Il Federale tra i rurali di Santena e La Loggia

Il Federale tra i rurali di Santena e La Loggia Il Federale tra i rurali di Santena e La Loggia Due ricchezze di una solò famiglia : otto figli e 30 mila chilogrammi annui di pesche Nell'ambiente agrèste ogni fatto, ogni avvenimento acquista un valore ed un significato nuovo e par quasi divenir partecipe dell'immenso respiro della natura. La stessa semplicità degli uomini del contado — semplicità però materiata di tante oneste virtù di lavoro, di tenacia, di perspicace attaccamento alla terra di cui è ad un tempo facile ed arduo il comprenderne le necessità — fa si che i rapporti sociali si improntano quasi a timidezza, perchè gli uomini nella campagna appunto sentono di essere dominati dalla natura. Così che ieri quando il Federale Piero Gazzotti si è recato a Santena ed a La Loggia a trascorrere alcune ore con famiglie di agricoltori di quelle zone, le accoglienze che ha ricevuto sono state affettuosissime ma tutte improntate appunto a quella semplicità morale per cui gli sguardi diventano ad un tempo schivi ed accoglienti e gli applausi appena accennati si trasformano in una festosa intimità, generosa dei più elevati sentimenti umani. Il Partito, a mezzo dei suoi più diretti esponenti, giunge vicino ai rurali nelle più lontane e disperse zone del contado; gli agricoltori sentono cosi di esser ognor più partecipi appieno, totalitariamente, della vita della Nazione che dalla loro fatica trae i mezzi di sostentamento per tutto il popolo. Anche sotto questo aspetto quindi le visite del Federale alle campagne hanno un valore, una importanza ed un significato che superano il fatto contingente. A Santena il Gerarca si è recato in regione Quaglia nella tenuta dei fratelli Firmino e Giovanni Lupotto, che hanno allevato sterminati filari di peschi in un meraviglioso frutteto ed un'abbondante, forte e sana figliolanza cresciuta nell'amore della terra e del lavoro. Quegli otto figli fanno corona ai loro genitori e costituiscono per loro una ricchezza ben maggiore di quella di pur così fecondo terremo. In media sono trentamila chilogrammi di pesche che ogni anno vengono prodotte nel peschetto dei Lupotto ed a ciò si devono aggiungere le altre coltivazioni di frutta e verdura. Anche nel grande orto dei fratelli Cavaglià Marchesin, che poco dopo Piero Gazzotti ia visitato, la produzione delle frutta e verdura raggiunge delle cifre imponenti; certo è necessario non poca fatica, paziente cura, e tenace lavoro per far fruttare con tanta abbondanza la terra. Anche a, La Loggia il Federale, con cui erano il camerata Reviglio ed il dott. Costelloni, è stato accolto nell'orto dell'agricoltore Sandrone con affettuose espressioni di riconoscenza. Questa zona è specializzata nella coltura delle verdure; i vivaci coloriti magnifici eccezionali peperoni si confondevano con il biancheggiare dei porri, con il turgido rotondeggiare dei poponi e delle angurie in una visione di abbondanza e dì generosa produttività. Dicono i contadini, per significare quanto sia dura l'opera del coltivare i campi, che è un peccato che la terra sia cosi bassa; è vero, ma certo questo lavoro è più sereno di quello del chiuso faticare nelle officine a fianco della ferrea potenza delle macchine, ed almeno si avvale del lieto conforto di poter volgere gli occhi al sereno del cielo. Tutto ciò ha detto ieri Piero Gazzotti agli agricoltori visitati ed ha loro anche ricordato che la principale fonte della ricchezza italiana sta appunto nel lavoro e nei prodotti dei campi, ed è perciò che gli agricoltori sono tanto benemeriti della Nazione.

Persone citate: Giovanni Lupotto, Lupotto, Marchesin, Piero Gazzotti, Reviglio

Luoghi citati: La Loggia, Santena