Le dichiarazioni del Ministro Ciano di Concetto Pettinato

Le dichiarazioni del Ministro Ciano SULLA VIA SEGNATA DAL DUCE E DA CHAMBERLAIN Le dichiarazioni del Ministro Ciano "La strada è ora sgombra per consentire l'esame dei mezzi atti a riportare le relazioni tra l'Inghilterra e V Italia sul piano della vecchia amicizia „ - Nessun ostacolo fondamentale al riavvicinamento anglo-italiano "il quale introdurrebbe un nuovo elemento di stabilità per la pace europea,, II testo dell'intervista con P« Universal Service » Londra, 4 notte. Il Ministro degli Esteri conte Ciano ha dato al corrispondente dell'Universal Service a Roma, Frank Gervasi, un'intervista nel corso della quale ha fatto le dichiarazioni che riproduciamo. — Ohe cosa può dirmi, Eccellenza, sulle attuali relazioni anglo-italiane ? — Credo che si sia fatto un gran passo innanzi verso Una chiarificazione della atmosfera tra i due Paesi e, ciò che è ancora, -più importante, verso l'eliminazione delle diffidenze e dei sospetti reciproci. — L'opinione pubblica italiana è stata assai favorevolmente impressionata dai recenti, franchi discorsi dei ministri Eden e Duff Cooper. Tali discorsi hanno preparato il terreno all'importantissimo scambio di lettere fra il Ducei e Chamberlain, lettere che iniziano una nuova fase nelle relazioni fra i due Statij soprattutto perchè la strada è ora sgombra per consentire l'esame dei mezzi atti a riportare le relazioni tra l'Inghilterra e l'Italia sul piano della vecchia amicizia. — Considera Vostra Eccellenza il gentlemen's agreement ancora in vigore? — Concordo con il Ministro Eden nel considerare il gentlemen's agreement in pieno vigore. L'accordo del gennaio scorso non copriva tuttavia alcuni elementi delle relazioni italo-britanniche che furono lasciati nell'ombra. La chiarificazione, verso la quale noi dobbiamo ora tendere, deve tener conto di tutti i punti di frizione e essere totalitaria, in modo da rendere possibile il raggiungimento di uh accordo completo. — Ohe cosa separa l'Italia e la Gran Bretagna? — Ostacoli fondamentali o zone di contrasto che sbarrino la strada a un riavvicinamento anglo-italiano non esistono. Parecchi elementi e fattori che hanno gravemente inciso sulle relazioni tra i due Stati non avrebbero pesato così gravemente, o avrebbero potuto es■ sere con facilità rimossi, se tra le due Nazioni fossero esistite confidenza e fiducia' reciproche. A mio avviso le difficoltà che hanno ostacolato nei mesi scorsi una mutua intesa sono piuttosto di ordine psicologico anziché materiale. Questa realtà va tenuta presente quando si disiuta delle relazioni angloitaliane. — Alla luce di quanto Ella ha detto, crede Vostra Eccellenza possibile una intesa fra Italia e Inghilterra? — / fatti che sono venuto esponendo mostrano chiaramente che, tanto da parte italiana quanto da parte britannica,^ esiste oggi la sincera volontà di giungere a una intesa. Quando tra Stati, come tra privati, esiste la buona volontà, metà della battaglia è vinta. Tanto più che le due parti si sono dichia rate d'accordo nel riconoscere che gli interessi dell'Italia e della Gran Bretagna, nel Medi terraneo e altrove, non sono contrastantì tra di loro e anzi sono complementari. — Quali saranno gli effetti di un riavvicinamento angloitaliano sulla situazione gene rale europea e particolarmente sulle relazioni italo-tedesche ? — In ragione della sua stessa natura, il ristabilimento di relazioni amichevoli tra l'Inghilterra e l'Italia e la ripresa della loro cordiale cooperazione non è e non potrebbe essere ri volta contro alcun altro Stato. — Il riavvicinamento angloitaliano introdurrebbe un nuovo elemento di stabilità per il mantenimento della pace europea; ne l'amicizia italo-tedesca sarebbe in alcun modo toccata da una intesa tra Roma e Londra. Al contrario, uno dei ca_ pisaldi dell'asse Roma-Berlino è appunto la cooperazione tra tutte le Nazioni che desiderano collaborare nel supremo interesse della pace e della civiltà L'impressione di Londra «Un altro passo deciso» I giornali inglesi insistono per liquidare la questione abissina Londra, 4 notte. L'intervista concessa dal conte Ciano all' Universal News Service ha avuto la più larga ripercussione in tutta la stampa