La drammatica vicenda delle navi aggredite a 50 miglia da Algeri

La drammatica vicenda delle navi aggredite a 50 miglia da Algeri I PIRA TI DEImlm' ARI A La drammatica vicenda delle navi aggredite a 50 miglia da Algeri Il vile attacco contro gli equipaggi inermi -1 feriti del "Mongioia,, assistiti per radio dal medico di bordo del "Conte di Savoia,, - La morte del capitano Solari - L'identità degli areoplani rossi accertata dall'equipaggio della nave italiana - Anche una nave francese Algeri, 7 notte. L'impressione prodotta dall'aggressione dei pirati rossi dell'aria alle navi al largo di Algeri, a circa SO miglia dalla costa, è sempre profonda, anzitutto perchè non due ma tre sono state le navi aggredite — una inglese, una italiana e una francese — poi perchè il comandante della nave italiana è spirato stamane fra la costernazione del suo equipaggio e di quanti hanno appreso la ferale notizia. Tre punti neri nel cielo Quanto allo svolgimento del tragico episodio dal personale di bordo della nave inglese — contro la quale si è svolto il primo attacco degli aeroplani rossi,' camuffati in modo d~- creare equivoco sulla loro identità — si è appreso che il «British Corporale, vapore di 6972 tonn. che aveva imbarcato un carico di benzina in un porto della Persia, faceva rotta verso l'Inghilterra, quando a 35 miglia dalle coste algerine e più precisa mente al largo di Guyotville, tre pochi istanti i tre punti neri furono al di sopra della nave. Erano tre apparecchi che, scesi a bassa quota con estrema rapidità, aprirono il fuoco. Questo spettacolo terribile durò più di un'ora. I tre apparecchi lanciarono le bombe attorno alla nave. Le esplosioni furono di tale violenza che gli apparecchi radio furono spezzati. Il comandante della nave, temendo che una bomba cadesse sul piroscafo che era pieno di benzina ordinò all'equipaggio di prendere posto sulle imbarcazioni di salvataggio. Gli apparecchi allora cominciarono a mitragliare gli uomini. Nessun membro dell'equipaggio venne però colpito. Durante questo tempo degli ordini venivano dati per forzare la velocità e prendere la direzione di Algeri. Mentre il « British Corporal » si avvicinava alla costa gli aeroplani, che avevano finalmente cessato il fuoco, si riunivano dirìgendosi verso sud e scomparendo. Tre ore erano appena passate dall'allarme provocato dall' S.O.S. della petroliera inglese British Corporal bombardata_ da alcuni aeroplani a 36 gradi e 58' di latitudine sud e zero gradi e SS' di longitudine ovest, quando un nuovo appello di soccorso veniva intercettato. Questa volta non si trattava più di una nave inglese, ma di un piroscafo italiano, il Mongioia, cfte, secondo le sue indicazioni, si trovava nei paraggi di Dellys. Allora, su ritmo accelerato, un commovente colloquio si è stabilito tra il Mongioia e la nave italiana, il Conte di Savoia, che passava al largo. Il Mongioia trasmetteva: «Il comandante è gravemente ferito al fianco destro e continua a perdere sangue. Dire d'urgenza quanto dobbiamo fare. II nostro osservatore olandese che si trova a bordo della nostra nave è ferito al braccio destro-». Il medico che si trovava a bordo del Conte di Savoia rispondeva subito all'angoscioso appello. La morte di Solari Ma non è tutto. Si apprendeva poco dopo che un piroscafo della Compagnia mista, il Djebel-Amour proveniente da Orano, era stato anch'esso mitragliato al largo di Castiglione a circa 30 miglia a nord-est di Algeri. Le tre navi poterono tuttavia giungere con ; proprii mezzi nel porto di Algeri Il comandante Franco Solari, del Mongioia, e l'osservatore olandese, vennero trasportati immediatamente in una clinica della città ove il primo dei due è mot to in seguito alle ferite riportate stamane alle 8,45. Egli aveva subito un'operazione praticatagli dal prof. Duboucher che con questo atto operatorio aveva tentato di strapparlo alla morte. Il co mandante, che aveva perduto molto sangue, era stato ferito da una scheggia alla dodicesima vertebra ed aveva riportato inoltre una grave lesione alla pleura. La salma del defunto è stata trasportata alle 13 alla Casa degli Italiani e verrà molto probabil mente fatta partire per l'Italia domani in serata. Appena avuta conoscenza dell'attacco contro il British Corporal, il Mongioia e il Djebel-Amour, le autorità marittime e militari di Algeri si sono recate a bordo di queste navi per procedere punti neri apparvero nel cielo. Jnalle