un bandito ordinario. Avt:va suscitato la ammirazione dei poeti, ed era sopratutto un uomo di avventura. Maddalena rimase nella fattoria paterna, ma, a datare da quel giorno, e quasi tutte le notti, Romanetti arrivava scortato dalle sue guide. Alle 11, ogniiséra, si udiva l'eco del galoppo deUsuo cavallo. Romanetti ripartiva poi sempre all'alba. Egli non avrebbe mai dormito in una casa nella quale poteva essere catturato. Ma Romanetti era geloso e, come tutti i banditi, temeva della sua stessa ombra. Temeva di essore tradito, diffidava di Maddalen/a, e un giorno che la sospettò dì a ver svelato un suo rifugio, la legò alla coda del cavallo, e la trascinò per lungo tratto per la montagna. Malgrado tutte le precauzioni, tuttavia, Romanetti fu ucciso in una imboscata tesagli dai gendarmi nel 1936, al momento in cui usciva dalla casa di Lava facendo ritorno alla macchia. Poco dopo la morte del bandito, Antonio .Mancini, che era un parente di Maddalena, e i suoi due figliuoli ' furono freddati da tre banditi, 'fra i quali erano Perfettini ed il famoso Bartoli. I nemici di Maddalena Mancini e di Romanetti affermarono che quel massacro non era che una vendetta,.e che Maddalena aveva fatto ven- focderiuvinnideDtorefid22prloil gonoCoTrciarivsedefidtacoantaii dicare Romanetti dai suoi banditi f Fu provato che essa aveva rico- Jl Ravioli eri i suoi romDlici fvtàyra?Lcidlk ma in verità ¬ questo provava ben poco, poiché n ossuti pastore isolato avrefibe ri o : (!„fot„ * „„„„^^„ „ „„oi „;n^it, n Untato — sapendo a qual singola- ec 0SPltallta aI Bandito Bar-i%a u„ contadino cors0| 0gnis - ^isSStSaj^^aitoh^d^o "S^i^ffi a' a che Maddalena'gfi aveva offerto!sdi eiisere la sua amante se avesse vendicato la morte di Romanetti. - Qua'ta accusa rioetùte in Corte n ?'Ai«lse 11 25 febbràio 1929 ln- 2^!T Jur?ti di Bastia ai mSé !dua36 1 giuratl dl • - -a- -m° ^ i - il e i al e e - wi strarsi severi e la Maddalena Mancini fu condannata alla reclusione perpetua, pena che le fu commutata in 15 anni di prigione àali giorno del suo arresto avvenuto.il 21 luglio 1928. Ma qualche tempo dopo, in un confronto fra il. Fagiavelli e il Valle, quest'ultimto dovette ammettere che il bandito non gli aveva detto le parole attribuite a Maddalena Mancini, !/fì quali avevano avuto un'imporCinza capitale nel processo. Su questa ritrattazione venne fondata allora una domanda di recisione del processo, e un certo inumerò di personalità si interes da 9uel momento, alla o tsorte della giovane donna. Ma le e!passioni si erano così scatenate in oj che « e^UMrnno due n°;"enza di Maddalena e l'altro la che per le AcDneanzenacoa esinl'avoanscETvruvi pddmradralorIavRnsdtgegnrsrvsnagcondizioni di salute era ,- ■«■»»" —""'^f. del i carcere ^^ntpèuierf'dovV3 da! s c- son civi carcere di Montpell direttore alle sorveglianti, tutti erano convinti della sua innocenza e la proteggevano, ha scritto alla famiglia annunziando il suo aicszdcmhuscdmIa iprossimo arrivo nella soleggiata fattoria dalla quale ella potrà? an- gcora dominare con lo sguardo il1 i vasto mitre azzurro i vastojmaie a/.zuno.

Luoghi citati: La Maddalena, Parigi