britannica che la riproduce per intero sotto titoli a grossi caratteri, facendola seguire da ampìi commenti. Le importanti dichiarazioni del Ministro degli Esteri d'Italia sono state accolte con soddisfazione vivissima negli ambienti politici, diplomatici e giornalistici di Londra * vengono sottolineate come una nuova intesa italo-inglese, al risultato maggiore, ossia alla più solida pacifica ricostruzione europea. Sotto il titolo : « La speranza del conte Ciano nell'accordo tra Londra e Roma è un nuovo elemento di stabilizzazione della pace*, il redattore diplomatico del Daily Telegraph scrive: « Un altro deciso passo inteso a preparare l'ambiente per la discussione dettagliata di un pieno accordo di amicizia tra l'Italia e la Gran Bretagna è stato fatto ieri dal ministro Ciano. La sua dichiarazione va messa in rapporto con quella fatta da Eden il 19 luglio in quanto afferma che il ristabilimento dell'amicizia italoingles.3 e la ripresa della cordiale cooperazione tra i due Paesi non sono e non possono essere dirette contro alcuna nazione. Questo dovrebbe rassicurare l'opinione francese la quale sembra temere che i rapporti più intimi tra Londra e Roma possano indebolire ner contraccolpo i vincoli tra Londra e Parigi. Un popolo coraggioso e risoluto Il Times sotto il titolo « Dichiarazioni del conte Ciano: i rapporti italo-in(/lesi », dopo aver riprodotto per intero l'intervista, riconosce che il riavvicinamento italo-inglese costituisce la base essenziale della ricostruzione europea cosi come il conte Ciano indica chiaramente nella sua dichiarazione. Il Daily Mail che propugna a proposito dell'intervista Ciano lo immediato riconoscimento dell'impero in Africa Orientale, scrive: Il popolo italiano sta dimostrando d'essere fra i più risoluti e coraggiosi d'Europa. Nella Spagna come in Abissinia gli italiani hanno compiuto grandi gesta. Nelle vittorie del generale Franco gli avieri e i legionari d'Italia hanno avuto una primissima e gloriosa parte ». Dopo aver constatato che gli effetti eccellenti delle direttive vigorose della politica estera di Chamberlain vengono accolti in tutta Europa con soddisfazione, il giornale sottolinea che in Germania ed anche in Francia si approvano calorosamente gli sforzi intesi a saldare la rottura tra Gran Bretagna ed Italia e che i giornali di Berlino, rilevando come l'iniziativa britannica non si limiti al Mediterraneo, traggono nuovi auspici per il rasserenamento generale dell'atmosfera internazionale. Ma anzitutto — conclude il Daily Mail —■ è indispensabile spazzare via la vuota finzione che l'Abissinia sia tuttora un regno indipendente ». Il Daily Express sotto il titolo a pagina intera « Il conte Ciano dice che la via della pace è apei'ta e la Gran Bretagna è pronta a dire che l'Abissinia è italiana », afferma: Quando l'assemblea delia Lega si radunerà in settembre la Gran Bretagna non opporrà obiezioni al riconoscimento della conquista italiana dell'Abissinia. Si riconosce infatti negli ambienti britannici che il possesso italiano dell'Abissinia è ormai indiscutibile ». L'impero etiopico Il redattore diplomatico della Mornìng Post rileva che da lungo tempo il governo britannico desiderava di fare un passo decisivo per liquidare la questione abissina ma non ha potuto farlo da un canto a causa dell'opinione pubblica ed in parte in considerazione dell'opposizione che una proposta in questo senso avrebbe suscitato a Ginevra. « Ci risulta però — prosegue la Morniny Post — che Mussolini non sarà soddisfatto se non si addiverrà ad una esplicita dichiarazione da parte della Lega che l'impero d'Etiopia ha cessato di esistere. Ed in questo proposito è probabilmente vero che il governo britannico potrebbe benissimo prendere esso un'iniziativa per il riconoscimento a cui gli altri membri della Lega aderirebbero. Va ricordato infatti che tutte le decisioni della Lega circa l'Abissinia, dall'imposizione delle sanzioni alla chiusura delle Legazioni di Addis Abeba, furono prese sempre per iniziativa della Gran Bretagna ». Il Daily Express in una nota del suo redattore politico osserva che la dichiarazione del conte Ciano favorisce il chiarirsi dell'atmosfera prodotta dallo scambio di lettere Mussolini-Chamberlain. Riferendosi