constatazioni d'uso. Esse si sono in seguito riunite per studiare le misure da prendere per assicurare la sicurezza della navigazione. In seguito a ciò il piroscafo Dal Piaz ha potuto lasciare Algeri a mezzogiorno ed il piroscafo El Kantara ha pure potuto salpare stamane senza che si siano segnalati incidenti dopo la loro partenza da Port Vendres. L'osservatore olandese del Comitato di non intervento, rimasto ferito, è il capitano di fregata Bruiti. La sua vita non è in pericolo. I rappresentanti delle diverse Potenze hanno ordinato alle navi battenti bandiere delle rispettive nazioni di non lasciare il porto se non scortate. Una commissione di inchiesta sta raccogliendo proiettili e schegge di bombe caduti sul British Corporal e sul Mongioia per accertare l'identità degli aggressori, identità che tuttavia ito» appare dubbia ad alcuno. Si viene infine a sapere che i corsari dell'aria ieri hanno anche compiuto numerose evoluzioni attorno ad un altro vapore franco \se> n presi<ient Dal Piaz. In questo caso però non è stato compiuto alcun gesto aggressivo. Quel che videro i marinai del « Mongioia » Un apparecchio tipo Fokker coi colori dei rossi spagnoli Napoli, 7 notte. Oggi ha approdato a Napoli con due ore e mezzo di ritardo dall'ora prevista, il Conte di Savoia per aver portato soccorso al piroscafo italiano Mongioia. Con il Conte di Savoia è giunto l'Ambasciatore a Washington. S. E. Su vich con la famiglia. L'Ambasciatore, che viene in Italia, per l'annuale periodo di licenza, ha dichiarato che quando il Conte di Savoia raccolse l'S.O. S. del Mongioia, ritrasmesso anche da un altro piroscafo, ha mutato rotta. L'indignazione per la vile aggressione dei rossi di Valenza è stata unanime non soltanto fra ì passeggeri itaZiani, ma anche fra gli inglesi e gli americani che espressero al comandante Lena ì sentimenti di solidarietà per il soccorso che il transatlantico portava al piroscafo colpito ed i voti per la guarigione del capitano italiano ferito. Ore dolorose e drammatiche sono state quelle in cui, filando a tutta, forza per raggiungere il Mongioia, il sanitario di bordo impartiva per marconigramma istruzioni per le prime cure da apprestare ai feriti. Il Mongioia fu avvistato dopo tre ore di navigazione a 36 gradi e 53 minuti di latitudine e a S,l di longitudine. Il sanitario prof. Dire, del Conte di Savoia, visitava i feriti e ne consigliava l'immediato trasporto ad Algeri. Il comandante in seconda del Mongioia raccontava che l'attacco degli apparecchi sovietici era avvenuto alle 10,30 del mattino. Si era potuto chiaramente individuare un apparecchio tipo Fokker recante i colori dei rossi spagnuoli scagliare due bombe che colpivano lo scafo; dalle scheggie della prima bomba fu colpito il comandante e da quelle della seconda l'osservatore olandese. 11 lutto di Chiavari per la morte del cap. Solari Genova, 7 notte. Il Mongioia era giunto a Genova il 14 luglio ultimo scorso con un carico di cotone e ne era ripartito il 26 per compiere la traversata dell'Atlantico, previe soste a La Spezia e Palermo per l'imbarco di merci destinate alle coste americane. Il suo carico era in gran parte costituito da blocchi di marmo e da agrumi: a Siviglia dovevano poi essere Imbarcate partite di sughero. Il « cargo » comprendeva, come è noto, 26 uomini di equipaggio. Il capitano Franco Solari, nato a Chiavari il 29 novembre 1896, dove abita la sua famiglia, era conosciuto e stimatissimo per le sue doti di uomo e di marinaio. Le autorità locali hanno immediatamente visitata la famiglia, por gendo ai congiunti dell'eroico uffl ciale i sensi del più profondo cordoglio. Tutta Chiavari si è unita a questo tributo di reverente 'omaggio. Un'altra nave sarebbe stata attaccata ieri Marsiglia, 7 notte. Giunge notizia da Algeri che oggi una nave da carico sarebbe stata attaccata dagli aeroplani al largo della costa al nord dell'Africa. L'identità e la nazionalità della nave non sono conosciute. La notizia di quest'ultimo attac¬ co è stata ricevuta mentre le autorità'consolari italiane, francesi ed inglesi stavano investigando sopra i bombardamenti delle altre navi avvenuti nella giornata di ieri. La stazione radiofonica di Marsiglia a sua volta annuncia di aver intercettato un « S.O.S. » lanciato dalla nave Ktistikis bombardata da un aeroplano a 18 miglia ad ovest di Algeri.

Persone citate: Algeri, Castiglione, Dal Piaz, Franco Solari, Port Vendres, Solari Genova