Chiarificazione totalitaria

Chiarificazione totalitaria Roma, 4 notte. (G. B.) - Il secondo punto morto registrato la settimana scorsa dal Comitato di non-intervento ad opera della Russia, che si è dimostrata esplicitamente contraria ad ogni ragionevole soluzione, e della Francia, che ha seguito una linett di condotta fatta di indecisione e di inutili cavilli, non ha servito contrariamente a quanto pensa vano gli ostinati demolitori del Comitato, che a chiarire nettamente certe posizioni ed a provocare netti atteggiamenti, primo fra tutti quello dell'Inghilterra. La Terza Intemazionale, che fi no a qualche giorno fa aveva- spe culata anche sul terreno diploma tico circa, la situazione spagnola per tener tese le relazioni fra l'In ghilterra, e l'Italia fascista, si è lista battuta sullo stesso terreno dalle precise dichiarazioni del vip presentante britannico, che furo no il preludio di quello scambio di lettere fra Nevillc Chamberlain ed il Duce c che segna il punto-base di partenza per nuove amichevoli relazioni italo-britanniche. Se l'atmosfera che si respira oggi in Europa è totalmente diversa da quella, di qualche settimana fa.\ ciò lo si deve, è evidente, come è già stato opportunamente rilevato da- tutta la stampa e nei circoli politici internazionali, a questo avvenimento che ha. portato la situazione europea su un piano nuovo, sganciandola dai destini più o meno rosei di un Comitato diplomatico dove forse qualcuno desiderava vederla inchiodata. Sono più che significativi i commenti della maggioranza dei giornali, esteri che hanno accolto con simpatia e con entusiasmo il gesto del Primo Ministro britannico a cui ha fatto immediato riscontro il Capo del Governo italiano. Oggi poi questa nuova atmosfera che si sta creando viene ancora rischiarata dalle franche dichiarazioni del Conte Galeazzo Ciano che. senza entrare in merito a problemi precisi, esprimendo al sua soddisfazione per la ripresa di cordiali rapporti fra l'Italia e l'Inghilterra, lui indicato la linea per una proficua, nuova collaborazione italo-britannica. Dopo i discorsi del signor Eden, le parole del nostro Ministro degli Esteri sono la prima manifestazione pubblica italiana a riaffermare tutta la buona volontà dell'Italia per ritornare a quella «vecchia amicizia» che per molti anni ha caratterizzato le relazioni fra i due Paesi. Da parte dell'Italia non c'è niente che non possa permettere un prò?!, 10 ristabilimento di ottimi rap porti fra le due Nazic-ni quando, superate quelle diffidenze e quei sospetti che si sono andati formando in questi ultimi due anni, si giunga a guardare in faccia l'evi denza dei fatti e con schietto sen so realistico si considerino tutte le questioni, nessuna esclusa, che a vicenda ci interessano. Giù il. gentlemen's agreement del gennaio scorso aveva servito a rimuovere alcuni ostacoli; però, pur restali do questa intesa nella sua integri tà e nel suo pieno vigore, come il nostro Ministro degli Esteri ha dichiarato, l'inizio di quella azione che da questo primo accordo doveva svilupparsi veniva in un certo senso soffocato dagli avvenimenti di Spagna. Il Governo Fascista in tutti i suoi atti, come in ripetute dichiarazioni del Duce, anche nei momenti più critici, non ha mai mancalo con singolare chiarezza di maniere il più retto contegno, specialmente nei riguardi dell'Inghilterra che, secondo le voci e gli scritti di tutta una volgare coalizione internazionale, doveva considerarsi minacciata dalle mire italiane sulla Spagna. Bisogna oggi riconoscere che il buon senso ha prevalso e che anche da parte inglese ci si è resi \ conto della verità* L'Italia non permetterà mai che 11 bolscevismo si stabilisca nel Mediterraneo. Le ripetute vittorie dei legionari di Franco ne rappresentano la certezza per il futuro. L'Inghilterra non può che condividere questo disinteressato c fermo contegno italiano. All'asse Roma-Berlino può benissimo affiancarsi un'intesa fra Roma e Londra che, senz'essere coìitro gli interessi di chicchessia, può rappresentare un altro fattore positivo per una più larga azione concorde fra i popoli d'Europa. Occorre che tutti i punti siano esaminati dai due Paesi affinclié avvenga sempre più con evidenza, come ha giustamente detto il conte Ciano, la totalitaria chiarificazione. La via presa è la buona. Bisogna percorrerla sino -n fondo, senza curarsi di coloro che ancor oggi cercano di svalutarne la portala. Le dichiarazioni del nostro Ministro degli Esteri sono ancora una prova della serietà, e della lealtà dei nostri sentimenti. Chiarificazione totalitaria

Persone citate: Chamberlain, Ciano, Duce, Galeazzo Ciano