poi alla questione del riconoscimento dell'Impero italiano in A. O. il giornale ritiene che, alla prossima assemblea di Ginevra, il governo britannico aderirà a qualunque proposta in questo senso. >* Infatti si riconosce negli ambienti britannici — prosegue il Daily Express — che ormai il possesso italiano dell'Abissinia è un fatto indiscutibile. Il riconosci mento di questa realtà avrà per conseguenza che l'Italia ritornerà più attivamente ad agire a Ginevra e che non vedremo più alle [riunioni deila Lega 1 rappresentanti dell'ex negus », L'interpretazione francese dei negoziati in corso Parigi, 4 notte. La stampa continua, a commentare le informazioni relative ai rapporti anglo-italiani sulla base dei dispacci delle agenzie ufficiose francesi e delle corrispondenze dei suoi inviati londinesi. La sovrec citazione dei primi giorni tende però a calmarsi, eccezion fatta per l'organo comunista e per qualche altro foglio più nettamente asservito alla politica antifascista del Fronte popolare. I giornali amici del governo li mitano le loro constatazioni a uno o due punti che stanno loro parti colarmente a cuore: la «impossi bilità » che l'Inghilterra concluda con l'Italia un nuovo accordo me diterraneo senza la partecipazione della Francia e la « impossibilità che l'Inghilterra proceda da sola al riconoscimento dell'annessione dell'Etiopia. La dichiarazione de gli ambienti italiani di Londra secondo cui il governo di Roma non ha la menoma intenzione di sfruttare il riavvicinamento italo-inglese per allontanare Londra da Parigi viene accolta con soddisfazione, ma nelle sfere ufficiose si ostenta di non aver mai dubitato della fedeltà britannica all'intesa con la Francia e di ritenere l'ami cizia anglo-francese superiore a qualunque tentativo di divisione, di guisa che la buona volontà di Roma non costituirebbe, secondo loro, se non l'opportuno riconoscimento di uno stato di fatto che non è in suo potere modificare. II Temps scrive che il genite men's agreement anglo-italiano sussiste e che un nuovo accordo mediterraneo non potrebbe venire negoziato utilmente se non dopo la liquidazione definitiva della guerra di Spagna, mentre d'altra parte « bisogna tener per fermo che la Francia non potrebbe adattarsi a restarne esclusa ». '■ In quanto alla questione del riconoscimento dell'annessione etiopica, l'organo ufficioso non contesta che essa possa essere sollevata e risolta il mese prossimo dui-ante la sessione ordinaria della Lega delle Nazioni, ma avverte che tale soluzione non dipende esclusivamente dall'Inghilterra la quale si trova in proposito nella identica condizione della Francia, cioè non può ritrovare la propria libertà d'azione se non qualora la Lega stessa prenda l'iniziativa di constatare che l'Etiopia non costituisce più uno Stato indipendente e sovrano e non può quindi più far parte dell'Istituto ginevrino. A farla breve, il Temps, fedele alla parola d'ordine impartita alla stampa parigina, insiste sui carattere « generico » delle conversazioni anglo-italiane e, pur ammettendo che esse concorrano a creare un clima propizio a un rasserenamento dell'Europa, 3embra preoccupato più che d'altro di escludere che esse possano dar luogo ad avvenimenti sensazionali, atti a influenzare in modo decisivo' le vicende ulteriori della vertenza spagnola. Per quel che si riferisce a una eventuale conferenza locarnista l'organo ufficioso non la ritiene improbabile pel principio dell'autunno, sempre che si intenda tale riunione non come una ripresa dell'idea del Patto a quattro, ma come una semplice deliberazione in comune fra le Potenze che sottoscrissero il Patto di Locamo, Belgio escluso. Meno influenzato da certe pregiudiziali, D'Ormesson sul « Figaro » si associa alla soddisfazione che il riavvicinamento anglo . italiano ha suscitato in questi ambienti nazionali e scrive che, lungi dal considerare il miglioramento dei rapporti fra Roma e Londra con occhio sospettoso, l'avvenimento gli sembra estremamente desiderabile sopratutto in considerazione dei pericoli che minacciano l'Europa e che rendono più che mai necessaria l'unione fra le potenze occidentali. Concetto Pettinato I BIMBI DEL CAMPO SPAGNA SFILANO DINANZI AL MINISTRO CIANO